Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 10 - 31 maggio 1905

RIVISTA POPOLARE 261 realmente il suddetto Longobardi questa conclusione s' imporrebbe : egli mentirebbe colla coscienza piena di mentire ; egli denigrerebbe colla conoscenza esalta dell'opera abbietta che compie... Quel diffamatore professionale, a cui vorrebbe appaiarmi al suo paragone diverrebbe un gigante , un Dio dell' onestà e deJla sinceri_tà. Pel primo si potrebbe invocare l' attenuante della miseria, della cattiva educazione, forse anche quella dell'eredità; ma per Longobardi ci sarebbe l'aggravante spaventevole della sicurezza dei mezzi di sussistenza, della squisita educazione ricevuta, della discendenza da genitori che sono fior di galant1iomini. Egli mentirebbe e calunnierebbe per la voluttà di mentire e di calunniare. No ; anche per lui, forse, si può invocare un'attenuante: quella del sentimento di solidarietà politica. Ma essa esercitata contro la verità, rassomiglia come una goccia d'acqua ad un altra, alla solidarietà, di cui danno prove quotidiane 1 malfattori. DOTT. NAPOLEONE O0LAJANNI 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 Contrattocollettivodi lavoro e arbitrato obbligatorio --- -- 4•· --- Lo sciopero dei lavoratori, iniziato e praticato da tanto tempo tumultuariamente, e spesso contro le chiare disposizioni legislative, a poco a poco si venne disciplinando a misura che il relativo diritto fu riconosciuto più o meno esplicitamente e che le classi lavoratrici poterono organizzarsi e prepararsi alla lotta per la propria difesa e pel proprio miglioramento sotto l' egida delle leggi. In Inghilterra, dove prima che altrove i lavoratori intrapresero una sistematica azione per la loro ascensione economica e che per tanti anni fu la terra classica ed esclusiva degli scioperi, durarono per oltre tre quarti di secolo , vivacissime le lotte per il riconoscimento pieno e completo del diritto di sciopero, che conseguirono nel 1875 sotto i conservatori. Allora rimase soltanto incerto il famoso diritto di picketing, cioè il convertire con mezzi pacifici alla solidarietà cogli scioperanti i blacklegs (gambe· di legno),· che corrispondono a quelli che in Italia si chiamano krumiri: operai, che vanno a. prendere nel lavoro il posto di coloro , che l'hanno abbandonato. Si_sa come adesso i conservatori cercano indirettamente d'-infirmare il diritto di sciopero in Inghilterra rendendo civilmente responsabili le Unionioperaie(Trade Unions) degli scioperi illecitamente proclamati dai loro membri; tentativo audace e pericoloso per il diritto e pel benessere dei lavoratori, cui dette occasione lo sciopero ferroviario di Tafi-Val e la relativa sentenza della Camera dei lords, in funzione di Alta Corte di giustizia, che se fosse stata emessa in Italia dalla Cassazione avrebbe giustamente fatto emettere le più alte strida ai socialisti di tutte le gradazioni. · Lo sciopero fu l'arma più efficace, di cui continuamente si servirono gli operai inglesi per elevare la propria condizione ; elevazione sicura reale che venne negata soltanto da Herbert Spencer nel periodo della decadenza intellettuale ; ma che è documentata ampiamente dalle notizie certe sulla elevazione. dei salari , reali nelle opere di Howell dei conjugi Webb, di Lavollee, di von Nostitz e di Ianti altri scrittori inglesi, tedeschi, francesi ed italiani. Ma se lo sciopero nel complesso riuscì di grande giovamento alle classi lavoratrici non andò immune da gravi inconvenienti. Arrecò sempre gravi danni ai capitalisti, alla produzione naz:onale, agli inteteressi sociali; procurò talora fortissime perdite senza compenso alcuno ai lavoratori, che le grandi vittorie - come quella celebre dei doclurs (lavoratori del porto) di Londra videro alternate colle grandi sconfitte - come quella , che sostanzialmente fu tale -· dei meccanici nel 1897, il cui sciopero costò alla relativa Unione circa quindici milioni di lire. E durò per molti mesi lo sciopero nelle industrie della Danimarca nel 1894; dette luogo a conflitti sanguinosi ed a vere devastazioni, a morti, stato di assedio quello di Homestead, nelle officine del miliardario Carne_gie nel 1892 ; dura da circa tre anni quello degli operai delle cave di ardesia presso Bethesda (paese di Galles) per la crudele ostinazione del proprietario Lord Penrhyn I Nello interesse collettivo, anche prima che si affacciasse sull' orizzonte il problema dello sciopero nei pubblici servizi, ed anche in quello dei lavoratori, le cui vittorie si resero sempre meno frequenti, dopo che industriali e proprietari adottarono la medesima tattica dei primi colla Unione e colla solidarietà, dappertutto si studiarono i 1nezzi opportuni per evitare gli scioperi e nell' arbitrato, come nelle controversie politiche tra gli Stati, si vide il rimedio per prevenirli. . Donde la fioritura di leggi sui Tribunali di conciliazione e di arbitrato nei vari Stati dell' Unione Nord~Americana e in Inghilterra, sui Prudhomrnes in ·Francia, sui Probiviri in Italia, ecc. Tali Istituti funzionarono più o meno bene a seconda delle condizioni intellettuali e morali dei contendenti e non si può negare che abbiano resi dei servizi; ma le speranze concepite in senso ottimista fallirono : l'arbitrato volontario non riuscì ad impedire che, una piccola parte degli scioperi, tanto in Inghilterra quanto nel continente europeo. al di là dell'Atlantico e nei paesi anglo-sassoni del Pacifico. Donde l'idea ventilata parecchi anni or sono del..;. l'Arbitrato non più volontario, ma obbligatorio per prevenire gli scioperi o per porvi termine rapidamente dopo proclamato. Nell'Arbitrato obbligatorio e nel contratto collettivo di lavoro, com'è noto, Filippo Turati e il socialismo riformista italiano scorsero il rimedio più sicuro per impedire i conflitti tra lo Stato e gli operai ed impiegati addetti ai servizi pubblici e per conciliare nello stesso tempo l'osservanza del diritto allo sciopero e la necessità di provvedere alla continuità di certi servizi. L'Arbitrato obbligatorio venne consacrato nel progetto ferroviario dell' on. Tedesco, sebbene malamente ordinato e senza garanzia reale pei ferrovieri; dell'arbitrato e del contrattocollettivodi lavoro si discute con maggiore insistenza dopo l' ultimo sciopero ferroviario e dopo la minaccia timida ed a scadenza remota fatta dai postelegrafici , come ho rilevato in un precedente articolo. Per parte mia, convinto che il concetto dello Stato è sottoposto ad evoluzione graduale e continua non trovo alcuna difficoltà nell' accettare e propugnare

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