Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 4 - 28 febbraio 1905

RIVISTA POPOLARE 87 dell' anarchia di fatto sotto le ali della monarchia costituzionale! Sarà una vera delizia: ai benefizi della monarchia in Italia- si aggiungeranno quelli dell'anarchia ... E terminiamo colla costatazione di un tratto di superlativa ingenuità da parte di due nomini che per ingenui mai non passarono: Eduardo Pantano ed Enrico Ferri, uniti nella leggenda gloriosa dell' ostruzionisnw anti-pellousiano dallo storico invito del secondo col : Pa1·li Pantano I · L'ingenuità di Pantano venne spiegata in un suo articolo del Giornale di Sicilia, nel quale ha fatto appello al cuore ed alla mente dei ferrevieri per iscongiurarli ad aver fede nel Parlamento dove contano amici provati. Egli ha dimenticato che i ferrovieri considerano come loro nemico chi non parla come Mascia o come Branconi. Hanno mandato a farsi ... benedire il Cabr.ini ! Egli ha dimenticato che i ferrovieri nella loro ubbriacatnra credono di avere per loro il diritto e la forza e che non possono che disprezzare chiunque consiglia loro di non adoperare la forza a servizio del diritto ... L'ingenuità di Ferri è maggiore perchè presuppone una ingenuità superlativa nella Camera e nella Commissione che esamina i disegni di legge ferroviarii. Egli suggerisce che la Commissione tolga d'imbarazzo i ferrovieri e il governo proponendo il rigetto to"!'t bonnement dei due articoli. che sembrano, e sono m · parte, stupidi e reazionari. Ma egli dimentica alla sua volta che i ferrovieri s' infischiano à.i tali articoli, come dichiararono a Bissolati, a Cabrini, a l\forgari, a Guarino ed a Longobardi e che vogliono una manata di milioni. Dimentica che ciò facendo in questo momento il Parlamento proclamerebbe la propria diminutio capitis e che la Commissione non si presenterebbe ai ferrovieri con un ramoscello di olivo in mano, ma presenterebbe su di un vassoio quegli organi ... che Origene si tagliò. E meno male se tutto ciò non avesse per conseguenza che il discredito e l'esautoramento del Parlamento! Ma questa resa a discrezione centuplicherebbe gli appetiti dei ferrovieri e darebbe il segnale de!la rivolta ai doganieri, ai postelegrafici, a tutti i funzionari la cui opera si esplica in un pubblico servizio indispensabile. Siamo sicuri, però, che dello sciopero non si avvarrebbero i magistrati, i delegati e gl' insegnanti per la semplice ragione che in Italia è scarsa: mente sentito il bisogno di giustizia, .di sicurezza e d1 istruzione. ♦ Una lettera di Angiolo Ca.brini ai ferrovieri.- Il Gi01·nale d'Italia . del 2 marzo in risposta ad una altezzosa lezione data dal Comitato dei ferrovieri al deputato Angiolo Cabrini pubblica una rispo8ta di quest'ultimo. - Il deputato per Milano dopo avere osservato che egli non era tenuto al segreto sui discorsi e sulle deliberazioni della famosa Costituente chiude con questo gustosissimo periodo, in cui c' è la quintessenz~ dell.a ragioni esposte dalla nostra Rivista e che noi dedichiamo a tutti gl' imbecilli ed a t11tti i bricconi , che invece di ragionare calunniano ed ingiuriano. Eccolo: " Sul resto , reputo superflua ogni d.iscu~sio~e : si.n dalle primissime sedute del Comitato d1 ag1taz1one, 10 dichiarai che sulla mistl/ra delle vostl'e domande economiche i deputati socialisti e il Seg'reta~iat? de!la .1·èsistenza facevano le wro 1·ise1·ve ; an:Zl ' 11 (.1~m1tat~ stesso - quando richiese l' opera dei deputat: per 1 comizii - convenne unanime nel ricon0scere a1 deputati stessi il diritto di rendere pubbliche tali riserve. > « La quale nostra indipendenza di fro_nte ~lle rivendicazioni economiche dei gruppi proletan-c1 permette di svolgere un'azione non di categoria 1 ma di classe : e cioè una azione socialista. » « Latinetto, questo, che vado, con. i miei compagm, spiegando alle