Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 6 - 31 marzo 1905

RIVISTA POPOLARE 159 pitale, Bios (prof. Antouio Rizzuti) richiama l'attenzione del pubblico magistrale e del Governo sulle meschine condizioni delle nostre scuole coloniali. - « Quante anime in pena « scrive il Rizzuti - quante umane miserie nella dispersa « famiglia magistrale italiana I Stretti dal bisogno, i nostri « maestri si accingono penosamente all'adempimento del loro « arduo compi.to: e, purtroppo, Ji vedono sopraffatti dalla << concorrenza che loro fanno le scuole d'altre nazioni, meglio « provvedute, incoraggiate con sussidi straordinari, e di con- « seguenza più frèquentate e fiorenti i,. A tale questione - della quale, come già si promise la ??Jvista si occuperà di proposito - tutta la st:tmpa scolastica dedica con fervore la sua attenzione e la sua protezione. ♦ Il fascicolo 17.0 della « Rassev:a sc(l/astica i, di Firenzt: ha un articolo interessante su (< L'aumento sessennaled-·l decimo » (R. Mariani), che condensa e raggruppa, proponendone la sollecita soluzione, le molte e varie controvcrsiè sulla questione; e ne ha un altro in difesa delle ispettrici dei Convitti e degli educandati testè collocate io disponibilità a metà stipendio per effetto della legge sugl' ispettori. ♦ Nei « Diritti della scuola» un forte ispirato articolo dd direttore Tona, riguardante il pericolo di secessioni nel forte campo delPUo ione magistrale italiana,_ ne ha provocato uno del fondatore del fiorente periodico: di Guido Antonio Marcati. La scritto del Mercati, franco t: salutarmente ammonitore , s' intitol.l « Presetite e avvenire dell' Unione mauiolrale na- ,., zionale ». Il Marc:iti conclude: - « Urge sopra tutto .che l' Unione « trovi e apra innanzi a sè nuovi campi di lavoro fecondo: << urge che, rotto l'involucro degli interessi di classe, distenda {(ed abbai bichi larghe radici nel popolo per vivificarlo ed « esseru'! a sua volta vivificata>>. Alla 'Rjvista è grato far proprio il nobile voto dd geniale e sempre vigoroso pubblicista, bene augurando all' Unione mflgislrale italiana che già percorse tanto cammino con grande beneficio dei maestri e della scuola. (Roma). FRANCESCO ALTEROCCA 11111 ♦ 111 I ♦ lii, 1111 I 1111, I 111111111IlIl1111111111UIIIIti11111111111111I11111111111111111 ~TBéèONCINI éBTTBRi½Rl XXIII. Per la sesta Esposizionedi Venezia - El vlaje lntelectual - Un dizionario moderno - Quattro volumi hoepllanl - Kodak - L' Italia nella letteratura francese - Il Primogenito - Peccati di donna - Il cuore del Giappone - Sapere è potete - Una bibliotechina italo-tedesca - Annunzi. Una macchia immane, mostruosa, deturpa quest'anno il bel faccione onesto del sole: Febo Apolline fa il suo carnevalone (1), con quella brutta visiera nerastra, e butta giù all'impazzata coriandoli gelidi di nevischio e di grandine; e dove piglia, piglia ; ma, se per lui è un gioco, per noi è un'infamia; siamo bloccati in casa dalla neve e dall'aquilone; e non ci resta altro a fa re, che leggere, leggere, leggere, accanto alla stufa rovente, fino ad averne la testa sbalordita e gli occhi brucianti. ll materiale, intanto, non manca : è una biblioteca intera, e ricca, e varia 1 e fresca, quella che m'è arrivata da ogni parte d'Italia in questo grigio ed aspro febbraio: che la macchia del sole sia fatta d'inchiostro? .... Ma, prima di tutto questo nero, parliamo un momento di tutti gli altri e più lieti e festosi colori : mi ci fa pensare la c..______ - ( 1) Queste note, scritte ai primi di marzo, dovevano uscire nel numero passato 1 e furono ritardatt: per necessità di spazio. N. d. R. prossima apertura della Sesta Esposizioned' Arte a Venezia, della quale mi è pur giunto in questo periodo il regolamento speciale per la costituzione e il mandato della Giuria. Questa si comporrà di cinque membri : due pittori ed uno scultore nominati dalla Giunta Municipale, e un pittore ed uno scultore eletti dagli artisti non invitati ma già ammessi altre volte alle mostre veneziane. 