Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 9 - 15 maggio 1905

244 RIVISTA POPOLARE Pensando, piccola raccolta di massime, sentenze e riflessioni critiche e morali, di Antonio LoR1, editore ancora lo Streglio; Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX, compendio storico e considerazioni d' Ernesto T!!odoro MONETA: volume secondo, che comprende il fortunoso decennio 1 9491859; Milano, Tip. Editrice Popolare; Sinfonie wagneriane, prose poetiche di C. A. ALE.MAGNA, Firenze, Bemporad ; Wagner, poesie di G'ovanni MARI, Palermo, Sandron; Basileus, poema drammatico in quattro parti e in versi, dello stesso MARI, e con illustrazioni di Giovanni Costetti , Melfi, Grieco editore ; Vergine Nave , canzone di Giacomo GIGLI , Napoli , Società Editrice Meridionale ; Comment la Russie am~na la guerre, storia completa scritta da un diplomatico che deve conoscerla bene, il barone SvvE- ,,IATsv, e stampata a Londra da Probsthain e e.o; RalphWaldo Emerson , studiato nella vita e nelle opere eia Fanny ZA)1P1N1-SALAZARM,ilano, Pallestrini; Sul lago' Lemano, vedute e visioni, impressioni e meditazioni cli Giuseppe SERGI, illustrate da molte fotografie cli una bellezza e d'una evidenza meravigliose : stessi editori ; li Giapponedescritto dai Giapponesi, ricca raccolta di studì d' autori dd luogo , su tutto ciò che riguarda la grande nazione nuova che s' affaccia ora in modo così clamoroso alla storia mondiale : compilatore Alfredo STEAD, traduttore Antonio Agresti, editore L. F. Pallestrini ; Penombra, pot:sie di Bardo SALEsr, Roma, Forzani; La vicenda, poesie di Italo PAr,ERM1,editore il Sandron ; Un interprete di Cristo, romanzo originalissimo, come tutta l' opera sua, di Luigi MARRocco, edito a Palermo dal Reber; Battaglie doli' anima, pochi versi cli Carlo CoNTc, Cecina, tipogratìa Carrieri; Le campane del!' alba , versi ancora , cli Giuseppe CERRINA, Dogliani, editore Casarico ; t: finalmente, per terminare il lungo catalogo con un capolavoro autentico ed indiscusso , Sartor Resartus , di Tommaso CARLYLE, tradotto ed annotato da F. e G. Chimenti, e splendidamente stampato da Giuseppe Laterza e figli a Bari, nella loro sceltissima Biblioteca di Cultura Moderna. Ma io, per fare atto di emancipazione dalla tirannide libraria, davvero opprimente come vedete, comincerò col parlare, invece .... del!' Esposizione di Venezia, testè inaugurata con la consueta so ennità: per dire che la giurì ad' accettazione, composta di Alfredo East, di Lodovico Herterich, di Giorgio Belloni, di Giuseppe Romagnoli, e di Leonardo Bistolfi, ha scelte centoquarantuna opera , fra le cinquecentosettantasette sottoposte al suo giudizio, perchè figurassero in questa mostra insieme con quelle degl'inv1tati, scartandone quindi i tre quarti: ed io nulla ho a ridire su questa proporzione, trattandosi di una specie di concorso, e non d'un semplice esame d'idoneità; osservo soltanto, invece, che a più d'un membro della giurìa mancava quella autorità che viene da un nome illustre e indiscusso, ed a più d'un altro faceva invece difetto, forse, quell'imparzialità e queJl'eclettismo, che artisti anche insigni, ma. militanti per ideali ancora assai controversi, non possono possedere , nè far prevalere nei loro giudizi : onde l' augurio, che anche quest'anno s'abbia ad aprire, o qui, ufficialmente, od altrove, per iniziativa privata, una sala od anche più sale, di rifiutati : chissà che non s'avessero ad incontrare lavori di prim' ordine, come, due anni or sono, il mirabile ritratto di signora, di Antonio Argnani ! In ogni modo, e pur prevedendo di trovar tra le opere de· gl'invitati parecchie cose decisamente inforiori ad ogni modesta esigenza di critico, io sono ben certo che quando , a luglio, potrò visitare l'Esposizione, io vi troverò pure molte e grandi affermazioni d'arte superiore : la nota, che ho ricevuta, cle§lli artisti stranieri che vi partecipano, comprende tutta una