Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - annno XI - n. 5 - 15 marzo 1905

RIVISTA PO.POLARE 127 educazione, la formazione sociale, l'attitudine al lavoro è inferiore ed è la ragione principale del tasso poco elevato dei salari, e della effimera forza di organizzaz10ne. Non solo, ma l'estrazione del minerale nelle mine della Scilesin, richiede un maggior numero di operai, per la maggior profondità del sottosuolo carbonifero, ed è per ciò che per ottenere una medesima quantità di carbone per lo ·stesso valore di quello renano , occorre una proporzione maggiore di mano d'opera che fa ribassare la media genera le dei salari. Nel 1898 l'operaio in Scilesia era pagato con 894 marchi all'anno in media, mentre nella Westfalia il salario medio del minatore era di 1128 marchi (1). Oggi le condizioni sono alquanto migliorate . ma la sproporzione 1:imane la stessa. E bisogna aggiungere che la media di presenza. ai cantieri renani e westfaliani è di otto o nove ore al giorno, mentre che nella Scilesia il" 31 °lo degli operai delle miniere lavorano dodici ore, il 59 °/ 0 la varano dieci ore e sol tanto il 10 °lo 13:vorano otto ore al giorno (2). L'operaio renano ha oggi un certo grado di civiltà e di benessere, quello Scilesiano è ancora costretto a far lavorare le sue donne negli esterni delle mine, ciò che non è certo indice di prosperità. Ho voluto notare questi ragguagli e queste mie considerazioni, non per dedurne qualcosa che possa non giustificare l'attuale conflitto della valle del· Reno. Io non potrei intervenire in simile grave quistione, perchè essa richiede uno studio che io non ho fatto. Però le mie osservazioni valgono a dimostrare che le migliori condizioni economiche e sociali dei lavoratori, danno loro la possibilità di contrastare la vittoria al capitale e di resistere con energia alla sua assorbente espansione. Io ho avuto questa impressione, che gli operai della ,v estfalia hanno potn to resistere e forse anche potranno vincere, in virtù della loro educazione, della loro energia morale e del loro sviluppo sociale. Ciò è assai" difficile adesso che avvenga nella Scilesia ed io credo cbe molto da apprendere abbiano anche le masse operaie ed agricole italiane. ♦ Infatti lo sciopero che adesso sembra diffinitivamente eliminato, non è che assopito nella Westfalia. Un g;iudice del tribunale di Essen mi diceva o-inrni sono che ?", il grave conflitto non è finito , nè accenna a finire. fino a che dnrerà l'organizzazione capitalistica , concentrata nel Sindacato. Una simi"le opinione mi esprimeva anche un ingegnere delle miniere, il quale è pure membro della Camera di Commercio, in rappresentanza del proletariato. Tutto qnesto è senza dubbio il vantaggio della forte energia di coesione che domina il campo operaio. L'esempio di ordine e di tranquillità, che oltre duecento (1) Vedi: Dott. H. Voltz, Kattowitz, 1899 Statistik der Oberschlesischen Berg:nnd Hiittenwerku fiir das Iahr 1898. (2) Vedi: Reponse an Qnestionnaire adn·ssè le 25 jnillett 1901 par la Commission de la durée du travail dans les mines. Comitè centra! des houillères de France, auuexe u. 5, mila operai hanno dato, non è molto comune , e dimostra che in Germania, se il capitale ha saputo raggiungere una fo1·midabile forma di concentrazione, gli operai hanno saputo del pari rispondere ad una eguale legge di disciplina , che li mette in grado di imporsi e di salire al livello dei loro « padroni. » La vecchia formula che il proprietario, cioè « colui che paga> sia moralmente e materialmente superiore all'operaio, cioè a « colui che è pagab > ha perduto qui. iì suo valore e può ben dirsi , invece, che nella dinamica economica oggi, capitale e lavoro rappresentino due quantità uguali per valore e per forza di resistenza. N è il secondo accenna a indebolirsi o a cessare la lotta, fino a che non avrà il sopravvento .. Le cause di questo fenomeno sono assai complesse, ed io credo risalgano ad un processo storico, quel processo storico che nell'industria moderna ha fatto perdere valore e dignità al.la ricchezza, per aumentare la forza protettrice del credito e del_cooperativismo. Il sindacato renano-westfaliano , che si propone di garentire gli interessi di ogni membro, si.a di fronte alla concorrenza straniera , che di fronte alla concorrenza interna ( specie tra grandi e piccoli produttori) sia ancora di fronte all'esubero di produzione, il sindacato, dicevo, impone a ogni possessore Ji miniere di estrarre una determinata quantità di carbone in proporzione alla richiesta ed in proporzione all' entità delle miniere che gestisce. Cosi chi possiede una o più miniere che valgono cento e chi possiede una o più miniere che valgono cinquanta, di fronte ad una richiesta di centocinquanta sul mercato, non possono fornire e quindi estrarre più di cento il primo e più di cinquanta il sècondo. In tal modo è evitata la sopraproduzione e quindi la concorl'enza, foriera di deprezziamento. Ma se ciò è certo vantaggioso per l'industria collettiva della regione , clie è protetta dai formidabili attacchi della concorrenza inglese , non è ben viso ai singoli produttori, i quali da un libero campo di azione potrebbero sfruttare ancora più il sottosuolo, estraendo la quantità possibilmente maggiore di minerale. Una prima origine adnnqne del malcontento, .che genera l'attrito, bisogna trovarla negli ingranaggi del sindacato stesso, e non è quindi strano se qualcuno dei suoi membri provoca lo sciopero o se ne compiace platonicamente. I minatori , d'altro canto, sono talvolta costretti a cessare il loro lavoro, per non accumulare abbondanza di produzion,e e questo torna a loro diretto nocumento. Essi in questi ultimi mesi hanno raggiunto un salario di circa sei marchi giornalieri in media , hanno generalmente ottenuto ]e otto ore di lavoro; ma laddove essi banno da percorrere lunghi tragitti per tornare a casa , richiedono il compenso del tempo necessario , o la colonizzazione delle terre carbonifere, con le abitazioni di nuovo tipo, già in uso in qualche parte della regione del Nord. Altre questioni d'ordine tecnico rendono ancora più complessa la soluzione dell'attrito. ma tutto ciò, ripeto, è la conferma della mia impressione , che lo sviluppo '\ .

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