300 LA RIVISTA POPOLARE intorno alb questione p. e. delle tasse. Un primo dovrebbe condursi più che legalmente, mitemente, tanto da potere aggiornare a una set timana dopo : il secondo maneggiato in modo da farsi sciogliere e iniziare, con preparativi già fatti, la resistenza. In opportunità cadute dal cielo non ho fede alcuna. Non si afferrano e passano. Lo vedemmo nell'affare del nrncinato e in più altre occasioni. Altri vuol fare ; ma vorrebbero Gar.(ibaldi) sul Continente, non so in qual punto.· Anzi hanno già scritto a lui, che risponderà no o se mai per miracolo dicesse sì, direbbe : Dittatore. V' è eh;, con un aton10 di mente, voglia farlo Dittatore unico per trasformare l' Italia da monarchia a repubblica? Gar.(ibaldi) non inizierà mai: seguirà: bisognerebbe lasciarlo stare e chiamarlo dopo il fatto a far parte di un Gov.( erno) d' lns.( surrezione) già costituito. E a ogni modo , dovrebbe mettersi a condizione d' intervenire nel moto , la firma , insieme a me, di un manifesto rep(ubblicano ). Se no , chi può fidarsi della di lui debolezza? Per me, l'ora del movere è tanto indicata che dichiaro di dare ancora tutta la mia attività per quest'anno: compito senza azione, io mi ritirerò pubblicamente dal lavoro pratico : se vivrò, scriverò; ma che vuoi tu eh' io faccia in un Partito che parla di ricominciar sempre un lavoro serio per evitare di fare in un lavoro già compito e in un paese universalmente malcontento ? Ama il tuo Pensando a Lo vedo: esile e nero vestita tutta la persona; alta e bella la fronte; nerissimi gli occhi, rilucenti e penetranti; pensoso, affabile, buono. Ponderato nella parola, tu sentivi che i suoi accenti venivano su genuini dal cuore, e tu , tranquillo , gli avresti affidato i più riposti segreti dell'anima tua. La sua mente, dispiegandosi, mandava, :t- guizzi, calde luminosità d'intelletto : €ra sua forza la sintesi: sintesi d'affetti, sintesi d'idee, a lampi sempre. Lo si legga: non mai l'analisi fredda e la sezione cadaverica, non mai l'erudizione decorativa e l'orgoglio del dotto , perchè - c.ome propagnore di sentimenti e di idee - temeva, con doti siflatte , di rafferma re, non di scuotète , l' inerte dominante apatia, o lo· infecondo ed elegante ·scetticismo di moda: voleva· uomini di fede , uomini d' azione·, urgendo elettrizzare anime, dare coscienza ad intelletti, iniziare una civiltà novella. Credente in un· avvenire, e operante nel ·presente, dovette talora turbare· la serenità del suo alato Ide.1le con forzati legami alla dura realtà, pur spezzando di quando in quando gli incresciosi ceppi, per riaprir l'ali negli spazii interminati dei cieli, e dallo olimpo mistico, in cui andava a posare , mandar sul soggetto mondo fulgori di idealità. «Nè apostata, nè ri~elle» ei disse. GIUSEPPE Monumento a M\zzini nel Municipio di]Genova Veneratore, nei primi anni della sua intellettualità, della Natura universa , gli studiosi contemporanei devono avere certamente presagito in lui un filosofo panteista. La tirannia dei tempi, il bisogno di agire sulle anime, la necessità di parlare al sentimento delle moltitudini per agitare, fare , rinnovare, lo persuasero a sovrapporre al paludamento filosofico dellq Natura il manto poetico del misticismo per potere far breccia, in nome d'una Religione, negli animi intorpiditi. Si legga però ben attentamente e si raffronti tutto ciò che Giuseppe Mazzini attribuisce alla Divinità e scorgerassi che il suo Iddio è un~ Entità vaga assai e indeterminata , la quale , se talora si adatta al concetto deistico delle Religioni rivelate, p:desa altresì, a quando a quando, la sua primitiva origine panteistica. Siamo sempre al cospetto di quell'eccelso Idealismo, che con perpetuo moto gira sopra sè stesso mostrando alle genti meravigliate le sue faccie infinite. 30 ottobre. Dimmi qualche cosa del risultato qualunque ; e di quanto ti ho anteriormente spedito. P. S. L'autografo di questa lettera a Campanella, come l' altro di quella a Mosto , trovansi in possesso dell'amico Luigi Minuti di Firenze, il qualé, insieme alle copie delle medesime, ci dava pure le brevi illustrazioni che le precedono e che pubblichiamo. Non sono mazziniano, e non posso, per buona o mala necessità di natura, legarmi coi lacci di nessun partito. Ma nutro pel cuore e per la mente di Giuseppe Mazzini vivo affetto e ammirazione profonda. Parmi, tra l'altro, ch'egli abbia posseduto in grado superlativo la qu~lità che più manca agli uomini, così detti politici, che hanno la benignità di reggerci, o che aspirano a reggerci: la giusta comprensione di tutti gli umani bisogni, materiali e spirituali, nell' individuo singolo e nella società. A. GRAF Se Mazzini, invece di affermarsi sacerdote di una Religione sociale, fosse diventato - come accennava nei suoi primi anni di studio - un filosofo pan teista, avrebbe - dati i suoi tempi - creato genii di caratteri, temprato anime di martiri, risuscitato un popolo morto, agitato e commosso tutta una generazione di viventi? •.• No l
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