Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - annno XI - n. 5 - 15 marzo 1905

138 RIVISTA POPOLARE dagli uffici; piena libertà di sviluppo per la popolazione ebrea e per le altre minoranze nazionali; un parlamento polacco a Varsavia eletto a suffragio universale. I lituani chiedono una trasformazione federativa dell'impero russo con la convocazione di una costituente lituana a VilnJl· Di fronte a questi chiari programmi dei socialisti stanno le domande incerte e timide dei partiti borghesi e degli intellettuali miranti a una modesta autonomia. Ma è convinzione del proletariato, divenuto ormai il solo vero rappresentante, dell'idea polacca, che iu questo momento convenga spiegare il maasìmo dtilla energia rivoluzionaria, giacchè comunque si risolva. la prt>sente crisi, avrà ottènuto di più chi avrà saputo esercitare la maJ,?gior pressione. Certo v'è una parte dei liberali russi che non si può liberare dalla concezione di una Russia potente, conquistatrice, imperialii,ta, e questa potrà lasciarsi impaurire dalle aspirazioni indipendenza delle varie nazioni incorporate alla Russia e potrà esserne spinta a conciliarsi con lo czarismo; ma ciò era da un pezzo preveduto e non è un gran guaio. I liberali possono mettere a nudo l'assolutismo e perciò scuoterlo; ma da' soli non possono vincerlo. Il proletariato russo è già sc:eso nell'arena. Ora l'educazione di questo proletariato non è delle più progredite, ma le circostanze presenti sono favorevoli a un corao affrettato, diciam così, di educazione politica e sociale. I socialisti russi devono approfittarne per chiarire al popolo l'ingiustizia della signoria russa sulle altre nazioni e il diritto di questo a governarsi da sè, mandando cosi a vuoto le manovre nazionaliste del governo, nelle quali manovre sta il maggior pericolo per lo stesso movimento russo. ' Il partito dei " socialisti rì voluzionarii russi ,, lo ha già riconosciuto con dichiarazioni esplicite. Invece il " partito socialista dei lavoratori russi ,, lascia adito a qualche incertezza su tale:questione. Ma infine il movimento per la libertà russa non può sfuggire a questo aut - aut: o la Russia vuol esser libera, e allora deve ridar.i la libertà ai popoli soggiogati dallo czariismo; o vuol seguitare a dominare su altri popoli, allora è immatura alla libertà e la sua rivoluzione verrà vinta anche stavolta e vinta con tutta la forza di una necessità storica. Ma il carattere socia.Iista del fondo del movimento garentiace un tutt'altro esito. Pietroburgo, Varsavia, Wilna, Fiel1ingfors, Kiew, Riga e Titlis sapranno mantener ferma l'alleanza suggellata in queste seHimane col 1angue Un' occasione come la presente per la conquista comune della libertà non si ripresenterebbe forse mai p,ù (Sozialistiche Monatshefte, marzo). ♦ Alfredo Stead: Porto Arthur . .. ed altro (1) - La caduta di Porto Arthur segna un'epoca nella storia del mondo. La bandiera del Sole sorgente che sventola sugli spaldi di quella fortezza mentre si abbassa quella russa indica che i popoli dell'Estremo oriente hanno dimostrato il diritto di decidere sulle proprie sorti. La Cenerentola di dieci anni fa è divenuta la brillante principessd. di oggi. L'avvenimento ha costretto lo stesso Imperatore di Germania colle decorazioni accordate al Generale Nogi ed al Generale Stoessel a proclamare al mondo che egli hr riconosciuto l'uguaglianza delle Nazioni. Non si può più ritenere che le razze bianche di Europa stiano al di sopra e quelle di Asia al di sotto: il Giappone, una nazione e popolazione dell'Asia, ha dimostrato il suo diritto ad essere considerata come una nazione superiore. Il dominio dell'Occidente sull'Oriente è caduto colla caduta della bandiera ruHa sulla montagna dell'Oro. L'influenza dell'avvenimento sulla Cina, sull'India e sulla Persia sarà immenso. L'autocrazia dell'Europa sull'Asia è stata distrutta é l'Europa deve accomodarsi alla meglio e deve fare i conti coi soldati del Mikado, il cui spirito patriottico, frugale, (;ivile , eroico li sosprngc a farne dei com battenti vittoriosi e e dei conquistatori. 