192 RlVIST A POPOLARE sden I. Perry, William G. Roelker e Nelson W. Aldrich. Perry è l'uomo di affari; Roelker è l'uomo di legge; Aldrich è il politico del gruppo. Aldrich cominciò umilmente negli affari; ma gli affari nel Rhode Island non si devono separare dalla politica; perciò egli divenne consigliere, assessore, deputato, presidente della Camera dello Stato ed in ultimo Senatore. Così egli incarna il Rhode Island System. (Me Cluré's Magarine, febbraio). ♦ P. Nathan: Là questione marrocch1oa. -Astrattamente _si pu? dire: la politica francese è relativamente nel suo diritto quanq' essa tenta di lasciare alle altre nazioni il meno possibile della noce marocchina così dura da rompere. Dico relativamente nel suo diritto perchè questa politica di esclusione è nello stesso tempo un segno di debolezza, è la confessione dell'impotenza della Francia nella concorrenza colomale a parità di condizioni. Alla Francia manca I' eccedenza della popolazione per colonizzare, e come le manca il numero, così le manca Ja qualità degli uomini atti all'azione colonizzatrice~ Dunque una necessità nazionale per la Francia di ingrandire dell'altro il colossal suo dominio coloniale , non esiste; è_la politica tradirionale non il bisogno , che spinge la Francia a questo nnovo acquisto. Anche la tradizione è per altro uria forza reale quantuntunque infe~iore a quella derivante da un vero bisogno della massa. E a sua volta la Germania è nel suo diritto quando cerca di difendere la libertà commerciale sul mercato; giacchè la Germania ha realmente bisogno di mercati liberi, quantunque essa dia in casa propria il cattivo esempio protezionista. Abbiamo dunque un conflitto. Fin dove giungerà? Uno stato, come un prirato prima di cominciare un processo, deve chiedersi se l'oggetto dello disputa valga la pena di quel processo internazionale la cui ultima istanza è la guerra. '- È chiaro che la questione del Marocco è per la Francia come per la Germania sia solo una figura nella scacchiera internazionale e non delle più importanti. Si può compromettere su di essa tutta una partita ? La politica della Francia nelle sue linee genèrali è chiara. Molti francesi vogliono la pace, e una crescente frazione vuole anche che si stabiliscano buoni rapporti con la Germania. La massa non ha ancora messo il cuore in pace sull'Alsazia-Lorena; ma è impossibile che una grande nazione sottoponga per più di un terzo di secolo tutta la sua politica a un solo scopo. Così è che la politica francese presenta una combinazione di due motivi. L' un motivo è il rafforzare la propria posizione di fronte alla Germania; l'altro. è offerto dalle aspirazioni coloniali. Nell' Africa settentrionale il signor Delcassè ha saputo abilmente riunire i due motivi. L'Inghilterra e l'Italia vennero ravvicinate alla Francia mediante le soddisfazioni date ai loro interessi coloniali e utiliz- ' • zate a scopi di politica generale, e nello stesso tempo la Francia tentò il colpo del Marocco. Questa politica fu formalmente abile; ma anch'essa come l'alleanza russa promette più che. non mantenga. Infatti la Francia non può intraprendere una grande azione di politica coloniale se le sue relazioni con la Germania soffrono di una seria tènsione. In questo caso le abbisognerebbe in Europa, specialmente dopo la catastrofe russa, sin l'ultimo uomo, anche quando l'Inghilterra l'appoggiasse. Insomma la prima conseguenza di un minaccioso conflitto con la Germania è per la Francia l' arresto di ogni politica colo - niale. E una guerra in Europa sarebbe per la Francia un gran giuoco d' azzardo: la repubblica porrebbe in forse la propria . esistenza; quanto all' Inghilterra essa prenderebbe probabilmente una posiz.ione simile a quella che essa ha attualmente di fronte alla guerra russo-giapponese; cercherebbe