Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 11-12 - 22 giugno 1905

316 LA RIVISTA POPOLARE predicazione religiosa di Giuseppe Mazzini - e mai Egli si atteggiò a fondatore di religioni - il Salvemini rileva gli Effetti storici del mazzinianismo popiù minimo ancora: l'unità politica d'Italia.-Altri I! non pochi avevano prima del Mazzini desiderata e augurata una Italia politicamente unita , non p;ù immemore dell'antica grandezlitico. « Chi bene osservi, nota lo storico socialista, troverà che nel sistema mazziniano vi ha - per adoprar parole del gergo moderno-una distinzione netta fra un programma massimo e un programma minimo. Programma massimo : il rinnovamento religioso sociale politico del genere umano. Programma minimo : creare lo strumento ind_ispensabile a questa immensa trasformazione, rigenerando a libertà, a unità nazionale, a nuova fede rdigiosa quel popolo d'Italia, che dovrà iniziare la nuova storia econvocareilConcilio religioso internazionale in Roma fatta banditrice del nuovo verbo all'umanità. Inoltre, sebbene in teoria l' unità , la repubblica , la nuova vita sociale e religiosa dell' Italia si trovino tutte sullo stesso piano, e l'una idea sia nella mente del Mazzini indissolubilmente legata alle altre; pure la idea che domina su tutte ed è destinata a passare nella pratica sempre innanzi alle altre, è quella che afferma la necessità di costituire l'unità politica nazionale, perchè (( per promuovere l'applicazione pratica del nostro credo, abbiam bisogno di esser nazione, abbiam bisogno di esistere >) ('!III, 1 I 5). E sebbene sul campo teorico egli non ammetta la possibilità di nessuna transazione, pure riconosce che l'azione pratica non può (< non subire gli alti e i bassi delle vicendè individuali, tutte le alternative dei fatti n. E mentre nei periodi, in cui non può contare che sulle sole forze proprie, il complesso delle proprie idee egli lo afferma dogmaticamente, con intransigenza senza veli, non appena si presenta la possibilità che l'unità nazionale sia raggiunta per altre vie, anche senza repubblica, senza democrazia, senza rinnovamento religioso , trova nella incrollabilità stessa della propria fede la forza di non essere intransigente: sicuro che il tempo compirà o prima o poi l'opera, rimanda al futuro. la esplicazione completa del programma , mette da parte ogni altra idea, e concentra tutte le forze per la conquista della unità italiana con Roma capitale n. (< Tutta l'azione politica del Mazzini si può riassumere nella formula da lui stampata nel primo numero dell' Italia del Popolo, 13 maggio 1848: (< Noi siamo dichiaratamente e prima d'ogni altra cosa unitari » (VI, MAZZINI ~ Dal!' ATLANTIDE - Canto undecimo Sei tu, sei tu, con subito e pro/ondo Estro d'entusiasmo Edea /avei/a: Ben t' a/figuro al mite aspetto, al fondo Sguardo, alla fronte pensierosa e bella I O intemerato cavalier del mondo, Ben principia da te l' età novella, Da te, dal cui presago alto pens.-ero Raggiò, qual sole dall'oceano, s'l Vero l ()uando piu pura e piu sublime Idea Piu puro cor, mente piu alta accese I ()uando in età piu tenebrosa e rea Ragg,·o piu bel di libertà discese I ()uando mai l'ala del Pensier che crea Finse piu mi'te eroe, pfu sante imprese? ()uando sdegno elle atterra, amor che molce Andar congiunti in armonia piu dolce ? .Dolce armonia, che nel tuo bronzeo petto .Di vaticini e di dolor nutrita, ./)alle voci crescluta, onde un eletto Stuolo agitò la tenebra abborr,:ta, Alimentata dal perenne affetto, Per cui sì novi eroi dieder la vita, Resa divina dal sospir di tante Madri e dalt' ira e dalt' amor di .Dante, Nel tuo gri·do proruppe, e alt' aure prave, Onda oscura intristia l' itala piClnta, .Di/fuse a un tratto un fremito soa1,e, l/na speranza inusitata e santa; .Dai pigri petti, dalte menti ignava Ji'ugò la nebbia e la neggkienza tanta, E come squitto di celesti trombe, Sveuli'ò la terra ed an,imò le tombe. Sorsero sette re, pallular sette Venat,· turbe. al mal d' Italia armate, E industri insidie e perfide venaett~ Fra l'erbe ordir dal pianto tuo bagnate; Il demonio dell' Od-io e delle Sett~ Ti saettò con l'armi avvelenate; Ma il vermiglio Guerriero, un contro a tutti, Sguainò la sua spada e fur distrutti. Salve, o dell'Ideai nltido acciaro, Raguio di libertà puro ed ardente, Celere qual pensier, come Sol chiaro, Gloria della ridesta itata gente l Per te dall' ombre dett· esiUo amaro Rijiammeggiò del L,gure la mente; Per te l'Idea, che i'l cor gli" arse perenne, Nella destra d'un dt'o /ulmin divenne.I M • RAll"I.AlfDI nale diventar subordinate e za, non più ludibrio di ambizioni straniere: ma erano stati sempre sospiri arcadici, reminiscenze classiche, esercitazioni scolastiche, desideri e aspirazioni consapevoli della propria vana sterilità, tutt' al più tentativi incoordinati seguiti da subiti scoragg•amenti. Mazzini credè l'unità d'Italia non solo possibile, ma necessaria; e la volle ; e dedicò ad essa non un' ode più o meno pindarica, ma tutta la vita, dalla prima gioventù florida di speranze agli ultimi anni di una dolorosa e sconsolata vecchiaia ; e la predicò con pertinacia non mai rallentata, attraverso agli scherni , alle delusioni , alle sconfitte; e comunicò la propria fede agli altri non con altro mezzo se non con essere tanto più credente e incrollabile quanto più i fatti sembravano dargli torto; e ostacolò ogni altra soluzione del problema nazionale, persistendo violentemente disperatamente nella propria fede anche nelle ore in cui ogni cosa sembrava consigliasse dèsiderì più pcatici e più limitati. - Ora l'unità politica si trovava appunto ad essere, indipendentemente dalle teorie religiose da cui h deduceva il Mazzini, la necessità prima della nostra vita nazionale , l' unica soluzione possibile del problema italiano. Tutti quelli, pertanto, che riconoscevano questa necessità e volevano lavorare per essa , erano portati naturalmente a stringersi intorno al Mazzini, come a colui che primo aveva elevata la bandiera unitaria e ad essa era rimasto fodele senza esitare o mutar mai. Si formò così quel partito , alla cui propaganda ai cui sacrifizi devesi in massima parte quella preparazione psicologica, donde scaturirono nel '59 le annessioni dell'Italia centrale, nel '60 la meravigliosa spedizione dei Mille , nel '62 e '67 Aspromonte e Mentana: donde è scaturita, in una parola, l'unità d'Italia ». . « In un sistema così complesso di azioni e reazioni che condusse alla formazione del1'unità d'Italia~ sarebbe puerile semplicismo attribuire tutta al1'opera del Mazzini la risultante dei fatti compiuti ; ma tocca bene al Mazzini la gloria di avere lanciato nella vita pubblica italiana un' idea-forza, della quale tutte le altr~ han dovuto attraverso alle multiformi e miracolose vicende della nostra formazione naziotributarie ». (< Nello steaso programma minimo mazziniano , insomma,. v'è un programma - ci si consenta la sgrammaticatura - In quanto agli effetti storici del mazzinianismo sociale, il Salvemin1 osserva:

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