Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - annno XI - n. 5 - 15 marzo 1905

126 RIVISTA POPOLARE falia non produceva che un milione e mezzo di tonnellate di carbone. Con la trasformazione apportata dalle ferrovie, nel1' Europa centrale, molte cose dovevano cambiare , e così caduto il Direlctions P'l'incip venne la legge prussiana del 24 giugno 1865, la quale, adottata da tutta la Germania, apportò una risorsa formidabile alle carboniere. Il milione e mezzo di quaranta anni addietro sale tosto a cinquantadue milioni nella sola valle del Reno. E sopratutto si diede larga libertà all'industria privata, si considerarono le miniere come beni immobiliari ed alla legge si diede soltanto il diritto di controllo e di sorveglianza, necessario alla protezione del lavoro. Liberati dall' antico giogo , assic11rata la proprietà, la quale attirò i capitali che vi concorsero in larga misura anche dall'estero. le miniere tedesche non avevano hisogno che di forza operaia e di acquirenti, per svilupparsi. D' altro canto le nascenti officine, le fabbriche che si accumulavano numerose, specie per l'industria chimica e metallurgica , chiedevano grandi quantità di combustibile, quindi lo sviluppo fu immediato ed enorme, ma in condizioni differenti per i giacimenti renani, sassoni e scilesiani. Quelli del Reno certamente sono i più importanti; percbè essi sol i forniscono un terzo di minerali combustibili di tutta la produzione tedesca. E non solo per questo, ma anche perchè i carboni del Reno, forse insieme a quelli dell' alta Scilesia, sono infinitamente superiori alle ligniti della Sassonia e del Brandeburgo. E poichè la lignite ha un valore medi-o uguale al terzo di quello del carbone , così abbiam0 che la produzione del Reno oltre ad essere più formidabile per quantità,-rappresenta un valore tre volte maggiore di ogni altra produzione. Cioè tale carbone essendo nn terzo della produzione tedesca, ma di valore tre volte su peri ore , rappresenta da per sè solo una forza pro- -d utti va pari a tutta la rimanente della Scilesia e della Sassonia. Infatti se dei 150 milioni di tonnellate di combustibile, che la Germania produce, la valle del Reno dà 50 milioni, abbiamo nn valore di trecento milioni di marchi, dato che la media sia di sei marchi per tonnellata , come stabilisce- una circolare del Comitato minerario (N. 1245). Gli altri cento milioni . ··secondo la media stabilita per la lignite , a due marchi per tonnellata, porterebbero 11na somma di duecento milioni, che bisogna un pò elevare, perchè la produzione scilesiana raggiunge una media più elevata. Come si. vede a.dunque la valle del Reno , dove in questo momento sono in attrito gli interessi dei pro letari con quelli dei capitalisti, rappresenta in valore una buona metà di tutta l'industia mineraria tedesca. È per ciò che il bacino renano rappresenta nn tipo progressivo, avanzato, dove la concentrazione è molto accentuata. Un terzo della produzione totale del Reno, è nelle mani di grandi compagnie minerarie, di società metallurgiche, ognuna delle quali ha, come in monopolio, la gestione di più miniere. Il regime delle mine isolate va disparendo . poichè le compagnie si sostituiscono all'individuo. La grande società ( Gesellschaft) prende il posto della ditta unica (Ffrma). , E ciò non solo: le grandi società non si contentano di ri nnire pareccbie miniere sotto il loro dominio; ma esse si sono aggruppate tra di loro in un formidabile sindacato (sindacato renano-vestfaliano) per la vendita dei loro cokes e dei loro carboni , che è ancora un passo avanti nella concentrazione capitalistica. Ed ho detto formidabile , perchè questo siudacato accoglie tutta la produzione del bacino, se si toglie il distretto di Osnabriick, il qnale non ha alcuna importanza, e le grandi miniere metal111rgiche , cosi dett.e, perchè non vendono i loro carboni , ma li adoperano per le officine appartenenti ai. medesimi padroni, e quindi non hanno ragione di far parte di alcnn sindacato di vendita. Così, ad esempio, le miniere Krupp. Si può dunque affermare che tutta la industria mineraria del bacino renano , fa capo ad unica organizzazione, cioè a diverse società, riunite in sindacato. La Scilesia si trova in condizioni diverse, sia dal lato del capitale, che da quello del lavoro. La maggior parte delle sue miniere è tuttavia in possesso dell'aristocrazia feudale, poichè i principi ed i conti di questa regione non hanno sdegnato di mettere in valore le risorse del sottosuolo. Il conte Ballestrem, uomo politico di primo ordine , il Principe Pless . ed altri posseggono graudi miniere nella Sr.ilesia. Lo stato ha pure le sue miniere fiscali, e così la concentrazione, che nella Westfalia oggi contrasta con l'organizzazione del lavoro, è poco accentuata. È per questo che non esiste il sindacato, capace di resistere alla mancanza di produzione, per la sna forte organizzazione, per la sua rigorosa disciplina, e per il suo ufficio di vendita, che regoh la questione commerciale. inappellabilmente. ♦ Ma oltre a ciò, un'altro stato di cose differenzia le miniere delle due regioni. La Westfalia ha mezzi più rapidi per l'estrazione del minerale. ha operai più ben pagati, e non per maggiore generosità o penuria di braccia, ma perchè il loro lavoro è più prod11tt.ivo ed ha un maggior valore sociale. Nasce da ciò un maggior sviluppo della classe operaia nella Westfalia e la conseguente organizzazione del proletariato. Nella Scilesia il personale è in gran parte slavo; Gleiwitz, Zabrze, Kattowitz son ~ià terre della Polonia. e gli operai di questi paesi non comprendono sempre il tedesco. La mancanza di braccia provoca poi un costante afflusso di galiziani, austriaci. e polonesi. puri. i quali vengono a rinforzare l'elemento slavo originari.o, nè tutti questi operai possono stabilirsi in terra tedesca, nè possono invadere la Scilesia e fondarvi famiglie pr?prie, perchè il governo prussiano non autorizza l'introduzione di questi immigranti che in numero determinato e per un tempo prestabilito dalla polizia. Cosi la paura di polonizzare la Scilesia fa si che tutta la massa operaia. venuta fuori da regioni povere, occasionale. mal sicura, non può avere le qualità di razza degli operai nati, cresciuti ed abituati ai centri industriali, come in "\Vestfalia; e quindi la loro

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