1 soldati giapponusi a Porto Arthur non combattevano sol- (1) Il titolo veramente è: Porto Arthur and after (e dopo). In italiano ci sembra più rispondente la parola: altro. In que. sto campeggia lo stesso spirito dell'articolo pubblicato dalJa nostra Rivista : La caduta di un.i, fortezza, e di una teoria. N. d. R. tanto per vincere i russi, ma pe~ vendicare lo spinto dei propri fratelli, che lo avevano conquistato dieci anni fa e che lo perdettero per gl'intrighi sleali dell'Europa. Animati dallo spirito nazionale racchiuso nel discorso che il Mikado rivolse alle tru?pe nel 188~ queste divennero invin cibili e vinsero dove altri soldati sarebbero falliti. Ma la vittoria dei Giapponesi non è una semplice gloria militare : essi hanno innalzato una nuova bandiera di condotta e di n~ove regole morali pel mondo. I Giapponesi in guerra hanno dato al mondo una lezione ùi umanità e dato un grande contributo alla causa del progresso (Fortnightly Review, febbraio). ♦ Boris Krtlchewsky: n proletariato e la rivoluzione in ltussla. - L'importanza primordiale della lotta economica dal punto di vista socialista, politico e rivoluzionat·io della massa ope1•aia non si è rivelata forse in alcun punto con evidenza cosi luminosa come il movimento operaio e democratico in Russia. Il primo soffio di vita operaia fu già possente nello spezzare la legge czaresca, che puniva lo sciopero. La polizia si vede impotente, malgrado i suoi sistemi arbitrari a reprimere. Ogni sciopero forzò la mano d governo autocratico obbligandolo a promulgar leggi protettrici del lavoro come quella che creò l'ispezione e l'altra che interdice il lavoro delle donne e dei fanciulli in p'arecchie industrie. D'altra pa1•te la reprt1ssione polizic:sca o militare faceva divtinire lo sciopero una lezione di cose politiche che rischiarava l'operaio sui veri sentimenti di governo del piccolo pad1·e. Tra gli scioperi che atfarmarono il risveglio ddla massa operaia, lo sciopero dei tessitori di Pietroburgo del 1896-97 (da 30 a 40 mila scioperanti) merita speciale menzione. Da allora i socialisti russi, lasciando i metodi clandestini inaugurarono il metodo detto di agitazione sulla massa. Lo sciopero del 1896-97 colpi anche per la calma e la disciplina degli scioperanti. Il risultato ne tu uua legge riducente la giornata di lavoro a 10 ore il sabato e la vigilia dèlte feste, e a 11 ore e mezza gli altri giorni, col riposo domenicale. Il governo dal canto suo si incarica di accentuare le aspirazioni politiche del proletariato, di rivoluzio1 arizzarlo moltiplicando gli atti di repressione bestiale. Fucilò scioperanti a Iaroslaw nel 1895 a Dombrowe nel 1898, a Riga e a Mariopoul uel 1899 a Pietroliurgo (sciopero dei tossitori e delle officine d'Ob'>ukhow in beguito alla festa del 1° maggio) nel 1901. Arrestò 1500 scioperanti delle miniere a Tiflis e represse armata mano, fucilò gli scioperanti delle ferrovie di petrolio a Batoum, fucilò i ferrovieri a Tikhoretzk e a Rostow, e potrei continuare. Inutile aggiungere che tali massa cri sono assassi·ni preparati coll'aggravante che che salvo due o tre casi, furono perpetrati su folle inoffensive ed inermi. Inutile ancora di aggiungere che gli assassini diretti furono sempre covarti e approvati da Nicola Il che inaugurò il suo regno di sangue coi ringra ziamenti ai bravi soldati del 1·eggimento di Ianag ria, i massacratori di Iaroslaw. La festa del 1° mag~io, il punto di partenza delle dimostrazioni e degli scioperi del 1901 guadagnò alla causa molti operai e rivestì carattere rivuluziona1·io sconosciuto fino allora. Tuttavia le dimostrazioni in piazza di carl!,ttere esclusivamente politico cedono il passo, generali oente, agli atti ri voluzionori che si collegano ai grandi scioperi. Vi furono, nello sciopero di Rostow, comizi come si sarebbero tenuti nella libera Inghilterra e avvenute le fucilate, con 6 morti e 12 feriti gravi, non furJno gli operai a fuggire, ma i coaacchi fucilatori. Ma il fatto di capitale importanza degli ultimi anni, è stato il gigantesco sciopero generale che nel 1903 soffiò come un uragano in tutta la Russia meridionale, trascinando nello sciopero circa 240,000 operai di tutti i mestieri, Vi furono repressioni sanguinose con centinaia di morti e feriti a Kiew, a Titlis, a Katerinoslaw, a Nicolaiew, a Kertock, senza contare i maltrattati dalla terribile nagaika. La gigantesca mobilitazione del 1903 preludiò la mobilitazione aucora più gigantesca d1:gli ulltimi giorni che scosse il czarisrno dai suoi fondamenti e prepara uaa prossima nuova esplosione rivoluzionaria.

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