plejade di nomi gloriosi e cari , evocanti squisite e superbe impressioni passate , o promettenti a chi non ancora conosce altre opere loro , se non indirettamente, rivelazioni indimenticabili di bellezza : ci sono i Meunier , c' è il Carolus-Duran , c' è i 1 Cottet, c'è il La Touche, c'è Claude Monet 1 c'è Raffaelli, c'è Bartholomé, c'è Franz Stuck, c'è l' Oppler, c'è il Neumann, c'è Byam Shaw, c'è il \Vatts, c'è lo Sluyter, c'è il Toorop, c'è lo Zilcken, c'è lo Zuloaga, c'è il Larsson, c'è il Liliefors, c'è il Lazlo, c'è il Munkacsy, c'è lo Scerescevski, c'è il Ve resciaghin, c'è il Thaulow, c'è lo Shahine .... E ci sono ... centoventicinquemila lire già stanziate per acquisti da pubbliche amministrazioni e da cittadini privati per gallerie e pinacoteche : senza contare i regali che, ad esposizione aperta e giudicata e discussa , chiunque potrà e saprà, vorrà fare a sè stesso : ed è qui, qui soltanto, che io vedo la forma bella e dignitosa e giusta e normale di ricompensa al1 'artista per la sua nobile fatica: per le medaglie e per i diplomi, non ho la minima simpatia. ii? Ma eccomi ai libri : il libro solenne e memorabile, per me, questa volta è quello cli Rastignac , l' energia letteraria : sia perchè io sono, e non da ora, un ammiratore entusiasta della solida e vasta dottrina di Vincenzo MORELLOe, dello stile pieno di forza e d'efficacia in cui egli scrive, e sia, sopratutto, pere hè ciò eh' egli dice in questo volume, e i concetti filosofici, sociali°, politici e morali che vi propugna con rude e coraggiosa francheaa, sono pr:ecisamente, ed in massima parte, anche i miei, L'energia letteraria, anzi l'energia artistica, è la forza d'espressione dei tempi, delle figure, delle cose, che il critico deve cercare anzitutto, secondo il Morello , nell' opera d' ogni scrittore, d' ogni pittore, d'ognuno che voglia .comunque rappresentar vivamente un 'immagine interna : e di questa energia il suo libro è tutto ardente e vibrante , e per essa su ogni argomento è detta ogni verità ~enza equivoci di pensìero nè reticenze di frase: sul Dio di Mazzini, che l'ottimo Nasi tentò invano d'imporri! a tutte le scuole, e 1.he dietro le pieghe del tricolore repubblicano cela pur sempre , volere e no, la nera sottana del prete, e che, per spiegarmi più chiaro , malgrado la firma purissima dell'avallante, non rappresenta che la cambiale d'un vecchio falsario matric'olato; su Emilio Zola, modello d' incrollabile coerenza d' ide~ , d' infaticata assiduità di lavoro, dalla prima giovinezza alla morte, artista colossale ed eroico cittadino, del quale il Morello analizza tutta l'immensa opera letteraria e civile, monumento perenne di luce e di verità; su Gabriele d' Aµnunzio, attraverso la <cFrancesca », il <cFuoco n, le << Laudi n, alla ricerca d' una energia filosofica definitiva e sicura, destinata a regolare, dirigere e organizzare in un tutto coeren~e gli istinti meravigliosi e le splendide at titudini artistiche del Poeta, il quale sembra infatti averla trovata in quell'estetico naturalismo trasfigurato, in quel lucido panteismo pagano , che sono propri della nostra stirpe mediten anea ; sul mondo criminale di Balzac , una vera miniera, quasi inesplorata ancora, di documenti umani e sociali per la scuola antropologica e determinista di cui noi ci vantiamo , e che l'immenso autore della << Commedia Umana >> aveva precorsa e divinata da mezzo secolo; su Van Dyck, l'elegante e profondo pittore cl' anime e di caratteri, e sui paesi percorsi per andare a studiarne i capolavori nel loro ambiente naturale · sulla conversione di Maurizio Maeterlinck, l'aristocratico ' poeta del sogno e dell' ombra, alla religione più sana e più santa della natura tangibile e dell'umanità laboriosa, alle feste del sole e dell' amore, della vita e dell' azione; sulla grande poesia dell' utilitarismo nazionale, industriale, commerciante,

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