cioè di profittarne il più possibile senza bisogno d'esporsi. Anche la Germania non ha grandi prospettive sulla via del conflitto in cui s' è messa. Non solo dovrebbe rinunziare ad ogni evèntualità di azione iu oriente, ma supponendo anche che le riesca di aprirsi la strada verso le migliori colonie francesi vi incontrerebbe l'Inghilterra armata fino ai denti. Nè la Francia nè la Germania hanno interesse al giuoco. Il solo vincitore sicuro sarebbe l'Inghilterra; quanto più forte è la tensione tra Francia e Germania, e tanto maggiore è il profitto dell'Inghilterra. Sopratutto ora, dopo la catastrofe russa, una paralisi delle forze franco-tedesche può elevare la potenza dominatrice dell'Inghilterra all'altezza che ebbe al principio del secolo scorso dopo le guerre napoleoniche, con la differenza che allora anche l'Inghilterra usciva esausta dalle guerre, e ora esausta non è (Die Nation, 8 Aprile). ♦ M. Gatto: Il pericolo del solfo americano. -Le prime notizie della produzione del solfo della Luisiana col metodo Frase h giunsero in Sicilia nei primi del 1 904, e non produssero, come al solito, preoccupazione veruna, abituati come siamo a ritenere inattendibili tutte le minaccie che ci vengono dall'Estero in generale e dall'America in particolare. Intanto le notizie americane incalzavano, e· si seppe della spedizione di earichi di solfo (circa 7000 tonn.). diretti a Marsiglia, ad Anversa ed in altri porti europei, mentrt: si constatava un grave rallentamento di affari con gli Stati Uniti. Il pubblico cominciò allora ad interessarsene, e le Camere di Commercio dell'Isola, giustamente allarmate, proposero lo invio sui luoghi d; una commissione tecnica per vedere chiaro nella questione. Non sdno però mancati i soliti ottimisti a dimostrare inapplicabile il metodo Frasch ed a supporre trattarsi di manovre commerciali per ottenere ribassi dei prezzi o per preparare il terreno in occassione della non lontana cessazione di certi impegni : ottimismo che venne recentemente confermato da notizie comparse in alcuni giornali politici della Sicilia, cosicchè si è andato formando il convincimento che, la questione del solfo americano non abbia da preoccupare. Ci sembra di riconoscere che il presente stato della opinione pubblica abbia molti punti di rassomiglianza con quanto si verificò nel 1888 quando cominciarono a circolare le voci sulla rigenerazione del solfo col processo Chance nella fabbricazione della soda industriale Leblanc ; si disse allora , si scrisse e s1 dimostrò che il processo Chance, studiato in Inghilterra, non poteva entrare nella pratica attuazione. Noi, dopo ciò, ci addormentammo, nè volemmo sapere mai che il processo Chance prendeva piede e produceva non meno di 40000 tonn. di solfo all' anno. Fatto è che l' esportazione del solfo siciliano per l' Inghilterra , che era allora intorno a 40000 tonn. all'anno, andò gradatamente diminuendo fino a ridursi a poco più di 20000, quale è attualmente. Il fenomeno è quindi da attribuirsi al processo Chance, e se questo non ha prodotto all'industria solfifera nostra più gravi conseguenze, il merito va dato alla fabbricazione della soda Solvay che costituisce il più forte concorrente al metodo Leblanc. A I 6 anni di distanza sorge il pericolo del solfo americano e dopo i primi momenti di int.eressamento sembra voglia ripetersi il fenomeno della indifferenza manifestatasi nel!' esempio precedente ; giova intanto osservare che la gràvità sarebbe oggi maggiore per la maggiore importanza del mercato americano. L'esportazione per gli Stati Uniti d'America in questi ulti-· mi 5 anm è stata come segue : nel 1900 tonn . 165813 . )) 1901 ll 149710 ll 1902 ll 176845 ll 1903 )) 157 259 l) 1904 ll 107994
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