Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 7 - 15 aprile 1905

RIVISTA POPOLARE 181 rov1en. I quali: non si potevano rivolgere ai magis!rati che se ne lavavano le mani; non a.Ila quarta sezione del Consiglio di Stato perchè non erano pubblici funzionari! Questa anormale situazione venne aggravata dalle Società, che in generale esclusero da ogni avanzamento a scelta tutti coloro, che le proprie ragioni tentarono di far valere innanzi ai Tribunali. Oltre l'iniquità intrinseca del fatto , esso riusci politicamente pericoloso. Si chiusero le vie della legalità e si punirono coloro che le hattevano spalancando quelle della violenza e costringendo col 1ro che credevano di avere dei diritti da far valere a percorrerle. Infatti le società commisero questa enormità: negarono le promozioni a scelta a coloro che per far valere i loro diritti, o quelli che. tali loro sembravano , ricorrevano ai giudizii del regno.... Questo era sovversivismo vero e della peggiore lega! Verso i macchinisti, che nel personale ferroviario hanno una speciale importanza e che dapertutto hanno un trattamento di favore, le Società adoperarono metodi sleali, che riuscivano di danno a loro .ed a_iviaggiatori. Le Società non trovavano di loro convenienza mantenere bene il materiale rotabile: il lavaggio delle macchine, ad esempio, che dovrebbe farsi in ogni sei giorni si praticava in media ogni _ tre mesi. In conseguenza e' era deterioramente negli stantuffi, incrostamenti nelle caldaie, che rendevano impo.ssibili la economia a benefizio dei macchinisti, rendevano frequenti i guasti delle macchine con danno e pericoli del pubblico e degli impiegati. Donde lo sciopero di ottobre 1904 al deposito Macchine di Napoli. C'erano speciali motivi di malcontento in Sicilia e net mezzogiorno. In Sicilia, come accennai nel1' articolo del 15 febbraio , gli stipendi e i salari sono sensibilmente inferiori a quelli del continente, mentre i risultati del!' azienda avrebbero permesso di assicurare un trattamento mjgliore agli impiegati. Nel continente meridionale e'era di peggio : la disparità di trattamen1:o tra gl'impiegati del 1 ° Compartimento che comprendeva le zone dell'Alta Italia prima sino a Pisa e poi sino a Roma e quelli del 2°. E perchè non si creda che questa differenza sia una invenzione di chi vede dapertutto l'antagonismo tra Nord e Sud sento il dovere di documentarlo con questa lettera del Comm. Luigi Kossuth, allora direttore dell' Esercizio della Mediterranea nel 2° Compartimento, indirizzata al Direttore Generale in data 5 dicembre 1895 e che si .può leggere a pag. 187-188 del 3° vol. della Relazione della R. Commissione d'Inchiesta per le ferrovie : ••.•. « Coteste difficoltà oggigiorno potrebbero an- « che essere maggiori, perchè i due compartimentinon « furono mai trattati alla stessa stregua in materia di « promozioni ed aumenti di stipendio, poichè le quote « annualmente assegnate , essendo in proporzione « degli stipendi, i quali in generale nel 2° Campar- « timentosonomolto inferiori del 1° ne derivò che le « quote · assegnate al 1 ° Compartimento furono « costantemente e proporziona.lmente maggiod che « non nel 2° e con ciò se oggi si venissea crearela uni- « cita. di ruolo in base·alla situazione di fatto, si -vtr:- « rebbe, nel modo più assoluto.e positivo, a sancire e « regolarizzare definitivamente tali diversità di tratta- « mento, mettendole nella massima evidenza e pro· cccurando cosi un tale scoppio di malcontento le di (< cui conseguenzepotrebberoessereincalcolabili, mentre cc invece procedendo come si fece sinora (cioè senza « organico ; e dichiaro mia la parentesi) per. quanto · « sia rincrescevole una tale diversità di trattamento, « si potrebbe lasciare aperta ad ognuno la speranza « di una lecita Regolarizzazione, che vale pur molto ccad attutire il malcontento latente ». A tutte queste cause di legittimo malcontentQ in parte pose riparo la legge del 1902 ; in tutto saranno al certo eliminate col passaggio delle Ferrovie allo Stato da 1 uglio prossimo in poi. Ma la legge del 1902 lasciò immutata una causadi malcontento: quella della mancata regolarizzazione della posizione di molti ferrovieri e specialmente degli anziani , cioè di coloro che maggiori danni subirono dalla pretesa violazione dell'~rt. 163 dell~ Convenzioni del 1885. Ora la legge deì 1902, che fu frettolosamente imbastita sotto la minaccia dello sciopero ebbe il grave torto: di cedere troppo facilmente e di non concedere abbastanza. Furono bene avvisati Nofri e Turati, eh~ chiesero allo Stato altri tre milioni per riuscire alla regolarizzazione e, togliert ogni causa di malcontento; invece non fµrono accorti ed arditi i ministri che li negarono pur imponendo allo Stato una maggiore spesa di oltre sette milioni all' anno , quale la calcolò il De N~ì.vae non di venticinque milioni all' annò quale la prevede il Fazio. Colla concessione il governo stuzzicò gli appetiti di coloro, che erano rimasti a bocca asciutta , ne eccitò il risentimento per la disparità di trattamento e additò loro la via per conseguire ciò che desiderano: la minaccia dello sciopero ! Quale sarà la somma occorrente per raggiungere questa che i ferrovieri chiamano regolarizzazione ? L' amico Ciccotti nella smania di· contraddirmi attribui a me la cifra di 30 milioni , eh' era stata invece presentata come un minimum dal suo compagno Branconi. Si sa che l'Ispettorato invece la porta a 82 milioni e il ministro Tedesco a 100 nel suo discorso al Senato. Il Mascia la riduce, con çorrezioni di calcolo che a me sembraror;o fondate, a L. 12,116,736 ripartite in quattro anni. Egli riteneva che questa spesa si sarebbe fatta una sola volta; ragionandone amichc;- volmente con me si convinse che Faggravio dei 3 milioni all'anno rimaneva definitivamente ed andava a raggiungere i 7 già accordati dalla legge del 1902 - almeno sino a tanto che la spesa non ~arà per intero regolata dall'organico accardato dalla cennata legge - e che secondo un intervista di Turati col Giornaled'Italia (16 dicembre 1904) saliranno ad oltre 20 milioni all'anno quando si sarà svolta interamente l'applicazione dell'organico del 1902. D'onde le differenze cosi sensibili nei calcoli? Non potrei dirlo; tanto più che non mi è riuscito di ottenere copia del famoso memoriale presentato dal Comitato dei ferrovieri al Governo. Comunque un calcolo abba..-~ stanza approssimativo non si potrà fare che confrontando lo stato di qiritto creato dall' organico del 1902 e lo stato di fatto dei ferrovieri, eh~ si potrà avere dallo esan,1e dei fogli matricolari di tutti i 75 mila ferrovieri; fogli matricolari che le Società tengono gelosamente custoditi , come se fossero documenti proibiti e compromettenti I

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