218 RIVISTA POPOLARE oltre 28,000 capi all' anno, oggi dopo il grande impulso dato alla produzione cavallina è invece esportatrice per circa 3,ooo capi .all'anno. Ma la Francia_ spende 1,500,000 solamente per l' incoragg:amento a l' industria cavallina, x ,000,000 per la rimonta delle razze. Nel 1874 quella nazione aveva 2500 stalloni governativi, che andò gradatamente elevando nel x 88 x, e nel I 892, fino a portare il numero, nel 1900, a 3500. In Italia invece manca tutto, tranne le condizioni naturali, climatiche e telluriche, che sono favorevolissime all'allevamento. Ma i prati, specialmente in Italia meridionale sono deficientissimi; mancano i ricovl!ri; è limitata la coltura dell'avena, vige ancora la coltura estensiva, e per giunta si è data opera devastatrice ai boschi ed agli inconsulti dissodamenti che di conseguenza hanno reso i pascoli poco capaci di bestiame. Occorre quindi che il Governo prenda dei provvedimenti speciali in favore della produzione dei foraggi, della costruzione dei ricoveri e della introduzione di buone razze nell'Italia meridionale , senza di che è vano parlare di miglioramento di r~zze con la selezione e l' incrocio , poichè la base di tutti 1 miglioramenti delle razze resta sempre l'alimentazione abbondante ed efficace. Ma siamo sempre però alle solite; tutte le buone intenzioni s' infrangono nella esiguità del bilancio. (continua) DoTT. ANTONIO VACIRCA lllll li 111 li I li lii li I I I li 111111111111111111111111111 li I lii I I li li I I I I li I I li 1111111111111111 K1Vl5T A DELLE K1Vl5TE· -----}{}{---~- Duca di Gualtieri: Come si vincono 1 grandi scio• peri. - Fra i maggiori scioperi che in questi ùltimi anni sonosi avuti sembrami sian da annoverar 1 due che per motivi esclusivamente politici scoppiarono m Belgio, il primo nel 1893, il secondo nel 1902, nonchè quello avvenuto in Olanda nel 1903. Questi tre scioperi ebbero il nome e l' apparenza di generali perchè estesi a tutte le città di quei regni e perchè vi parteciparono tutte le classi di lavoratori; nei due scioperi belgi spontaneamente e fin dal principio, nell'olandese per sentimento di solidarietà verso ·1a classe che prima e sola aveva scioperato. Quello che per cinque giorni dello scorso settembre afflisse l' Italia ebbe dai suoi promotori e dalle sue. vittime il nome di generale, ma non lo fu realmente, perchè non in tutte le città si comunicò e perchè, sopratutto, l'importantissima classe dei ferrovieri non vi prese parte. - Oltre quei primi tre, che soli, senza troppo allontanarsi dalla verià , possono dirsi scioperi generali,furonvi negli ultimi anni altri due grandi e 'memorabili scioperi ferroviari, l'uno in Australia nel 1902, l'altro in Ungheria or sono pochi mesi. Sebbene esclusivamente ferroviari, questi scioperi cagionaron enormi danni ed allarmarono così i Governi come tutte le classi di cittadini nei paesi che ne furono il teatro, attesa l' importanza massima ed universale , politica ed economica che ai tempi nostri hanno assunto le ferrovie. Mi è sembrato utile ed opportuno nell'attuale momento esaminar di questi cinque scioperi le origini , lo svolgimento , la fine ed esporre sopratutto il contegno che verso gli scioperanti tennero quei Governi. Dei due scioperi belgi dirò soltanto (avendone già fatto un notevole articolo Boudeaux nella Revue des Deux Mondes), che il Governo e il Paqamento combatterono e vinsero l'uno e l' altro sciopero non colla debolezza , le concessioni e le ritirate. Qual differenza nel ·contegno dei ministri belgi, che pure non sono .ministri dell'Autocrate russo, ma della monarchia più liberale e democratrica che siavi al mondo , e il contegno dei nostri ministri nel settembre I 904 I E a provare come l'unico mezzo efficace in simili occa- ' si.oni sia la fermezza e la resistenza inflessibile, diremo che alle lagnanze, alle accuse che gli operai inutilmente sacrificati rivolgeano ai capi e agli istigatori dello sciopero, questi