Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 4 - 28 febbraio 1905

110 RIVISTA POPOLARE sufficienti muni~ioni, incompletamente fortificata e occupata da una piccola guarnigione di quattro o ciuque mila uomini; essi avrebbero P,Otuto impossessarsi di Porto At·turo in pochi giorni. E, invece, l'attaccarono solo quando i Russi ebbero centuplicate le loro forze. II secondo di questi ,, avvenimenti •• fu il non avvenuto sbarco dei Giapponesi a lncheo Niuciuang, gli Europei di questa città, verso la metà di febbraio, annunziavano l'imminente apparizione dei Giapponesi sulle foci del Liao, questo fiume fosse e dovesse ancora essere per r,arecchie settimane coperto di ghiaccio. Appena il generale Kuropatkin giunse 1n Manciuria, consacrò un'intera giornata a iF,pezionare la piazza di Inchen Niuciuang, a passare in rivista la guarnigione e a visitare le 'opere di difesa della costa ... Ma i Giapponesi non comparvero. Verso la fine d'aprile, però, la situazione parve divenire d"un tratto assai minacciosa. L'avvenimento pareva imminente. I corrispondenti annunziavano ai loro giornali la comparsa di una poténte squadra giapponese sull'orizzonte di Incheo. Ma i Giapponesi non compat:vero. I Giappouesi non comparvero a Niuciuang che verso la fine di luglio, dopo la battaglia di Tasci-chao, che, costrinse i Russi a batterè in rìti1·ata verso m Nord! Qnando i Giappouesi passarono il Yalu e inflissero ai Russi una sanguinosa sconfitta a Turren Ceu, uu'inquietitudine troppo grave per rimanere segreta, si er.i imp:tdronita dei generali russi. Ogni tanto, a Sud-est di Mucdeu veniva seg1rnlata qualche ricogniz10ne giapponese. La stampa annunziava che u11 esercito giapponese sdegnando Liao Yang, marciava direttamente sulla capitale. . Tutto ciò· avveniva nel mese di maggio." Se i Giapponei:;i, subito dopo il passaggio del. Yalu, avessero osato marciare direttamente verso il Nord, SLl Liao Yang e Mucden con nn esercito di appena sessanta mi:a uom;ni, avrebbero sorpresi i Russi in una posizione lamentevole, senza un esercito costituito, senza alcuna organizzazione, e affatto incapaci di 1·esistenza - non avendo ancora ricevuto che il 4° corpo di riserva. Essi avrebbero presa Lia0 Yang senza il menomo spargimento di sangue, e, sul fiume Huoho, sotto Mucden, non avrebbero incontrata eh~ una resistenza facilmente sormontabile. I Giapponesi, dunque,· potevano entra1·e a Mucden nel niese di magt,;io. Non ci sono entrati, e forse non ci entt·eranno più. Essi giunsero dinanzi a Liao Yang solo verso la fine d'agosto avanzando lentamente, cautamente, con quelle strane esitazioni che diedere sempre ai Itussi il tempo di ricostituirsi, di battere lentamente in ritirnta, evitando un disastro. E quando i Giapponesi giun.•ero dinanzi a Porto Artul'o, i Russi avevano ricevuto, oltre il 4° corpo, il 10°, il 17° e il 5°, una brigata del 1 ° corpo 1·usso e un gran numero di cosacchi. L'esercito russo oramai esisteva. Tuttavia i Giapponesi entrarono a Liao Yang. Tutti si attendevano di vederli marciare verso il Nord, continua1·e il co1·so dei loro successi e costringere l'esercito nemico ad evacuare Mùcden. Ciò sarebbe stato. per essi un còrnpito assai'facile. Durante la prima decade di. ,;ettem bre, lo stato maggiore russo non cercò neppure di dissimulare che l'abbandono di Mucdeu fosse oramai presso ad imporsi. Tutto, veniva metodicamente prepat ato per una rapida ritirata verso Tienling .... Tutti si attendevano, tutto faceva credere a una marcia in avanti dei Giapponesi. Il 5 settembre, un telegramma al Daily Telegraph annunziava che l'esercito di Ojama si era mosso contro la città. russa. Ciò non ei-a vero I Giapponesi, spossati dagli sforzi disperati fatti a Liao Yang e a Yentai, e impressionati del grave pericolo corso dall'esercito di Kuroki, non ebbero più l'energia necessaria per profittare della loro vittoria e portarsi innanzi. Ma l'occasione di impadronirsi di Mucden do\·eva offrirsi a loro una terza volta ... Brnmosi di vendicare i rovesci subìti, il 5 ottobre l'esercito russo prese l'off,eosiva. L'offensiva era prematura, e gli stessi generali russi lo confessarono. I Giapponesi arrestarono l' ef!ercito russo a Tussumling: colpirono replicatamente i I centro e lo respinsero verso il Nord. Il 12, il 13, il 14, i Giapponesi si accanirono contro il centro dello sercito nemico; uno sforzo ancora, ed essi lo avrebbero sfondato; ma lo sforzo non fu abbastanza •forte. Il 15,. l'esercito di Kut·opatkin