190 RIVISTA POPOLARE di paste; 1,050 prestinerie; 386 opifici di meccanica, vari dei quali gra~diosi; 590 sartorie e negozi di stoffe; 87 cavallerizze; 912 macellerie; 830 trattorie; 795 alberghi ed osterie; 2 15 negozi di fiori; 18 fabbriche di fiori artificiali; 53 cappellerie e fabbriche di cop1icapo; 16 manifatture di confetteria; 92 laboratori d'arte, scultura, pittura, plastica; 522 botteghe di confetterie; 82 farmacie; 609 laboratori in legno, ebanisteria, ecc.; 435 laboratori in marmi, graniti, cementi, mosaico; 2,170 negozi e manifatture d'altro genere la cui varietà sarebbe troppo ungo citare. Totale 23,412 luoghi d'affari, con credito complessivo per lire 1,185 milioni. 11 Hanno 672 agenzie di biglietti da viaggio, e Broughton Brandenburgo t'ha già detto cosa sono il 95 per cento di queste agenzie; 43 giornali, 7 dei quali, per grazia del ~lo, dignitosamente sei-itti da geo te onesta; 49 chiese e 9 in gestazione; 43 3 associazioni, fraterne di nome, non di pratiche, tolto forse otto. 1< Nel 1900 v'erano 74,700 italiani possidenti di beni immobiliari, del complessiv9 valore di lire 1,406 milioni. E siccome gl' italiani non si curaron mai tanto di farsi possidenti come in quest' ultimi anni, così dal 1900 ad oggi il loro numero deve essere aumentato di molto e d'importanza finanziaria. Centocinquantadue, tra i quali stanno fra i magni Giovanni Morosini e Leopoldo Schiappa Pietra , - due gentiluomini, si~ detto a loro on.ore, per coltura e nobiltà d'anima, - toccano, da soli, il valore di lire 575 milioni. « Le statistiche italiane sono silenti sul denaro spedito in patria dagli emigranti alle loro famiglie. Pochissimi, finora, si servono del Banco di Napoli o dei suoi agenti. L'ignoranza porta in ciò il suo giusto frutto, come in altro.,_Le rimesse sono sempre maggiori di quanto si crede, ma son tenute spesso, celatt: per l'amo.ce che inspira l'ugna onesta .del fisco e dell'esattore in Italia. È dunque impossibile a conoscersi , anche approssivamel1l!te,ma, stando a dati statistici americani, dal 18io al 1890 gP italiani avrebbero spedito alle loro famiglie 2,430 milioni; dal 1891 al 1900, 2,125 milioni; dal 1901 a tutto il 1904, 1,325 milioni. Totale, in 34 anni, lire 5,680 milioni! Centinaia di villaggi si sono abbelliti di terre, di case~ e di chies~ col dt:naro avuto dagli Stati Uniti, intere comunità vivono coi sudori dei loro figli al di quà dell'Oceano. 11 Che mera vigliosa immigrazione sarebbe 1' italiana, se posse.d~sse una sana, compita istruzione elementare! Quanto più utile sarebbe per sè, per l' Italia, oer l'America, quanto più ricca, quanto più ben vista potrebbe essere ! Ha commercianti e manifattur.ieri_ valenti, di cui non s' ha forse idt:a in patria; finanzieri di prima forza, sette banche con molti milioni di capitale, e potrebbe averne cento se l'ignoranza si fidasse della intelligenza e del merito; ha artefici di genio, tenute principesche, aziende colossali, palazzi sontuosi, uomini degni della più alta ammirazione. Ed il 90 per cento di tanta virtli è discesa dai poveri ed ignoranti montanari d'Italia, il 70 per cento dei quali ~nalfaheti, con meno del 2 per centÒ senz' aver mai praticato il commercio e l'industria prima del loro arrivo in America, molti anzi imparando qui a firmare il loro nome! (< Han tante società quasi quanti sono i campanili d'Italia; chiese (Brooklyn) con madonne alle.quali danno, ogni anniversario, ori ed incensi per lire 2 5 mila ciascuna, mentre poi lascian andare, scalzi ed analfabeti i figliuoli per le vie; e non hanno una sola scuola degna del nome, un solo sodalizio veramente fraterno pei colpiti dalla sventura non soci e senza denaro, un solo ricovero per l3c vecchiaia, per gli orfanelli , pei malati, per gl' inabili! Su per molti dei loro giornali, e nei loro quotidiani baccanali, fanno patriottismo a tonnellate , soffrono della terribile rogna delle glorie patrie, che tirano in campo ad .ogpi vendita di big}ietto di passaggio, ed ogni mangiata volgare, senza poi sapere neppure dove sta di casa il vero patriottismo! « Ogpi anno vedo gl' immigrati alemanni unirsi, almeno una volta, intorno ai Consoli della loro patria a cantare, frementi d'amore, Die Wagt am Rien; i francesi: l'Amour Sacrè de la Patrie; gli svizzeri: Ci chiami, o Patria; gl'mglesi: Hai!, Britar1r1ia, o God Save the Queen; i messicani: La Patria Querida nos Llama; gli americani, sotto ogni cielo, la Star Spangled Banner. 