256 RIVISTA POPOLARE circa 700,000 nel solo Stato di S. Paolo con oltre 40,000 nella capitale sopra un totale di 80,000 abitanti. Riescono utili i consigli che egH dà ai lavoratori italiani di non emigrare pel Brasile se non vi sono costretti da dura necessità. I consigli sono la conseguenza delle notizie sui salari delle varie categorie di operai - massimi di lire 10 e minimi di lire 2 - e sul costo della vita, sulla mancanza di leggi protettive del la- . voro, sulla scarsa garanzia di essere pagati, sui redditi dei contadini, che coltivano a cottimo le piante di caffè nelle fazendas ecc. Per quanto tristi, però, le condizioni dei lavoratori italiani emigrati, risulta dalle loro rimesse in Italia che c'é sempre margine al risparmio per quanto tenue. Egli dimostra che la colonizzazione per opera dello Stato è fallita nello Stato di S. Paolo e che non si è riusciti a riprendere agli usurpatori le terre di propritltà demaniale. Benedetto Salemi con un realismo , di cui gli va data lode, riduce al vero la le~genda sulla immensità delle ten·e disponibiili del Brasile e del Paranà in particolare e sulla loro fertilità; constata il fallimento quasi completo della colonizzazione come impresa pubblica e grandiosa e non trova la possibilità di buona riuscita che nella colonizzazione spicciola, lenta, graduale, favorita dalla istituzione di un banco di Credito e sopratutto dallo sviluppo delle strade e del Porto di S. Francisco. Nella mancanza di mezzi di comunicazione facili e sicuri sta riposta la cagione precipua del fallimento della colonizzazione; perché tale mancanza impedisce che i prodotti· agricoli trovino nella stessa repubblica-che importa prodotti similari dall'Argentina, dall' Europa ed anche dall'Australia - un mercato di consumo remuneratore. G. B. Salemi fu mandato a studiare la possibilità della colonizzazione italiana nel Paranà dal Commissariato per l'emigrazione; ma è rimasto laggiù a reggere ' il Vice Consolato di Porto-Alegre. In lui le doti della mente sono bellamente accoppiate a quelle morali; si distingue per la cultura, per l'energia, pcl carattere. Auguriamoci che il formalismo burocratico, che va a caccia di mediocri non gli precluda la via nella quale si è incaminato pel bene del paese e degli italiani all'estero, ♦ La Rivista delle riviste estere in questo numero è interamente soppresso. Ciò per dare un larghissimo riassunto dell'interessante articolo di Maggiorino Ferraris sulle nuove spese per la Marina. Nor 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 I due numeri di Giugno in occasionedel centenariodella nascitadi GIUSEPPE MAZZINI sarannoriuniti in uno , consacratial Grande geneseseI.l Numero U:n..ioo uscira in carta specialee riccamenteillustrato. Conterraarticoli, lettere,poesiesu A1az..z..idneii 1nigliorsicrittori: GiosuÈ CARDUCCI, ARTURO GRAF, ADA NEGRI GARLANDA, MARIO RAPISARDI, GIOVANNI Bovio, GIOVANNI MARRADI e moltissimi altri. Il Comitatoper le feste del Centenario,di Genova, ha fatto sua la nostrapubblicazione. Il soeialisimtaolia.ninoistato di aeeusa ----r§-i---- 1 ferrovieri furiosi per l'esito dello sciopero, che gli storici e i sofisti del partitò socialista avevano considerato come una vittoria, se la prendono · con mezzo mondo; se la prendono sopratutto col socialismo italiano, che non l' ha aiutato e non ha saputo, voluto o potuto assicurarne il trionfo. Come poteva trionfare un movimento nato-morto a giudizio dei suoi promotori e nel cui trionfo non credevano coloro che lo dirigevano non si riesce ad intendere; ma quando si tratta della condotta di quella marmaglia politicamente disonesta e pazzesca , che dirige e sfrutta il corpo dei ferrovieri l' inverosimile diventa realtà. Nè si creda che siano nostri i giudizi sull'elemento direttivo dei sodalizi ferroviari. Alcuni furono dichiarati traditori dai t_errovieri e dai socialisti più avanzati di Milano; di Pagliuca e di' Branconi si scrive nell'Azione socialista che sono l'uno un citrullo, l'altro un furbo..... Tutti_ quanti i ferrovieri convenuti a Livorno poi si considerano come ammattiti soggetti ad accessi isttrici. Apriti cielo se queste frasi fossero di nostro conio! . Che i ferrovieri riuniti a Livorno fossero realmente degli ammattiti si può rilevarlo dalla lettura dell'ordine del giorno seguente da loro votato: udita la relazione· di Pagliuca Nicola, mernpro del Comitato centrale d'agitazione; ritenuto che il Comitato indugiando calcolatamente e non. rispettando i deliberati della Costituente; che il Gruppo parlamentare socialista ed il Segretariato di resistenza non rispettando gli impegni assunti verso l' organi:Ha:rione ferroviaria, e non esplicando la loro specifica ed imprescindibile funzione di patrocinazione proletaria hanno tra dita la finalità della lotta spiegata dai ferrovieri; esprimono il loro disprezzo verso il citato Comitato d' agitazione (eccettuata la minoranza di Branconi e Pagliuca); dichiarano di non riconoscere ai deputati socialisti ed ai componenti il Segretariato di resistenza- la qualità di rappresentanti il proletariato. Certe affermazioni dell'ottimo citrullo da altri socialisti vennero qualificate come una consapevoleribalderia, ma ciò che importa rilevare è che da quest'ordine del giorno , dal la relazione della Camera del Lavoro di Milano e da altre manifestazioni risulta che i ferrovieri e gli anarcoidi agli ordini di Braccialarghe e soci hanno posto sotto accusa non solo il Gruppo parlamentare socialista, ma anche la Direzione del partito e la Direzione delle Leghe di resistenza ; cioè tutto il partito socialista. Il partito s-)cialista non ha personalità vera, perciò non si può difendere ; il suo organo ufficiale, l' .Avanti! in dissidio più o meno celato col proprio direttore Ferri, che ha parlato ed agito nel senso deplorato e denunziato come un tradimento dai ferrovieri, anzi pare incline a dare ragione agli accusatori. Il gruppo parlamentare socialista, però si è difeso ed ha risposto con una lunga 7?.._elazione sullo sciopero dei ferrovieri pubblicata nell' Avanti del 18 Maggio. La relazione serena nella p:irte che riguarda la bestiale contraddizione dei ferrovieri, che prima respinsero sdegnosamente ogni aiuto ed ogni consiglio dei deputati socialisti - chi non ricorda l'epistolario Cabrini-Branconi e C.i nel Giornaled'Italia? - e dopo li accusano di abbandono e di tradimento; convincente nella dimostrazione della imprevveggenza ..
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