Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 6 - 31 marzo 1905

150 R I V I S T A P O P O L A RE , gione. Senza le letture fatte e la lnce scientifica-per un cattolico potrebbero essere auche ... tenebre !-proiettata sul mio c~rvello io starei forse ancora a credere alle piacevoli storielle bibliche e ai vari dogmi del cattolicismo, mentre con le di verse confes.:iioni religio.::le ho fatto da lungo tempo divorzio. Dunque, non scegliamo una fede corrispondente al nostro tempera.mento; ma, secondo mi p,tre più ovvio , noi trascinati ad ab - bracciare - la metafora è comune ed è ardita, ma gli abbracciamenti sono come quelli del... Purgatorio dantesco! - una fede per abitudini intellettuali invalse, ambiente e tra.dizioni domestiche, diamo poi automorficamente a quella fede un carattere più o meno deciso, c~e corri::iponde proprio al nostro temperamento. Ma il Podrecca nel suo esame abbastanza rapido , e q nindi superficiale, dell'opinione politica - la psicologia del sentimento politico : ecco un bel soggetto di stu dio! - ha messo da parte un coefficiente che a me pare importante: la ragione. Il nostro temperamento spesso ci porterebbe ad abbracciare una data fede religiosa, una determinata convinzione politica o filosofica; ma nelle persone equilibrate e normali la ragione comprime con maggiore o minore facilità il temperamento, orientando le idee in direzione ad esso opposta. Ove noi non riuscissimo a dominare, a furia di volontà, la nostra natura , che ·cosa dovremmo invidiare alle bestie? Naturalmente anche il grado di coltura e l'acutezza dell'intelletto infiniscono sull'orientazione politica di un individuo, però in modo molto relativo; perchè non si può dire, sebbene alcuui lo credano, i socialisti sono persone intelligenti e i cattolici sono degli imbecilli. Solo approssima.tivamente ciò potrà essere vero; poiché l'intensità del sentimento religioso è quasi sempre in rapporto inverso con lo sviluppo del proprio spirito. Di uomini buoni e cattivi , transigenti e intransigenti , violenti e sereni ce ne sono in, tutti i parti ti, dall'anarchico al clericale: di modo che sarebbe abbastanza difficile voler determinare le leg•gi dei vari aggruppament.i, che nello stesso partito si verificano. È troppo sem}Jlicista dire : e Si tratta di temperamenti diversi > come è pure da semplicista affermare: « Si tratta d'interessi diversi >. Con la teoria del temperamento tutt' i violenti dovrebbero trovarsi tra i partiti estremi , e tutti quelli d'animo mite nei partiti dell'ordine. Ora ciò non è. Anche nei parti ti dell' ordine ci sono dei violenti, i quali manifestano il loro tempe-· ramento propugnando la reazione e minacciando fuoco e fulmini contro i sovversivi : d'altra parte nei partiti estremi si contano in gran numero spiriti dolci e sereni, che, pur propugnando l'intransigenza più fiera e la lotta più accanitst contro la panciuta borghesia, sarebbero incapaci di ammazzare un pollo per met• terlo nella pentola. Capisco che spesso tra i tipi criminali si trovano di quelli, che ammazzano più facilmente un uomo anzichè una bestia; ma questo non è il nostro caso, poichè i più dei rivoluzionari, ammazzerebbero un individuo nel semplice momento di esaltazione politica, cosa di CL1iquasi tutti gli uomini sono capaci in grado minore o maggiore. Del resto che a una determinata fede politica corrisponda un determinato temperamento è un pregiudizio abbastanza. diffuso sopratutto tra i conservatori. In base a tale teoria 1m socialista avrà 1m diavolo per capello o anche avrà ad11irittura la ... coda, come i preti dettero a bere ad alcuni grossi contadini settentrionali, i quali vollero realmente assicurarsi se i socialisti avessero la coda e... dove; e 1rn cattolico sarà un minchione , e un monarchico un ladro. Seguendo lo stesso pregi udizio nn bravo_ profedsore francese, amico mio - col quale ho avuto delle vivacissime pole·niche ... epistolari - deplorava con la. massima sin cerìtà che io non fossi, m•ig-~ri per pochi minuti, inglese e non avessi sul grvppoue un numero d'anni maggiore di quello 2he p:·esent1~inente ho-« Vous etes jeune d'abord, socialiste ensnite & ::i~r;veva. l11i , deducendone che io fossi più facile allo i:degno che al ragionamento sereno ed eq ui!ibrato .... Ah! il temperamento •.. Tutt' i partiti hanno i loro riformisti e i loro rivolnzionari, i quali naturalmente pigliano nomi diversi; ma in sostanza s'accordano nelle linee generali e si dividono nei particolari secondarii. Abbiamo così monarchiei reazio:1arii e m,)111rcliici progres:iisti, repubblicani intransigenti e repubblic ini temperati, clericali... nero-fumo e democratici cristiani ecc. ecc. con temperamenti individuali , che non si trovano òi regola nello stesso partito e ·nello stesso gruppo. Ricordiamoci che la Chiesa cattolica ci ha dato Domenico di Guzman e Francesco d' As8isi, cinè il padre degli inquisitori e il contiuuatore degli a11acoret.i e dei mil:ltici. E, allora, se non :;ar:\ · i I tem perrmen to ll.d infl 11i re sull'idea, sarà l'interesse? Anche l' interes1:1e fa orientare le nostre iJee in un modo più che un altro; ma esso non è completamente l'arbitro delle no-;t,re idealità politiche, tanto che un perfetto disperato può sostenere ostinatamente il diritto di proprietà , mentre nn borghese passa facilmente nel ca·np·) sociali.-;ta , proprio come nota argutamente il Podre~ca. In generale però può affermarsi che, i11 omaggio fonie al proverbio « chi sta bene non si mova • 1 i posoidenti con facilità si accomodano allo st1ttnquo, qualunque esso sia, men tre i proletari rassomigliano un po' alla e inferma» dantesca., " Che non può trovar posa ir1 sulltJ piume, Ma con dar V'>lta suo dolore scherma,, Es::ii -- oome s'esprimono i conservatori - non avendo nulla da perdere, s1:1crn11dodi migliorare le propri e condizioni. amano le novità politiche e i mutamenti di governo e quindi si schierano pi i.1 facilme11te tra i par titi democratici, qnalura non i-;Ì lascino abbindolare da qualche c immendatore, che li fa i, :rivere al « Oir0olo Savoia l) 1,er servirsene poi nelle dimostrRzioni e negli sbandieramenti monarchici. Naturalrnente nemmeno in q11e::it,ocaso la. linea, di divisione è netta e precisa , pereliè le eccezioni sono cosi numerose che quasi distruggono la regola. Il temperamento e l'interesse inttui::icono sì sull'opinione politica ; ma non sono i soli fattori, che la determinano. La r,tgione è che I 'an.ima 11,11.anap, er quanto si possa studiare, resta sempre una sfinge ; giacchè le circonvoluzioni cerebrali sono così numerosamente di-

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