Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 4 - 28 febbraio 1905

RIVISTA POPOLARE 99 unione, ma una specie di Corporazione, la quale coi -suoi capi , coi suoi dipendenti, coi suoi regolamenti, coi suoi statuti al di fuori della legge si contrappone al governo e all'amministrazione della legge, vive e -si sostituisce ad essi ; essa si crede autorizzata a co111andare e ad esigere ubbidienza; ma sopratutto essa vuole vivere senza lavorare. In questa sua azione essa viene sostenuta da una particolarità del paese; che non s'incontra in altra parte del mondo : dalla ri- . pugnanza dei siciliani di prestare il ·1oro concorso alla giustizia o di ricorrere ad essa per le oflese patite. ,Qani uomo deve farsi giustizia da sè; questa è la ba~e della Maffia. Gli uomini civilizzati, benchè siano lontanissimi di Sonnino sui Contadini in Sicilia e sopratutto 1 discorsi pronunziati da Diego Taiani nelle tornate della Camera dei Deputati dei giorni 11 e 12 ciugno 1875 avrebbe appreso, che la maffia si sviluppò e degenerò malamente dopo il 1866 per opera sopratutto del governo italiano, che doveva essere il governo riparatore... Se quei libri avesse letto non avrebbe scritto tante corbellerie sul Trust, sulle organizzazioni, sui capi, sui regolamenti, sugli statuti che esistono nella sua immaginazione; e si sarebb~ astenuta dall'asserire cosa assolutamente falsa affermando che la rnaffia è una organizzazione di ricche personeche signoreggiano su~le masse deboli disorganizzate. dai siciliàni, praticano qualche cosa di si 111 i le quando certe _lo:<?_oflese, certe loro qmsuom ereIl sistema prefere1iziale Che i siciliani siano lontanissimo dalla civiltà è poi una stolta calunnia che non ha il pregio della novità. Sin dal 1863 il Generale Govone affermò . dono poterle regolare per mezzo del duello ... » La signora · Lombroso <lopo avere constatato che la mafia al di là dell'Oceanò ha trovato il suo ri- ·scontro nella Tammany 'l{_ing di New-York, conchiude: « Qui come in Sicilia si ha da fare con anomalie .di una società . che solo .gli antropologi-criminalisti sono chiamati a spie- _-gare. Io mi sono liinitato soltanto ai fatti senza tirarne alcuna col)clusione. >> ' mentre egli veniva ad inau• gurarvi il regime della brutale violenza , che la Sicilia era barbara; e quel, burbanzoso ebbe una buona sciabolata. in Palermo - ed altrettanto buona fu quella data da Cavallotti al Generale Crovetto . , che a venti anni di distanza rievocò l' insano giudizio - ed una solenne lezione di storia da Filippo Cordova nella Camera dei deputati. Il veleno stà in principio e nella coda di questo articolo ; ed è veleno, che riesce all' atroce calunnia -di i.ma popolazione. La signora Lombroso, che deve avere avuto qualche sentore del la decadenza del- }' antropologia criminale, ha avuto un po' di pudore Chamberlain : Entra liberamente, mio amico, e godi dei benefizi del mio progettato regime I Australiano: E che cosa ci darai dopo che saremo entrati ? La signora Lombroso, che condanna il duello - e non ha torto - e non può aflrontarlo per ragione di sesso , potrebbe essere più cauta e tener in mi• n~r .conto l'antropologia criminale per attenersi un poco di più alla verità. non tirando la conclusione; ma la conclusione della nuova scienza è conosciutissima: attribuisce alla razza le manifestazioni della maffia ! E che cosa valga questa teoria della razza qui e in _cento altri libri e riviste è stato <limo- -strato: è un romanzo oramai divenuto insulso ed -insipido. . · La signora Lombroso prima di scriverne all'estero avrebbe potuto e dovuto leggere qualche libro che non sia uscito dalla screditata fucina della scienza antropologica ed avrebbe appreso che la maffia è il prodotto genuino dei fattori politico-sociali e che qualche cosa di simil'e.nasce e prende radke dovunque si sono presentate ed hanno agito condizioni analoghe a quelle, che da venti secoli hanno agito in Sicilia. Se la Signora Lombroso avesse letto prima <li scriverne, come ne aveva il dovere - senza nominare i libri di Colajanni e di Alongi , che possono riuscire sospetti perchè siciliani - la relazione Bonfandini della Commissione d'Inchiesta parlamentare per la Sicilia del 1875, il libro di Leopoldo Fran- .chetti sulle Condizionipolitichee amministrative, quello (Melbourn.ePunck) Lo ZoTrno 111UIIlIl111111111111111111111111111111 I Il 111 Il li I li 111111111111li11111 li 1111111111111111 La Sociologiae la necessità~------ ----:E di un nuovodritto internazionale C1 ) Non stiamo qui a ripetere, ancora una volta, come tutte le varie scienze sociali e le singole branche de1 dritto si sieno rinnovate per effetto degli studi socio. logici. È verità di fatto, oramai incontrastata. Pure, oseremmo affermare - se niun fosse convinto che la sociologia è figlia della civiltà e dei tempi nuovi - che il dritto internazionale non avrebbe dovuto avere nemmeno bisogno delle generali inferenze sociologiche per rinnovarsi e riedificarsi su novelle basi: civiltà e . tempi nnovi avrebbero dovuto essere più che sufficienti (1) A propo11ito della prolusione del prof. Eduardo Cimbali " Della necessità di un nuovo Dritto Internazionale conforme allo spirito dei nuovi tempi e della vera civiltà. Roma, Libl'eria Bornardo Lux 1904.

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