Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 6 - 31 marzo 1905

152 H.JV!STA POP\.JLARE ri~a con simili teorie è, mi sembra, q nesta qui : noi , siamo dei matti a scalmanarci per la scuola laica e per la morale della solidarietà umana, quando i fanciulli, " inclini per ingenita debolezza al misticismo, si rifugiano in seno a Dio alla prima occasione, in onta alla educazione spregiudicata ricevuta >, (pag. 19). Sicchè, se l'educazione non ha alcnna influenza sull'anima infantile, noi µossiamo benissimo mandare i fanciulli alle scuole dei gesuiti e magari al collegio di ... Mondragone. tanto essi non ne risentirebbero alcun danno! Ma il temperamento? ... For::;e il temperamento potrebbe dare 1 in seguito, un altro indirizzo alle idee ricevute nelle scuole dei gesuiti; ma intanto il "castello interiore •, che nelle anime infantili va formandosi giorno per giorno , pietra su pietra , metterebbe le sue fondamenta più salde in q nelle che, secondo noi, sono superstizioni, e a noi più difficile sarebbe diroccarlo, se pure potrà riuscirci. Ma fortunatamente, nel campo della pratica , il Podrecca si dimentica di avere scritto un p1·eamboloper i ... filosofi (forse con la segreta speranza che la parte riservata ai filosofi non venisse letta dagli economisti e dai politici, e viceversa!) e dice precisamente così: contro Arturo Labriola: e Ancora, ancora. e Udite, o anti-congregazionisti ! Sta a sentire, burlone di Combes che fai della politica s·tatale, vincolando, con le scuole nazionali, la libera iniziativa ... dei padri Flamidieu : - Accrescere i poteri dello Stato, è la supre111aidealità del momento. In Francia i socialisti dello J aurès hanno zelante mente sostenuto tutte le proposte contrarie all'insegnamento libero (leggi congregazionista) avanzate dal governo, sotto pretesto di far la guerra ai preti e alle monache. Che cosa i proletari guadagnerebbero con l' essere dominati dal potere statale auzichè dai capitalisti (privati: preti, monache, ecc.) nessuno può compren:ìere. ~ E chiaro? L'ossessione antistatale mena necessariamente il Labriola ;'.\,questa conclusione: che metter un figlio nel e mani dei gesuiti sia pe1'{ettamente corne manda,rlo nelle scuole dello Stato o del Comune. ~ Ora alla conclusione a c·1 i perverrebbe il Labriola, mi sembra piuttosto che pervenga l' all'.lico Podrecca, q11ando, in teoria, nega q nalsiasi efficacia all'educazio. ne, e quindi implicitamente viene ad ammettere che i figli restano quali sono, o che venga loro impartita la dottrine!la cristiana o che vengano educati alla morale della solidarietà. I congregazionisti francesi conoscono bene quanto l'anima dei fanciulli sia malleabile, se essi finora hanno c1.dottatoil precetto di Cristo " sinite parvulos venire ad me». E i « parvulo3 • li attirano non ,g;ià per conciarli alla maniera di Flamidieu; ma sopratutto per inoculare nelle piccole anime il bacillo della reaz10.ae. III. Sicchè l'ambiente nulla pnò sull'individuo, come nulla possono l'educazione e la propaganda. Anzi il' Podrecca si meraviglia "che vi sir1,no dei positivisti i quali - dopo aver negato la riducibilità del fisico~ non osino arrivare alla irriducibi I i tà della psiche ... Quando si dice: Guarda che brutta faccia ! :;i sa che il suo possessore non ne ha colpa e non può, per quanta volontà ci metta, trasformarla in una faccia da galantuomo. Novanta volte su cento la brutta faccia corrisponde ad un animo buono ... » Ora il criminale, passando dalla taverna al salotfo , per la. vincita di una tombvla nazionale, può di qualche pò trasformare la brutta faccia in un viso presentabile , e può ancora imparare il francese e assumere le waniere del bel mondo ; « ma al primo acquazzone occasionale , la po . 111at1s:1e 11e va, il francese si dimentica e il criminale primitivo - se non tira nna coltellata plebea - diffamerà garbatamente o trufferà nelle forme corrette vo1 ute dalla sua nuova posizione, il suo vicino ». Più innanzi, a pag. 14, il Podrecca porta albi e- ::;empi, rivolti a dimostrare che l'àmbiente carnbia solamente le manifestazioni del!' individuo; ma l' individuo resta lo stesso. E vi par poco? E in che modo dovrebbe influire l'ambiente? La coltellata è forse uguale a un pugno o a uno schiaffo, l'omicidio - cioè la perdita di una vita umana - corrisponde alla truffa? Certo, in Inghilterra, il pugno (dato col... box?) ha lo stesso valore della col - tellata , e lo schiaffo sostituisce il duello , e potrebbe venire anche il tempo, in cui una severa rimenata abbia il valore di uno schiaffo; ma se tm individuo, che qui darE:bbe la coltellata, altrvve darebbe uno schiaffo adattando cioè le sae manifestazioni cri - minali all' ambiente, vuol dire che l'ambiente esercita pure un'azione malefica o benefica, peggiorando o migliorando l'individuo. Le prigioni forse non perfezionano i delinquenti nel delitto·? Come va che da una fa. miglia di galantuomini - abbiano p11re tut,ti quanti il viso brutto! - escono q11asi sempre dei galantuomini, e viceversa da una famiglia d1 birbanti nascono dei birbanti? ... Si dirà: l'ereditarietà! E va bene, tino a un certo punto; ma a nulla vale l'esempio? L'anima infantile non è capace di assimilar niente del buono o del cattivo. Ma più innanzi ancora il Podl'ecca riconosce più esplicitamente la forza dell'ambiente, quando, parlando dell'ome1·tà, della vendetta; della mafia, ecc. dice che tutta questa roba non dipende dal clima, dal carattere et nografico, dalla razza ; ma 8olo da « transitorie concezioni antisociali». ·• 'l'auto vero - dice il Podrecca - che -- più si sale negli strati sociali, auc·he fra i meridionali, e più si fan rare la vendetta sanguinosa e la omertà, non perchè quegli alti strati non siano meridionali, ma perchè essi-rispetto al popolo minuto- - agiscono nelle forme dei popoli più progrediti coi quali vivono già in rapporti intellett mli che al proletariato son contesi > • Dunque coloro, che appartengono a strati sociali più elevati, « agiscono nelle forme dei popoli più progrediti», il che è già molto, e dimos.tra che l' ambiente - come non crede il Podrecca - può esercitare una certa influenza sugl' individui, facendo loro abbandonare alcune abitudini e 1.;oncezioni antisociali, derivanti più che da temperamento caldo - come quello dei meridionali - da pregiudizi acquisiti coll'educazione e con l'ambiente. Certo sarebbe un progresso, un bene,

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