1< Lo fanno gl' italiani? Una volta , sì , un poco ; ora non più! Ma allora non v'erano ancora i prodi dittatori delle nostre colonie; i codardi che, pur di far parlar di sè sulla stampa inventano d~ Boston a San Francisco, sovversivismi, cospirazioni, anarchici e mano nere fra gl' italiani; allora non v'erano ancora i mercanti di patriottismo, -di cabale e di biglietti d' emigranti che vituperan me perfino quando m'alzo a difendere dignitosamente ed inconfutabilmente, sulla stampa americana, i miei connazionali! Seminatori di maldicenza e di discordie, pur d'imporsi e dominare, che, col loro patriottismo da briganti, hanno incadaverite le nostre colonie, tanto deficienti di uomini di carattere e d'intelligenza superiore. La patria dà ai figli la educazione del prete e l'analfabetismo, ed essi, alla lor volta, creano ai suoi rappresentanti-all'estero il più sconfortante isolamento, e, spesso, peggio. « Brougthon Brandenburg, nel suo inagnifico libro, che t'ho già mostrato, dichiara che se il governo degli Stati Uniti deportasse sei piroscafi carichi d' ingannatori e sfruttatori dei loro connazionali, gl' italiani in questo paese sarebbero i migliori stranieri. I9 credo, invece, che basterebbe deportarne soltanto un par di migliaia, per purgare discretamente le nostre colonie dal terribile morbo. (( Un milione 250 mila italiani, possidenti circa il valore di lire 6, I 25 milioni, forse as_sai di più, ossia oltre una no_vantesima parte dell'immensa ricchezza degli Stati Uniti, non sono, collettivamente, tenuti in alcun conto, sono consider3:ti i più inferiori delle razze bianche, e disprezzati come tali, per la loro fonomenale ignoranza, che soffoca, col concorso dell'opera nefanda dei tristi, con la diffidenza e le ~ue altre inerenti debolezze, ogni generoso.conato dei più intèlligenti, onesti, per mancanza di unione e di coesione! È il frutto della condizione di cose in Italia, il ìisultato di quanto fa la patria pei suoi figli. >> ♦ Ignota: L'esperimento del voto- accordato alle donne ~el Colorado. - Una deputazione del Colorado nello scorso anno ha perorato innanzi alla Commissione giudizia-ria di Washington in favore del voto alle donne. L' esperienza fatta per alcuni anni nel Colorado insegnò che il diritto di voto esercitato dalle donne riuscì alla scelta dei migliori candidati in tutti gli uffici, alla purificazione dei metodi eletto-: rali, al miglioramento nd carattere della legislazione, all'incremento del civismo , allo sviluppo più utile della responsabilità politica. Dopo dodici anni di e~perienza l'ex governatore Adams dice: « Ho conosciuto almeno ro,ooo donne, che esercitarono il diritto di voto nel Colorado e non ne ho conosciuta una sola che sia divenuta meno donna, meno madre, meno padrona di casa, meno affettuosa pel fatto che ha votato n. Nella seduta della Commissione giudiziaria del 16 febbraio 1904 ,· Elles Meredith di Denver, un eminente giornalista del Colorado , considerò come conseguenze del voto alle donne i seguenti fatti: la proibizione dell'impiego dei fanciulli sotto 14 anni nel lavoro delle miniere, nelle fondcrit:, nei mulini e del lavoro più di otto ore al gio~·~o da 14 a 1 G anni ; l' obbligo della frequenza delle scuole da otto a quattordici anni e se · non si è ottenuta la licenza della 6a classe , sino a 16 anni; l' età del consenso per le fanciulle elevata a diciotto anni ( 1); ( 1) Per comprendere l' importanza di questo atto legislativo si deve sapere che negli Stati Uniti si abusa indegnamente delle fanciulle considerandole come maggiorenni in una età che in Europa sembrerebbe mostruosa. N. d. R. '-
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