RIVISTA POPOLARE 155 .presentato la 2a tabella e poi la 3a eh' ern stata quella di cui mi ero servito per le mie deduzioni. Le tre tabelle compilate su elementi e con metodi diversi non erano un lusso letterario ; ma servivano a dimostrare come si poteva pervenire a .conclusioni quasi identiche per diverse vie. Ciò che serviva ad accordare maggior credito alle suddette conclusioni. In quanto alla incompletezza ecc. dei dati nessuno può negarla ; ma si provi il mio contraddittore a completarli? Se si dovesse aspettare ad avere i dati completi per discutere con metodo positivo di cose sociali dovremmo attendere ancora per decine di anni ; e nell'attesa rimettersene all'apriorismo più fallace. Engels e Marx se a-.ressero dovuto aspettare i dati col'fipleti ecc. non avrebbero pubblicato i loro libri e non avrebbero enunziato le loro teorie. Il Ciccot ti , poi , non osando negare il valore delle precedenti comparazioni esce in questo periodo : « le medie sono astrazioni utili per gli studi di « statistica , ma non pertinenti ove si tratta di << regolare interessi individuali; se non si vuole « arrivare, come fu gia osservato, al comodo risul- ~ tato di trarre la media di un pranzo discreto da « un digiuno e un' indigestione ». No, amico Ciccotti: questi risultati non sono possibili colle mie medie. Accennandovi, egli, in un momento di cattivo umore, prodotto forse da indigestione , ha voluto discendere sino all'uso della logica di Branconi, che non è neppure un sofisma , ma è una semplice menzogna. Erra poi l'amico Ciccotti affermando che io abbia dimenticato di tener conto delle competenze accessorie dei macchinisti e fuochisti francesi e prussiani. Santo Iddio ! Ma se le le cifre che egli riporta sulle suddette competenze sono tolte per lo appunto dalla 3a tavola del mio articolo, dove sono esplicitanunte ricordate. Non è del pari esatto che i macchinisti italiani non godano di competenze analoghe : essi quando lavorano - e ce ne sono di quelli, che fanno gli agitori per professione , che si danno spesso per ammalati - arrivano a guadagnare o'tre mille e più lire all'anno, che mettono il proprio a livello dello tipendio dei francesi e prussiani. Più giustificato potrebbe apparire il rimprovero mossomi dallo stesso Ciccotti di avere ricordato i salari dei lavoratori inglesi senza avere riportato gli stipendi dei ferrovieri inglesi. Non mi fo possibile avere questi ultimi. L'on. Saporito Ricca, che dispone di tutto il materiale più vasto sulla quistione perchè nella sua qualità di Presidente della Commissione parlamentare ferroviaria lo raccoglie da molti anni non mi favori che i cbti sui ferrovieri italiani delle reti principali e secondarie, delle prussiane, della Paris-Lyon-Mediterranée, dell'AlsaziaLorena è del Wurtemberg. Omisi la pubblicazione dei dati delle reti secondarie italiane e quelli delle reti Alsaziane e Wurtemberghesi perchè poco importanti e riferentisi a stipendi più bassi degli altri della rete prussiana e francese. Se li avessi pubblicato son sicuro che mi si avrebbe giustamente rimproverato di essermi servito per comodo mio di dati non opportuni. Pubblicai i dati sui salari dei lavoratori inglesi perchè essi servivano a dimostrare come i salari si commisurano alla ricchezza e al reddito di un paese. E di questa mia ragione esposta nel!' Avanti ! il Ciccotti ha trovato comodo di non tener conto nell'ultima sua risposta . ♦ Il Ciccotti osservò - e l'avevano già fatto alcuni ferrovieri di Palermo, cui risposi nel Giornate di Sicitia - che i salari nominali non possono essere esattamente comparati da un paese all'altro se non si tiene conto delle diverse forze di acquisto della moneta, cioè dei prezzi dei generi di più largo consumo, che si risentono del regime doganale. Egli accortosi che io avevo prevenuto l'obbiezione ricordando: 1 ° che il regime doganale italiano è molto simile a quello francese ed anche a quello tedesco : 2° che la influenza dei prezzi dei generi di largo consumo si ripercuote sulla forza di acquisto tanto dei salari degli operai quanto degli stipendi dei ferrovieri di un dato paese se ne esce con questa altra osservazione : cc È vero che questi dati sfavorevoli possono incc vocarsi anche per gli altri lavoratori ; ma , se è « sussistente, come si è tante volte asserito a pro- « positò del dazio sui cereali che gli agricoltori non « ne risentono il peso pel consumare che fanno il cc loro stesso prodotto ; se si considera che la pro- « fessione e la condizione dei ferrovieri esige mag- « giori spese di quelle cui sottostanno altri lavoratori cc e che essi sono costretti ordinariamente, pel loro cc stesso genere <li vita , a fare i loro consumi in cc condizione più onerosa e a parte dalle loro facc miglie; si vedrà che questi rilievi vanno fatti più cc opportunamente a favore loro ». In quanto al fatto che gli agricoltori non sentono il peso del dazio sul grano perchè essi consumano il grano che producono non giova invocarlo perchè io non paragonai i salari degli agricoltori con gli stipendi dei ferrovieri. Del resto i contadini tutti preferirebbero di spendere L. 30 all' anno in più in compra di frumento pur di avere lo stipendio sicuro di un cantoniere - la categoria dei ferrovieri a loro paragonabile - che supera il loro reddito almeno di L. 200 ali' anno. L'inconveniente a carico dei ferrovieri di doversi fornire di viveri fuori della loro abituale residenza pagandoli di più non infirma menomamente la mia comparazione internazionale perchè esso vale tanto pei ferrovieri italiani, quanto pei ferrovieri stranieri. Inoltre non è sempre sussistente tale inconveniente. Spesso i ferrovieri sono in condizione migliore degli operai perchè si possono provvedere facilmente dei generi di consumo dove costano meno ; e spesso anche essi si servono nelle cooperative proprie ad un prezzo minore di quello del mercato. Tutti i restaurants ferroviari sono obbligati a vendere ai ferrovieri ad un prezzo di favore. ♦ Il ferroviere , che appartiene alla famiglia degli analfabeti semi-laureati vorrebbe esclusa nella quistione della determinazione dei salari e degli stipendi ogni criterio morale ed a giustificazione dell'egoismo di classe dei ferrovieri abilmenti mette innanzi altri egoismi, che sono stati soddisfatti : quello dei proprietari col dazio suL grano. Consento
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