masse, da circa vent'anni ! ,. Angiolo Caln-ini ♦ Il trattato di commercio tra l' Italia e la Germania. - La rinnovazione del trattato di commercio tra l'Italia e la Germania fu la più facile ed avvenne un anno fa benchè solamente ora se ne sia conosciuto il contenuto. Si mantenne il segreto perchè i due Stati avevano altri trattati da conchiudere e non voleva.no che fossero note le reciproche concessioni onde avere libertà maggiore di azione per potere strapparne delle altre, poichè in conseguenza della clausola della nazione più fav01·ita se una delle· parti sa che la tale desiderata concessione venne già stipulata con un altra nazione, colla certezza di doverne godere i. benefizi in forza della cennata clausola si batterà, per fare delle controconcessioni , su altri punti e cercherà di ottenere favori sopra altre voci in contraccambio di quelli, che vengono chiesti dall'altro contraente. La conclusione del trattato tra l'Italia e la Germania fu rapida e facile d'altra parte per diversi motivi : il vecchio trattato del 1891 era riuscito vantaggioso ad entrambi le nazioni e tutte e due avevano interesse a rinnovarlo conservando le grandi linee dell' antico ed a rinnovarlo rapidamente per fare comprendere agli altri Stati che si era forti perc~è un merca~o importante era già assicurato. La Germama, ~~ es_emp10, che aveva interesse ad ottenere buone cond1z1om dalla Russia voleva iniziare le trattati ve con essa presentandosi col fatto compiuto con una nazione agricola come l' Italia. E fn fortuna per q uest' ultima , che ~a rinnovazione sia stata sottoscritta prima dello scoppio della guerra russo-giapponese ! poic~è. ali' indoma_ni _la Germania sicura dell' appogg10 politico e finanz1ar10, di cui avrebbe avuto bisogno la Russia, si sarebbe mostrata tneno condiscendente c~ll' Italia. E noi non commettiamo un indiscrezione narrando che appena pervenuta la notizia dello scoppio della guerra i rappresentanti dell'Italia e il Koerner che rappresentav~ principalmente la Germania, animati com' erano tutti dal desiderio di venire all'accordo, si rallegrarono reciprocamente di averlo già sottoscritto poco prima. Data la corrente del protezionismo agrario, che prevaleva in Germani1t si comprende benissimo da ciò che precede che l' Italia aveva otten_uto tutto ci? .eh~ si poteva sperare; ed appena conoscrnte le cond1z10n! del nuovo trattato da ogni parte si riconobbe c~e 1 negoziatori italiani avevano fatto del loro megho _a difesa degli interessi del proprio paese. J?ue vom, anzi una voce sola nell' Avanti I (21 febbraio) e nel1' Italia Modenia (11 febbraio) si levò astiosa contro il trattato, prendendo di mira specialmente il più battacrliero dei negoziatori italiani, l'on. Pantano. o . Ogni trattato di commercio essendo una tra1?-saz10ne ed imponendo sempre dei sacrifizi a q~alcnno _si pres~ alle critiche; c'era quindi da aspettarsi che gh attacc~1 della rivista e del giornale socialista per quanto umlaterali e al difuori della realtà , avrebbero avuto almeno una base di fatto. Invece quelli formulati negli · organi succennati sono quasi del tutto ?ampati in. aria e basati sul falso. Ciò che venne pubblicato dal signor Cesare Castelli intorno ai dazi sulle uve e vini, sulle uova sulle frutta fresche, sugli ortaggi - e il critico su q~esta voce prese un granchio forse, perchè alla parola l,egumes . dette un significato di~erso da ~uello che ha in francese .... - sul pollame, sm formaggi, sul sommacco sui marmi, sulle pietre, sui cappelli di pa• glia, sull~ seta ec. ec. prova. esclusivamente la grande incompetenza sua e la propria leggerezza. Se ne vuole una prova? _ . Le pietre ( voce 680 d~lla tan~a te~esca) c~l trattato del· 1891 erano esenti da dazio all entrata in Germania per via di mare; pagavano un marco (L. 1,25)

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