Rl VISTA POPOLARE 277 lecito almeno chiedere quale valore abbia la dichiarazione della relazione ministeriak , l er cui il nuovo disegno di legge riafferma ed amplia << il principio del consolidamento del bilancio della marina per un decennio ». Quale fiducia può inspirare simile speranza per dodici anni , quando di fronte alla legge de[ consolidamento votata nel r 90 r per un sessennio, si propone di abbandonarla e distruggerla prima che siano decorsi quattro anni? Per determinare con esattezza la portata finanziaria del nuovo disegno di legge, bisogna esaminare anno per anno i maggiori assegfiamenti ed oneri che esso presenta, in confronto della cifra ora consolidata di r 2 r milioni. Dall'esame risulta che sono I 50 milioni in più che si chiedono in circa 1 2 anni , per il bilancio delta marina in confronto dello stanziamento consolidato di r 2 1 milioni della legge del r 90 1 , con un aumento di dodici milioni e mezzo all' anno. Di questi 150 milioni , r 32 vanno alla parte straordinaria e· r 8. alla parte ordinaria. In realtà la distribuzione può variare dal!' uno all'altro esercizio, perchè si inscrivono anche alla parte straordinaria le economie dipendenti dal consolidamento. Vediamo ora quale sia il programma dei lavori e quindi la erogazione effettiva della spesa in base ai. lavori stessi. La relazione ministeriale ci presenta , 111 cifre approssimative, il seguente programma navale da compiersi in un quadriennio, col 30 giugno 1909: I. Lavori ai quali si p1·ovvede con le competen:r_e del bilancio ordinario nei tre eserci:r,i 1906-907, 1907-908, 1908-909 con una spesa totale di L. 74,138,000. Il. Lavori ai quali si p1·ovvederebbe con i fondi forniti dal nuovo disegno di legge con una spesa di L. 124,500,000. Il nuovo programma navale si compone adunque di due parti : alla prima (I) si provvede con le somme ordinarie del bilancio normale ; alla seconda (II) si provvede con il nuov~ assegno straordinar;o r 3 2 milioni. Il Ministero prudentemente dichiara per due volte in modo e&plicito che le previsioni del costo totale di milioni r 24-5 per le nuove costruzioni sono soltanto approssjmative e tutti sappiamo quante volte in passato, in Italia ed all'estero esse siano riuscite in•eriori al vero. Tuttavia le accettiamo senza discussione, sia perchè ci paiono onestamente fatte , sia perchè fra il preventivo di milioni 1 24. 5 e gli assegni di r 32 milioni, esse lasciano un margine di milioni 7. 5 per eccedenze e spese impreviste. Però su questi 7. 5 milioni non si può fare alcun assegno dal punto di vista finanziario, perchè l'articolo 3 dichiara che ogni eventuale economia andrà al fondo Costru:r_ioni ed acquisti di navi e materiali per la 'regia Marina da guerra. Ma il Ministero mentre inscrive la maggiore somma di 13 2 milioni in r 2 esercizi, dichiara esplicitamente essere suo proposito di spenderla totalmente nei 4 pros&imi esercizi, cosicchè l' intero programma sia compiuto col 30 giugno 1909. In allora, l'impiego dei 132 milioni, che è presumibile si 'faccia in parti uguali nei quattro prossimi esercizi, presenta una distribuzione assai diversa da quella della iscrizione dei fondi in bilancio e si arriva alla conclusione che in quattro anni circa, sono 244 milioni da spendersi per costruzioni , acquisti e materiali, con una media di 81 milioni l'anno. E di questi 244, sono già in bilancio I I 2 milioni : agli altri 132 provvede il nuovo disegno di legge. In base ad esso nei prossimi esercizii fino al 1908-909 avremo per i lavori indicati per l'aumento straordinario della flotta : Spese. L. 132,000,000 Stanziamenti » 44,000,000 Deficienza L. 88,000,000 Come pensa il Governo di provvedere gli 88 