11giudizio, poi, di questa giuria, rispetto alle opere da ammettersi o meno alla mostra attuak, non dovrà mai fondarsi su preferenzt: tecniche, ma sull'intrinseco valore delle opere. E sta bene: ma se per << intrinseco valore >> si deve intendere solo la buona intenzione, o, mettiamo pure, l'alto concetto astratto ddl'artista, comunque tradotto in atto, nessuno approverà questa sibillina disposizione; e se invece s' ha da intendere l'alto concetto e l'ottima esecuzione insieme, allora eccoci daccapo nel mare magno e burrascoso delle inevitabili << preferenze tecniche »: e il fatto è, che il mane.lato della giuria dovrebbe sempre essere illimitato e di pit:na ftducia, specialmente ora, che, adottato finalmente Il giusto e sano criterio ddla elettività d'una parte di essa, q•esta fiducia sarebbe decretata alla Giurìa non dai banditori della mostra soltanto, cioè dai kgittimi padroni di casa, ma anche dai convitati a questo solenne festino dell'Arte: al quale, come sempre, noi auguriamo di cuore il più trionfale successo. E di questo succt:sso, sono fin d'ora sicuri gli auspici: i più bd nomi artistici del mondo civilt: figurano tra gl'invitati aderenti ali' inYito; Francia. Germania, Inghilterra, Svezia, Ungheria, avranno ciascuna un salone a parte; in altre sale, internazionali, converranno russi e spagnuoli, scozzesi e belgi, olandesi ed americani ; e sale regionali distinte avranno l'Emilia, il Lazio, la Lombardia, il lVlèzzogiorno, il Piemonte, la Toscana, il Veneto. Inoltre, e per restaurare l'antica unità delle arti così detti;: maggiori e pure , con le minori e applicate , ogni sala sarà arredata e decorata secondo il gusto e la tradizione nazionale o regionale ; ricche collezioni di stampe, incisioni, acqueforti, litografie, completeranno, come sempre, le mostre maggiori di quadri e di statue ; una sala speciale presenter~t riunita tutta la vasta opera di I,eonardo Bistolfi ; somme cospicue son già stanziate per acquisti comunali e governativi; e diplomi d' onore e grandi medaglie d' oro saranno conferiti (e questo è il punto che a me riesce invincibilmente antipatico) alle sale meglio riuscite e alle opt:re più eccellenti : e chi mai giudicherà, se non il pubblico nella sua collettiva·, solenne, imponente, indistruttibile competenza ed onnipotenza·? Ad ogni modo, non sono i diplomi nè le medaglie, che fanno i grandi artisti : i grandi artisti si fanno da sè ; e il mondo (il mondo, non le autorità costituite), il ffi()ndo stupèfatto e ammirato li riconosce semplicemente, e li consacra alla gloria. Ma veniamo ai libri : ho letto per primo, e con delizia, un grosso volumt: , El viaje lntelectual , impressioni di natura e d' arte di Paul GRouss.\C , il dotto è versatile direttore della biblioteca nazionale di Huenos Aires (Madrid, Suàrez): i1 titolo rispecchia magnificamente il contenuto : è proprio un Yiaggio, un lungo viaggio , quasi un giro del mondo del pensiero, con fermate studi0se e dilt:ttevoli nelle sue più tipiche e varie regioni: studiose, perchè il tow·iste in questione , messosi a viaggiare con ampio e scelto bagaglio e.li dottrina , vede ogni cosa con occhio esperto di conoscitore e di critico ; e dilettevoli, pere hè qut:sta volta (caso raro, purtroppo !) il conosci - tore è anche un artista, ec.l il critiw è un ammirabile causeu,·: non per nulla è di sangue francese ! Sicchè questo suo libro, inorganico, se vogliamo, negli argomenti, è organicissimo nella originale personalità dell'autore, che appunto con esso ha voluto darci come un campionario del suo bellissimo ingègno, uno specimen del suo molteplice e illuminato dilettantismo di vero latino ; e lo è pure nello stile, nel quale alla verve della

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