null'altro sepper rispondere se non che, vista l' incrollabile fermezza del Governo e del Parlamento e l' inflessibilìtà inesorabile, con cui i comandanti di truppa facean rispettare la consegna ricevuta, eran da temersi nuovi ed anche maggiori massacri, la cui responsabilità non avean essì voluto assumere. Del resto , oltre l'energica repressione governativa, anche la lotta già sul punto di cominciare fra gli stessi sciopernnti , di cui alcuni volean tornare al lavoro, avea determinato la fine di quello sciopero. Gli effetti di esso in Belgio furono simili a quelli che lo sciopero generale del 1904 produsse in Italia .. L'opinione pubblica fu indignata , i partiti liberali democratici si separaron definitivamente dai socialisti e questi nelle seguenti elezioni perderon molti seggi alla Camera. Nel marzo 1903, avvenne lo sciopero generale dei ferrovieri in· Australia. Il Governo, lungi dal far concessioni, propose una legge speciale contro gli scioperanti e gli organizzatori dello sciopero, considerando quelli come ribelli e questi come cospiratori. Il Parlamento la votò appunto in quei giorni di sciopero e i ferrovieri tornaron tutti spontaneamente al lavoro, onde sfuggire alle severissime pene comminate da quella legge. Nell'aprile 1903 i ferrovieri olandesi proclamaron lo sciopero generale ed è notevole che la causa di esso fu precisamente la medesima che determinò pochi giorni addietro l'ostr.izionismo ferroviario in Italia, cioè la discussione in Parlamento d' un progetto di legge che aboliva pei ferrovieri e pegli addetti agli altri servizi pubblici il diritto di sciopero e conteneva severe sanzioni oer garentire la libertà di lavoro. Sì noti che in Olanda le ferrovie appartengono non allo Stato ma a private Società. Questo progetto di legge era, più che opportuno, necessarìo, perchè alcuni mesi prima , un grande ed improvviso sciopero degli scaricatori dei docks 1elle Compagnie di navigazione di Amsterdam e dei mestieri affini, avea immensamente danneggiati gli interessi nazionali. Il Ministero Kuyper, chiamate prima due classi per rinforzare t'esercito e prese altre opportune disposizioni per mantenere in qualunque caso l'ordine pubblico, presentò la succennata legge speciale. La Camera ne iniziò il 2 aprile la discussione e i ferrovieri , malgrado che non pochi deputati socialisti ne li sconsigliassero , si posero immediatamente in isciopero. Ma il Governo e il Parlamento non cambiaron per questo contegno. Ecco in breve le disposizioni di questa legge speciale, infinitamente più severe che gli articoli 7 1 e 72 del progetto di legge Giolitti. Essa condanna a sei mesi di carcere ed a 300 fiorini di multa « ogni persona addetta in modo provvisorio o per11 manente al servi,rio ferroviario che per impedire od arreu stare le comunica 1 ioni ferroviarie trascuri o rifiuti d' adem- « pier il suo ufficio n e al carcere fino a due anni , oltre beninteso la multa, coloro (due o più) 1c che cospirino per fare cc interrompere il servi 1 io regolare delle ferrovie n. Alla stessa pena son condannati i capi e promotori della cospirazione estranei al personale degli impiegati. Infine se lo scopo è raggiunto, cioè se avviene lo sciopero cc la pena del carcere è portata e quattro 11 anni i>. La sola insistenza nel consigliare lo sciopero a chi preferisce continuar nel lavoro, il seguirlo in maniera fastidiosa (genante), ossia quel che gli inglesi dicono picketing, è punito con un mese di carcere e x oo fiorini di multa. Altri articoli poi aggiungono a queste pene anche la perdita d' alcuni dritti civili. - Non può descriversi l' irritazione degli scioperanti vedendo l' inutilità dei loro sforzi e dei loro sacrifizii. Cercaron con proclami violenti d'intimidir la popolazione, il Parlamento, il Ministero, reclamarono la solidarietà delle altre classi lavoratrici e riuscirono a far proclamar lo sciopero generale. Sessan-
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