R I V r s·T A pop o L A R E emettere un giudizio :1ss:1i più severo sul conto suo e dovrei astenermi dal replicare per non venire meno :11 rispetto verso me stesso e per non perdere invano il mio tempo. Sarebbe davvero fatica sprec:tre il discutere con avversari in mal:1 fede. Che il Branconi non abbia letto i due miei articoli pubblicati nelb 7.(_ivistapopolare è evidente. Io mi sono indugiato a porre un confronto tr:1 la ricchezza privata, il reddito totale, ìa pressione tributaria, il livello dei salari e degli stipendi tra l' ItaJia ed alcuni grandi e piccoli St:1ti di Europa, tra i più civili, per riuscire alb conclusione : che proporzionando gli stipendi dei ferrovieri a quelli dei lavoratori liberi ed alla condizione dti contribuenti le loro domande erano ingiuste ed esagerate. Ora a questa mia prima dimostrazione nel!' articolo del Branconi non e' è nemmeno un lontanissimo accenno; e siccome questa è la base su cui ho posata la questione nel suo lato morale, che ho esplicitamente distinto da quello legale('R_ivistapopolare 15 febbraio pag. 66), percio devo attribuire il silenzio ad ignoranza non \·olendo ammettere , per non oftendere il mio contraddittore, eh' esso si;;i stato volontario. Trascurata tutta la pan-:: interessantissima - almeno per me e per la massa degli italiani -- della controversia, il Branconi si limita a discutere raltra comparazione da me fatta ed arriv,a a questa inqualificabile ed anticipata conclusione, che trascrivo integralmente avvateodo, benchè non ce ne dovesse essere bisogno pei lettori dell' .Avanti, che il grassetto ce l'ha messo il Branconi: « le mediè delle « paghe dei ferrovieri itaìiani da Colajanni prese a « base per arrivare alla strabiliante aflermazione che « le loro domande di miglioramento sono ingiuste << e la loro agitazione riveste tutto il carattere della t< prepotenza uou sono punto attendibili, « perchè stabilite, evidentemente, sul curnulo delle « magre paghe del numerosissimo basso personale coi « lauti stipendi della legione dei funzionarii >>. Noto che il corsivo in quest'ultimo periodo semplicemente meraviglioso pel suo con trasto colla verita ce l'ho messo io. Per quanto il Branconi possa essere dotato di un grande coraggio ... polemico non oso affatto affermare che egli avrebbe scritto il soprariportato periodo se avesse letto o semplicemente visto le pagine 68 e 69 della 'RJvista popolare del 15 febbraio. Ivi avrebbe trovato tre - dico 3 - prospetti. Nel primo (colonna prima della pagina 68) si confrontano gli stipendi delle tre reti principali italiane, della rete di Stato prussiana, della rete di Stato austriaca, deJla rete di Stato belga e della Paris-Lyon-Mediterranee separatamente per ciascuna categoria; ammiuistraziu11e, mantenimento e sorveglianza, movimento e traffic:o, trazione e materiale, totale. . Sarebbe adunque assolutamente contraria al vero l'aftermazione del Branconi. Nel secondo prospetto ( colonna seconda della p:1g. 68) è posto il confronto della spesa per ogni agente tra due reti principali - mediterrane:\1 e adriatica - reti secondarie italiane, reti fr:111cesi(complessivamente) e belghe. Sarebbe il solo prospetto ·che autorizzerebbe l'affermazione del Branconi; aggiungo, però, che le differenze nei risultati col primo confronto non s:lfebbero troppo considerevoli. E ciò pel fatto che i lautissimi stipendi del personale direttivo essendo poco numerosi non spostano di molto le medie. Infinè e' e il prospetto. del la pag. 69, in cui il confronto degli stipendi nelle due reti principali it,1liaae, nella rete di Stato prussi:10:1 e nella Paris Lyon-Mediterranée è fatto pei: Capi stazione principali, di 1°, 2° e 3° grado, capi conduttori di 1° e 2° grado, conduttori, controlli viaggiatori, macchinisti, fuochisti, capi frenatori, frenatori, deviatori e cantonieri. Il confronto è posto nei massimi e nei minimi e per la rete prussiana sono indic:ne in una colonna le indenn id di alloggio e in un'altra il nurnero degli anni di servfaio per raggiungere lo stipendio massimo. E' su questo terzo prospetto, che sono fondate, e dopo avere esposto tutte le riserve necessarie a forsi in questo genere <li comparazioni, le mie conclusioni. Altro non occorre aggiungere per dimostrare che il Branconi ha criticato cio .... che non conosce. · Questa prima constatazione mi dispenserebbe dall'intrattenermi ulteriormente delle critiche del Branconi; rilevo soltanto, pei lettori Jell' Avanti cui fosse sfuggito, ii valore dei metodi logici del mio contraddittore. Egli per dimostrare che le mie induzioni sono sbagliate, dopo avere notato egli stesso (quasi per documenure la propria fenomenale smemorataggine) che esse sono tratte dal confronto --tra i ferrovieri iuliani con quelli della Germania- - e doveva dire della Prussia - pone il suo tra gli stipendi dei ferrovieri italiani e quelli della Svizzera secondo l' organico del 1902 ! E via ! Il Branconi per cogliermi in errore nel paragone tra le cose italiane e quelle prussiane poteva ricorre al paragone tr:1 Je prime-... e quelle del règno della Luna. E qui mi fermo per non riuscire lungo, senza nulla obbiettare sul termine di confronto scelto dal mio c:iti~o per giustificare le sue allegrissimme conclus10m. Ed ora vengo alla parte personale. Il Branconi vuole conoscere categoricamente « per quale miracolo dal 1892 - anno in cui mi portai a Genova al Congresso:del fascio ferroviario - dalle non dubbie prove di simpatia alla causa del personale ferroviario io ora sia divenuto un avversario cosi feroce dei ferrovieri, da essere portato sugli scudi dalla stampa più o meno reazionaria ». Nella domanda del Branconi forse e' è una intenzione offensiva. Posso permettermi il lusso di non curarmi delle sue oflese. Rispondo soltanto pel riguardo dovuto all' .Avantti ed ai suoi lettori. Anzitutto è una gratuita asserzione quella che mi vorrebbe far passare per un feroce avversario dei ferrovieri so] o perchè difendo la causa dei con tribuen ti e della economia nnionale. In secondo luogo è altrettanto gratuita b asserzione, che per q·uesta mia campagna, solo la stampa più o meno reazionaria mi porti sugli scudi. _ Tutti i deputati repubblicani e radicali che me ne hanno parlato, hanno avuto. per me parole di approvazione esplicita e calorosa; e quello eh' è più, quasi tutti deputati socialisti, che ho visto, mi hanno approvato del pari e qualcuno ba anche adoperate parole entusiastiche, chè mi hanno commosso. Se poi fosse vero che solo l'Osservatore Romano mi avesse lodato con la coscienza di avere fatto
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