RIVISTA POPOLARE 131 dato l' ufficio di incaricato con la rimunerazione di annue lire 1500. 2.0 e Tra gl' incaricati già in serv.1z10 e non aventi diritto alla reggenza e tra coloro che per virtù del presente concorso saranno chiamati ad insegnare nelle classi inferiori dei ginnasi, sarà bandita apposita gara per _posti di reggenti di classi inferiori, quando saranno collocati nei ruoli coloro cui fu riservato precedentemente tale diritto.> Dunque, ai vinci tori del concorso e ai professori già assunti in servizio, specie a quei 162, che hanno diritto , per me'rito di conc01·so , alla reggenza , (e tra questi debbono comprendersi anche gl' incaricati del ginnasio superiore che non hanno ancora conseguito la reggenza nel ginnasio inferiore) il ministero garantiva l'avvenire della carriera e lo stipendio annuo di lire 1500, da pagarsi , s'intende, secondo le consuetudini, governative, che sono anche legge, in tanti dodicesimi posticipati. Ma il ministero, tanto agi' incaricati vecchi , compresi i famosi 162, come agl'incaricati nnovi, vincitori dell'ultimo concorso, ha pagato, in questo nuovo anno scolastico , la retribuzione del mese di ottobre con lungo ritardò : alcuni, cioè, nella fine di novembre. molti altri in dicembre. Esso ba mancato, perciò, al la sua obbligazione , cagionando ai professori gravissimi danni morali e materiali; danni cl?-e il governo non ha risarcito e non risarcirà mai. Dicono alcuni: « oh, il gov·erno è un buon debitore; vorrei esser creditore di grossa _somma con lui. » E ciò, forse, può esser conveniente o, quanto meno, non cagionerà perdita ai credi tori grossi, i quali non hanno bisogno del pronto pagamento per procurarsi il pane. Ma il professore secondario, specie l' incaricato, con una miserrima, irrisoria rimunerazione, quandp non può riscuoterla subito, è costretto a umiliarsi, a contrarre debiti presso i rivenditori e gli strozzini , che, com'è noto, fanno troppo bene i loro interessi. E cosi il povero impiegato subisce nno spostamento di affari, e comincia, per questo, quella serie di debiti , che, a volte, non riesce più a colmare, e conducono a rovina. E poichè questi danni, compiuti , violando arbitrariamente la legge , non saranno mai compensati, il governo non solo manca alla sua contratta obbligazione, ma commette , in odio dei professori, una vera frode. ♦ Infatti, qual' è lo scopo, qual' è il criterio che suggerisce al ministero la sospensione della nota nominativa? La necessità della, ricouferma nella rattedra. Ma tale riconferma può ritenersi necessariR ora che i professori incarìcati hanno , in virtù del concorso, acquistato il diritto alla caniera? No, assolutamente. Vediamo. La riconferma era necessaria quando i professori incaricati erano nominati, senza concorso, secondo la legge Casati , che ammetteva alla carriera dell' insegnamento anche quelli forniti di titoli equipollenti alla laurea di lettere. L'incarico si concedeva per un anno; e l'insegnante, se riconosciuto idoneo, era riconfermato in servizio, ogni anno, sino al periodo di tre anni : raggiunto questo termine, l'incaricato era in se g11ito a ispezioni, promosso reggente. Ottenuta questa promozione, non essendo più necessaria la riconferma, lo stipendio era regolarmente pagato. Intanto rimaneva stabilito che i professori incaricati dovessero percorrere una specie di tirocinio (che variava da uuo a tre anni, secondo le protezioni), prima di essere nominati reggenti: e questa disposizione, poichè mancavano i concorsi, era logica e giusta per q nelli, che entra vano nella carriera, privi della laurea di lettere. Era ingi11sta, invece, per coloro, che possedevano i titoli legali. I laureati di lettere, non essendo ancora obbligatori i concorsi, nna volta accettati in carriera , e non si poteva no respingere, avrebbero dovuto essere nominati addirit.tnrn. reggenti. A ogni modo era, nel passat0, naturale che un profes::iore, non avendo ancora acquistato il diritto alla carriera, avesse bisogno della riconferma annuale finchè non avesse ottenuto la promoziono alla reggenza. ♦ Ma i tempi sono ora cambiflti. Il ministero, es~endo ancora ministro i I Nasi, ba riconosciuto, giustamente, la -necessita di stabilire i concor::ii anche per la carriera delle scuole medie. E precisamente, sotto il ministro NaRi , si bandì il suaccennato ultimo concorso, assicurando che tutti gli eleggibili del concorso del J 901 e di quello del 1898 sarebbero nominati, secottdo la graduatoria, reg~enti, prima di nuovo concorso: e, per maggior garanzia ( ottima innovazione 11ella carriera) pubhlicavasi, nel bollettiuo del 3 luglio 1903, la graduatori<\. degli eleggibili ali' nfficio di reggente nelle classi inferiori e superiori nei ginnasi. È quindi evidente che il ministero, tanto con questa graduatoria quanto con l' 11 !timo concorso bandito, intendeva assicnrare ai professori il diritto alla carriera dell'insegnamento; garentendo, ai vecchi incaricati, la promozione, per ordine di merito, a professore reggente , .e ai vincitori dell' ultimo concorso , pure per ordine di merito , la nomina ù i professore incaric~to, con il diritto al concorso per posti di reggenti, appena collocati nei ruoli quelli già ritenuti el€i;!gibili. Ciò posto, ed è inoppugnabile, tutti i professosi incaricati, vecchi e nuovi , hanno, senza dubbio, acquistato il diritto alla carriera: quindi sono funzionari stabili, ordinari, effettivi dello Stato, che non possono essere licenziati se non per le stesse ragioni per èui si sospendono o si destituiscono gli altri professori reggenti. Se questi insegnanti, dunque, non si possono licenziare e hanno il diritto acquisito alla carriera, lasciarli o chiamarli incaricati, sarebbe nn equivoco di parole, che farebbe ridere, se non si verificasse il danno e lit frode nella sospensione della nota nominati va. Perchè i professori incaricati, essendo come ho dimostrato, effettivamente impiegati stabili, non hanno più bisogno della riconferma ann11ale. Si riconfer°'1-a nel posto colui che può essere mandato via : ma non si deve, µerchè non occorre, riconfermare chi si è assicurato quel posto per marito, con tutte le formalità della legge, e tnercè un patto esplicito, come avviene, precisamente per le carriere governative, La riconferma, chs offende la dignità
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