milioni da spendersi in più nei prossimi esercizi ? Evidentemente facendo un debito ! Ecco perchè non si tratta di un progetto di << crediti >> ma di << debiti » per la marina da guerra. Come il Governo intende provvedere al servizio di questo debito di 88 milioni? Il servizio di un debito consta di due parti: l' interesse e il rimborso. Il Ministero si è anzitutto occupato del rimborso del debito di 88 milioni. Infatti, negli stanziamenti del bilancio, dal 1909-910 al 1916-917 vi sono I r milioni all'anno nella parte straordinaria, che in 8 anni danno appunto 88 milioni di rimborsi. Ma cosa incredibile e pur vera, il Ministero ha dimenticato che un debito od un prestito esige un servizio di interessi a cui bisogn_a provvedere. E questi interessi sono duplici: r 0 Interessi pel periodo di costr. dal 1905-906 al 1908-909; 2 ° Interessi nel periodo di rimb. dal 1909-9 r o al r 9 16-917. Gli interessi nominali per il debito di 88 milioni, da contrarsi in quattro anni, sarebbero nel periodo della costruzione di circa 4 milioni. Ma trattandosi di somme che non vengono a scadenza immediata, e potendo il Tesoro momentaneamente ripiegare con mezzi ed espedienti diversi, calcoliamo gli interessi effettivi di costruzione alla metà dei 4 milioni nominali e quindi a soli 2 milioni. Ma col r0 luglio 1909, l'intero programma è compiuto e tutto il debito di 88 milioni viene a pesare sul bilancio per interessi ed ammortamento. Ora l'annualità necessaria per am-· rnortizzare 88 milioni in 8 anni non è di r 1 milioni, come prevede il Ministero, ma di lire 12,802,608 l'anno. Basta a convincersene gettare lo guardo sopra una tavola qualsiasi di annualità. Ciò vuol dire che le proposte del Ministero presentano una deficienza di 1,802.000 lire l'anno e per 8 anni una deficienza totale di lire 14,4 r 6,000. Prevediamo una domanda: Non potrebbe il Tesoro anticipare la somma degli 88 milioni? Sia pure, ma anche in tal caso la regolarità e la sincerità del bilancio vogliono ugualmente che si inscrivano gli interessi a favore del Tesoro, tanto più che esso ha già tutte le sue risorse impegnate nella liquidazione dei debiti ferroviarii. Se il Tesoro somministra fondi alla marina dovrà fare a sua vo}ta maggiori debiti per le ferrovie: e già si parla di un nuovo debito di roo milioni colla Società Adriatica al 3.65 per cento, il che importa un onere di lire 3,650.000 all'anno. Gli interessi del prestito militare non figureranno correttamente su bilancio della marina, ma su quello del Tesoro. L'onere per il contribuente non muta. Come conclusione di questa prima parte del nostro esame. possiamo dire : da oggi al 30 giugno 1609 - in circa quattro anni - il Ministero intende spendere in nuove costruzioni, ecc. 244 milioni ai quali vorrebbe così provvedere: Somme inscritte nei bilanci normali . Somme da inscriversi in bilancio . Nuovi debiti. Totale costruzioni, ecc. L. I l 2·.000.000 )I 44.000.000 )) 88.000.000 L. 244.000.000 Adunque l'esercizio 1909-910 comincia con un debito a suo carico di 88 milioni di lire. Ma per questo debito il Ministero non propone di inscrivere in bilancio gli interessi ( 2 milioni almeno) del periodo di costruzione fino al 30 giugno 1909, nè gli interessi ( 14 milioni) del periodo di rimborso dal r 909 al 1917. V'ha quindi nel piano finanziario del Ministero una prima deficienza di 18 milioni. Veniamo ora agli altri elementi di spesa. Parte sostanziale di un giusto assetto finanziario del bilancio della marina è la riprodu 1ione del naviglio. Una flotta si consuma rapidamente. Per mantenere un naviglio sempre allo stesso livello, bisogna quindi provvedere, •
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