302 LA RIVISTA POPOLARE move. E' un insigne artista della penna. Quante anime hanno tratto dal sonno e scosso all'azione quelle pagine che della folgore hanno il bagliore e la potenza! Il segreto del suo magico stile? ... Le cose, più che vederle, più che ascoltarle, le sentiva. Passa ai posteri fratello in Arte a Ugo Fascolo. Sintetizziamo l'uomo: ei resta un esemplare Educatore d' anime; educò ed educa facendo raggiare tutto ciò che è bello, tutto ciò che è buono, e susdtando attorno a cotesto fascio di luci il fascino del la poesia, i rapimenti dell' entusiasmo, lo slancio dell'azione, lo spirito di sacrificio. Lo dica chi lo legge, lo sente e lo medita. Eppure - doloroso a dirsi! - v' ha chi, senza averlo nemmen letto, lo sentenzia finito, men tre, per chi ha occhi d~a:-1ima~più :sso si allontana nei tempi, più s'avvicina ai cuon. Ombra amata, non ti conturbare se discepoli tuoi vedi affigliarsi alle falangi socialiste! E' da te che essi hanno succhiato le prime stille d'amore e di fede all' ideale di una redenzione umana: fosti tu che li innamorasti della brillante visione di un novello ordine di cose; e fu in virtù di seme fecondo da te d'ogni intorno sparso e dai novissimi tempi sviluppato, che cotesti discepoli tuoi si sono visti sorgere dinanzi fiorito, fruttuoso, seducente un Socialismo Integrale, e l' hanno abbracciato, memori però e riconoscenti sempre verso il loro Maestro pnmo. o. GNOCCHI VIANI Nell' ottobre del 1865 ebbero luogo le elezioni generali. Federico Campanella sul Dovere di Genova propugnò, allora come in seguito, l' intervento alle urne. Giuseppe Mazzini raccolse buon numero di suffragi nel 1 ° collegio di Genova, ma non riu"i. Era poi eletto il 25 febbraio dell'anno successivo a Messina, onde il Campanella inneggiava a « l'eroica Messina » nel 1Jovere del 3 marzo 1866. Pubblichiamo la seguente lettera, che riteniamo inedita del marchese Vincenzo Ricci a Federico Campaneìla, che si riferisce alla candidatura del Mazzini a Genova. SIG. AvvocATO FEDERICO CAMPANELLA Pregiatissimosignore ed amico, Da poche ore soltanto mi venne a mano il 1Jovere. Se la candidatura di Giuseppe Mazzini al primo Collegio tosse seria, non esiterei a ritirarmi, ed a farlo conoscere agli Elettori. A Voi son note le mie convinzioni sincere e disinteressate , nè ignorate eh' io non divido tutti i sentimenti politici del signor Mazzini, e meno ancora i religiosi, per quanto Egli credente in Dio e nell'immortalità dell'anima sia anche da questo punto di vista infinitamente superiore alla scuola Egeliana e Volterriana. 1'1a ammiro profondamente non solo l'altissimo ingegno, ma più ancora l'austera inalterata sua vita, e la virtù unica e perenne di sacrificio. Ho conosciuto i di lui Genitori, e poi con lunga famigliarità e per vent' anni , la signora Eleonora Ruflìn i, ispiratrice di alti sensi (giusta la tradizione) alla di lui prima adolescenza. E perciò ebbi luogo a 5apere molti tratti di lui veramente eroici, ignorati dai suoi amici, forse da Voi medesimo. Come non ho mai nascosto la mia non solo stima , m:1 rispetto per esso , ne darei ora ulteriore testimoniam:a, declinando le intenzioni benevole·, che potessero serbare ancora per me gli Elettori del primo Collegio. Ma, e perchè siamo :1 tre soli giorni dal1' elezione e per altre circostanze ogni mia parola riuscirebbe inefficace : anzi nell'età beffarda in cui viviamo, e nel momentaneo agitarsi de' partiti, sarebbe forse interpretata quale un'astuzia elettorale. Resto quindi nell'abituale mio silenzio. A Voi solo che da tanti anni appreuo ho creduto dover questa spiegazione, e sono Genova, 18 ottobre 1865. vostro aff.mo servo ed amico VINCENZO Rrccr Omaggio a Mazzini Dalla scena VI del!' atto II di « ~ornantieismo >> Lamberti :- ... Sai, tu, a chi dobbiamo, noi tutti questo fuoco, questa fede, questo fervore, questo spirito di sacrificio?-A lui, ad un uomo, ad un grande, che abbiamo intravveduto appena, col quale abbiamo scarn biato appena qualche parola, ma c_he sentiamo essere vicino a noi; con noi, vigile, austero, forte come il destino ! G . . · M . ·;i M . ·-;i iacommo sottovoce . - azz1111. ... azz1n1 .... Lamberti: - Votato alla causa degli oppressi , i nemici d'Italia lo odiano, i potenti lo avversano e lo temono, ma tutti i cuori generosi battono col suo, si esaltano alla sua parola ardente, e le donne lo amano e la giovine Italia lo idolatra I Giacomino :-Mazzini ! Mazzini ! È Giuseppe Mazzini I Lamberti: - Egli è cospiratore ed artista: formidabile, inflessibile, gentile e mite insieme. Adora i fanciulli, i fiori e definisce la musica « il tramite più puro fra l'uomo è la divinità ». - Egli è per noi la stessa Provvidenza, nella quale fermamente crede, e noi siamo con lui, per lui I La sua invocazione - Dio e il popolo , - è la nostra ; e il suo motto « pensiero ed azione » - è ormai , per noi tutti, il dovere, la gioia, il perchè della vita ... GIROLAMO RovETT A 'Dalla terra dei morti, di codestaargilla dei Romani, di codestapolve di Legnanoe di Gavinana, Giuseppe Mazzini, Prometeodi fede, plas11iòla terza Italia, la riscaldò col sangue dei Martiri , v' _infuse il suo spirita grande e quello del secolo,e le disse: - Camniina ! G1osuÈ CARDUCCI
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