cessò di indietreggiue. Il 16, i Giapponesi i.i scagliarono un' ultima volta sul centro russo, cercando di tagliare l'esercito nemico. Per un intero giorno il corpo comandato dal generale Meyen1lorv subi u:11 assalto furioso; ma verrn sera, quando già la partita, pc:r i. Russi, sem hrava definitiva• mente perdut.a, l'esercito dell'Est riusciva a congiungers.i al centro russo. Parecchi battaglioni, al comando del generale Putilov, si precipitavano allora su una collina dove i Giapponesi si erano formidabilmente trincerati; e la presero. I Giapponesi, spossati, incapaci di continuare i loro attacchi, dovet· tero accettare lo smacco. Per una teraa voli.a essi non riuscivano a impadronirsi di Muè1len, e la probabilità di impadronirsene un giorno, diminuiva per essi ancora. E questo perchè~ Lo abbiamo detto. Per l'errol'e incredibile che i Giapponesi commisero 0011 gettandosi su Porto Arturo, subito al principio della guerra, quando essi non avrebbero potuto facilmente forzare quella cittadella .. · 'l'utti i gravi e1-rcri dei Giapponesi sono der,vati dalla soverch:a loro prudenza e dalla fede prestata alle notizie esage1·ate sulle forze dei Russi. Così che i Giapponesi, dopo ogni successo, per timore di qualche agguato, per timore di vedere appa1·ire improvvisamente qualche nuovo esercito misteriosamente nascosto in qual,:he parte della Mauci uria, dove nè spie, nè mercanti uè giornalisti erano fnrse mai penetrati, avanzarono sempre CL•U una lentezza veramente sorprendente. Ogni volta eh' essi i111pegna1·ono una battaglia, combatterono sempre con ardore, con una frenesia incomparabile: essi sacrificarono, coa deliberato proposito, degli :uteri rt'ggimenti, ed eseguirono degli attacchi furiosi e dei e mtroattacchi irresistiliili. Nessuno lo nega. Ma i movimenti eh' essi compivano per affrontare ogni battaglia furono sempre lenti, incerti ed esitanti. A forza di _dilazioui, essi non sepp.·ro mai profittare delle occasioni che a loro si offrivano per a1,portare ai Russi un colpo decisivo. Il loro maggiore vantaggio, al principio della guerra, era quello di avere un esercito ammirabilmente organizzato, in prossimità del teatro uelle operazioni, mentre i Rttl!si, da febbraio a gennaio, furono coetretti a improvvisare lentamènte il loro esercito col solo mezzo di traporto di una via unica, lunga 9,000 chilometri. Questo vantaggio, i Giapponesi dovevano porlo a profitto, essi dovevano colpire senza indugio e fat· mostra, n.illa loro strategia, di un'audacia eguale al cinismo e alla implacabilità che dimostrarono nelle loro prime operazioni navali. Ma t:ssi temporeggiarono e venuu il nuovo anno senza che avessero potuto infliggere al loro n1mico un solo disastro senza che avessero ·potuto entrare a Mucden. Iu tal modo i Russi, sorpresi in un disordine spaventevole, in undici mesi, ebbero il temilo di organizzarsi; e la capitale della Manciuria oggi è difesa da una potentissima rete di fortificazioni e da un grosso ese rei tu che non· è più un mito. Un ,, avvenimento " non avvenimento non trascurabile è anche quello della r.ostante indifferenza della Cina. ·chi non lo ricorda T Nei mesi di"febbraie, di marzo e di aprile, le persone " competenti ,·, non cessavano di strombazzat·ono per la stampa, come una cosa imminente il sollevamento della popo- - !azione cinese. Tuttavia, sino ad oggi, essa llon si è punto sollevata; essa contiLua a sopportare, con una calma meravigliosa tutte le orribili sofferenze della guerra .... Ma l' " avvenimento ,, forse più interessante e p1u importante fra tutti, fu la non realizzazione d"una predizione emt!ssa sin dal principio della guerra da molti ingegnèri più che com• che competenti, pessimisti. _Essi avev,u10 condannata la strada fet•rata transiberiana a morire di consumo. Logorata da una ao.ormals circolazione di treni sottoposti a un'intens~ attività la Transiberiana avrebbe dovuto. dopo qualche mese, divenire corr.pletamente inutilizzabile. Allora, se qualcuno avesse osato considerare qualla strana predizione con un po' di scetticismo quegli uomini competenti, carto, gli avr~bbero imposto silenzio in nome della scienza Ora, non solo la Transiberiana non è mo1·ta, ma sembra invece che l'intensa attività invece di logorarla i' abbia fortificata, giacchè è un fatto positivo eh' essa funziona assai meglio oggi che nei primi mesi della guerra. In tal modo, la Russia invece di trovarsi nell'impossibilità di

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