170 RIVISTA POPOLARE Non parliamo della stampa inglese: è unanime nel biasimo più o meno aspro. Notevole anche che nella stampa italiana molti che pel sire di Berlino si sdilinquiscono, questa volta !--anno fatto delle smorfie. Rastignac nella Tribuna, poi, ha giudicato il lato estetico e morale con queste parole: cc Esteticamente, il gesto oggi non mi pare elecc gante e l'atteggiamento mi pare insolente, più c1.e cc indipendente: e la brutalità e il disprezzo rivecc lano un sistema di idee e di condotta che preoc- <c cupa per se stesso, che è l'affermazione di una pocc tenza, che non crede di trovar limiti, in nessuna cc forma e in nessuna misura. » Il colpo di scena, inoltre,ha avuto delle conseguenze di vario ordine. Ha preparato l'opinione pubblica in Germania per un aumento d' imposte annunziate già dal ministro delle finanze Stengel , che deve provvedere al deficit perdurante nelle finanze dell'Impero ed alle nuove spese militari; ha aumentato i malumori tra la Germania e l'Inghilterra che da un pezzo si guardano in cagnesco non ostante la stretta parentela tra i rispettivi sovrani; e in contraccambio ha ristretto i legami di amicizia tra l'Inghilterra e la Francia, che se fosse sincera e duratura potrebbe rendere grandi servizi alla causa della civiltà. · In questo putiferio diplomatico teatrale chi sembra uscirne alquanto diminuito è il piccolo Delcassé; chi vi ha perduto è l'inviato della Francia, presso il sultano del Marocco, un intrigante , Saint René Taillandier. In sostanza poi vi ha•· guadagnato la Francia ; la quale , come osserva un af:icano ..... di Parigi nel Courier Européen (N.0 del 31 marzo) sarà costretta a non commettere un altro atto di brigantaggio collettivo e potrà risparmiare uomini, quattrini e cattive azioni. E con questo colpo di scena l'Imperiale Tartarin ad un anno giusto di distanza è venuto a prendersi la rivincita del viaggio di Loubet in Italia. Allora partivasene dalle Puglie indispettito e imbronciato delle accoglienze fatte al Presidente della Repubblica; oggi sbarca a Messina gongolante di gioia perchè ha creduto di rompere le uova nel paniere della repubblica. Noi, lo ripetiamo, crediamo che, senza volerlo, abbia reso un grande servizio al popolo francese. ♦ Il coraggio e la virilità del Senato. Contro un giudice del processo Lobbia.-11 Senato italiano ha sollevato un grosso scandalo non convalidando la nomina di tre senatori fatta in articu/o mortis dal ministero Giolitti, ripetendo l' .affronto fattogli nel 1893 quando rifiutassi di ratificare la nomina di Zuccaro Floresta e lasciando in asso Tanlongo, Pellegrini ed altri due o tre, di cui non ricordiamo più i nomi. Tra 'i tre candidati respinti testè dal Senato uno lo fu forse legittimamente: Engel; ma per motivi dichiarati dal relatore senatore Vitelleschi, che non intaccano l'onorabilità dell'ex deputato di Treviglio: non fu convalidata la nomina perchè a lui manca, essendo di origine straniera, la grande nazionalizzaz10ne. Gli altri due sono alti magistrati, il Nazzari e il Perfumo e la loro bocciatura nasconde una vigliaccheria senatoriale perchè venne negata la convalidazione a scrutinio segreto. I motivi veri non si conoscono: s'intravedono, ma non si possono dire per non incorrere in qualche querela. Il fatto che due alti magistrati furono considerati immeritevoli di entrare in Senato dà completa ragione dello spirito, che aleggia nell'ultima pubblicazione dell' on. Colajan,n_i: Come sf amministra la f!1,USti:r.ian Italia .. Ma c e un particolare che vogliamo ricordare su di uno dei due magistrati respinti dal Senato; il Comm. Perfumo fu uno dei gmdici, che commisero l'infamia di condannare Lobbia, che non si era riusciuto ad assassinare in via del!' Amorino per simulazione di reato..... ' Tale condd.nna iniquissima fu preceduta nel 1870 dalla dimissione del Proc. Generale Nelli e del Proc. del Re Borgnini, che non si vollero prestare a fare condannare il deputato Lobbia. L'avvenimento costituì il più grande scandalo del tempo, che ne aveva visti parecchi - e tutto un gruppo fetidissimo attorno alla famosa Regia cointeressata dei Tabacchi quando i deputati Fambri e Brenna dichiararon~ onestamente di "loler jare quattrini. Oggi mentre molti esaminano il lato costituzionale del fatto ed esaminano se il Senato ha o no il diritto di negarsi a convalidare gli eletti del Re noi vogliamo ricordare che i Senatori respingendo il Comm. Perfumo hanno vendicato, certament~ senza volerlo e senza saperlo, la memoria del povero Lobbia I ♦ L'unità nella disunione dei socialisti. - A Rouen, come conseguenza delle discussioni e dei voti del Congresso internazionale di Amsterdam, si riunì un Congresso apposito nel mese scorso per trattare della unità del partito socialista francese. L'unità venne decisa con voto unanime ed entusiastico; e l'unità come la intende Guesde dovrebbe significare l'abbandono del blocco repubblicano, la negazione del voto ai bilanci e alcuni altri amminnicoli di cui si dilettavano Jaurès e tutto il gruppo riformista. Jaurès, intanto, è stato il più caloroso nel proclamare l'unità ... Proclamarla sì; ma praticarla? Questo è un altro paio di maniche. Infatti mentre si acclama all'unità, se non nelle coscienze almeno nella tattica, che dovrebbe ridurre i deputati tanti automi nelle mani dei più fanatici intransigenti, in guisa da ricordare il perinde ac cadaver dei gesuiti, si fanno delle restrizioni mentali degne davvero dei sunnominati gesuiti. Jaurès, De Pressensè, Briand, Augagneur GeraultRichard ed altri usciranno dal blocco, se,... negheranno il voto ai bilanci , ma.... E con alcuni se e con parecchi ma i rifo. misti hanno accettato la tattica intransigente, salvo a metterla tra i ferri vecchi alla prima occasione. Queste riserve a noi sembrano indegne di educatori veri di coscienze, come dovrebbero essei e i socialisti, specialmente quelli che non credono nella catastrofe e caldeggiano l'evoluzione. Perciò troviamo più degni di rispetto e meritevoli di simpatia i deputati socialisti che in seguito al voto del Congresso di Rouen invece di uscire dal blocco repubblicano, sono usciti dal gruppo parlamentare socialista. Tra coloro che hanno seguito la via della sincerità del buon senso e dell'interesse vero della repubblica e delle classi lavoratrici ci piace segnalare Gabriel Deville, che ha indirizzato a Devèze segretario del gruppo parlamentare la lettera seguente: « Vi presento la dimissione da membro del gruppo cc parlamentare socialista ». cc Io abbandono il gruppo, perchè il gruppo abcc bandana il blocco; lo abbandono perchè esso ri- <c nunzia alla Camera alla politica d'entente tra i <e repubblicani, la sola efficace, quella che s'impone << nell'ora attuale più che mai, quella che il gruppo cc ha seguito per sei anni, quella che pochi giorni cc or sono dichiarava di voler continuare a seguire « alla quasi unanimità, quella-ne sono ben sicurocc che nella sua circoscrizione ciascuno dei suoi cc membri avrà cura di continuare ». - cc Io ritorno socialista indipenden_te, aspettando
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