Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 4 - 28 febbraio 1905

94 RIVISTA POPOLARE capi della banda indiana intascarono , a· danno dei gonzi, all'epoca della costituzione delle Società e le_ grosse marachelle che vengono nascoste dalle costruzioni affidate alle Società oi prezzo fatto o a rimborso di spesa. Ma le Convenzioniferroviarie, più che dal punto di vista dell'utile maggiore, che avrebbe potuto ricavare lo Stato dalle ferrovie coi quattrini del pubblico, vanno combattute da punti dì vista ancora più elev:1ti. L'esercizio e le costruzioni in mano dello Stato :1vrebbero evitato tanti furti scandalosi che in parte si annidano e si sono annidati nei fabbisogno di rntti i ministri del tesoro, avrebbero dovuto propugnarsi perche l'esercizio delle ferrovie in mano dei privati, sotto forma speciosa del liberismo nasconde il più vasto e pericoloso dei monopoli; avrebbero dovuto lasciarsi in mano dello Stato per le varie ragioni della difesa militare; per potere liberamente maneggiare le tariffe e farle servire di ausilio potente nelle lotte doganali internazionali; per esplicare i principii di equità in favore delle regioni haliane che per le loro condizioni topografiche hanno diritto e bisogno di maggiore assistenza. Del resto queste ragioni sono formulate in questa conclusione del vostro libro: « Le ferrovie, proprietà dello Stato, ridotte a « servizio pubblico, tendente sempre ad avvicinarsi « all'ideale della gratuitità dei trasporti - il che sac< rebbe massimo ideale sviluppo della vita agricola, « industriale e commerciale della nazione - l'amcc ministrazione affidata agli impiegati associati in cc cooperativa;questo è l'avvenire ferroviario )). cc E' soggetto degno di un libro )>. Ebbene: perchè non lo scrivete H libro? Nella spera~za che vogliate accettare il mio modesto consiglio vi stringo la mano. Sempre vostro NAPOLEONE COLAJANNl 111111111111111u,111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 Bombe v.endicatrici ! (Tutto il n1ondo ... è paese : ossia reazio= nari in casa propria e liberali in casa altrui. Russia e Inghilterra). In Russia continuano i tumulti e le repressioni sanguinose. La cecita dello Czar, di questo uomo debole ed enigmatico, fa tutt'uno colla follia sanguinaria e 110n si sa a quali estremi potrà condurre la povera Russia: le sue condizioni oramai sono tali, che possono dare l'immagine più fedele di un paese in cui i danni dell'anarchia sono aggravati e centuplicati dagli altri del regime dispotico. Il popolo -- parliamo di quella parte della collettività, che pensa ed ha aspirazioni moderne - impedito colla violenza brutale e sistèmatica di far sentire la propria voce con mezzi civili ed umani ricorre al delitto, all'assassinio altrettanto sistematico quanto la repressione. L'ultima vittima dell'assassinio politico in Russia è stato il Granduca Sergio, uno degli zii più reazionari dello Czar. Per lui si pu6 dire che nel mondo civile non c1 è stata una sola parola di compianto e tutti 1 g10rnali appena appena liberali si sono affrettati a giudicare che egli è stato tiustarnente assassinato. l'associazione di queste due parole assolutamente antinomiche è l'esponente più reciso della situazione in cui si trova la Russi:1 nell'ora presente; ma che l'assassinio sia stato giusto, affìnchè non si supponga che .tale lo proclamiamo sotto l'influenza dei nostri principi politici amiamo dimostrarlo colli: parole di un monarchico in un giornale monarchico. È Rastignac, che s.:rive così nella Tribuna : I rivoluzion~ui russi chi:imauo kazn un dditto politico; cioè a dire, un castigo dovuto, u 1'ese..:uzionc di condanna necessaria, un'opera di giustizia inevitabile. Non è l'omicidio comune, l'omicidio per bru•:ile malvagità o per vendetta, ma l'omicidio per legittima difesa: la d;fesa dell' hdivi<luo e h di fesa della società. Chi è colpevole di aggressione contro i dritti dei cittadiui e della cittadinanza, in co 1crèto ed in astratto, deve subire la sua pena; perchè □on è iecito ordinare o eseguire impunemente ut1 mass::tcro d'uomini in una piazza, come di corvi in una cacci;"!, per proprio diletto o per proprio interesse. Il granduca Sergio era, appunto, uno di quelli che nella Corte russa più si compiacessero della caccia all'uomo - _e l'uomo si è rivoltato contro il cacciatore:. Lupo, contro lupo, dunque ? E lupo sia l La teoria di Hobbes non può essere applicata sempre da una p:irte. Qualche volta è applicata anche dall'altra. E l'equilibrio è idealmente ristabilito. Idealmente, non materialmente. Perchè, nella bil:tncia della giustizia, un morto non può a vere lo str:sso peso che hanno i mille o i diecimila morti che i cosacchi del Don hanno disseminato per le vie di tutte le llussic. ,, « Queste mie parole parranno crudeli nella loro freddezza e nella loro semplicità a tutti colo-o i quali, nell'abusato nome della legge, hanno l' abitudi·1e di commuoversi all'annunzio di un delitto consumato contro un uo:no che sia in ve~tito di un qualche pubblico potere, e di re~tare invece indifferenti alle stragi della pov ra gente senza potere e senza pane! Ma la logica non ha che un filo, e se si vuole, non si può tagliare, nella realtà e nel ragionamento. che con quell'unico filo. Dove sono gli- sciabolati di Pietroburgo? dove gl'impiccati di Varsavia? dove i tanagliati di Lodz e di Dumbrove, uomini, donne, fanciulli? che cosa è avvcnut , , e che cosa avviene, di tutta quella carne umana insaccata nelle prigioni, in attes,1 del prossimo macello? E perchè dunqne tanta carneficina? Per l'ordine - sempre per l'ordine - come si usa di dire da Muravief in poi-come se sia « ordine» la guerra civile; c0me se sia << ordine >>il sangue nelle vie, 'il dolore nei cuori superstiti, il lutto nelle famiglie decimate; come se sia « ordine>> fuori della. morale, della giustizia, e un po' anche dal sentimento um:no. Chi fa uso del coltello finisce col tagliarsi le mani. E bisogna che gli uomini di Stat?, e tutti coloro i quali possano facilmente cedere alla tentazione delle armi contro il popJlo inerme, comincino a pensare sul serio che le armi possano essere ritorte contro chi le usa. Non si uccide, non si massacra a cuor leggiero I Il sangue porta sangue ! » Ma questa eloquente giustificazione dell'assassinio politico ... in Russia fatta dai monarchici europei ci induce a consigliare i nostri lettori a leggere nelb rubrica della Ri-vistadelleriviste l'articolo veramente umano ed antinazionalista, che William Stead ha pubblicato nella sua 'R...eviewof reviews (Febbraio) col titolo : Lo specchio magico della Moscoviaper i conservatoringlesi. Il coraggioso e valoroso pubblicista inglese, affrontando tutti i pregiudizi patriottici, col suo linguaggio immaginoso e non esente da qualche esagerazione paradossale, dimostra che tutti i grossi peccati, che il Torismo rimprovera all'autocrazia russa su per giù sono i peccati mortali, che da secoli commette il p:ntito conservatore in Inghilterra. Egli arriva sinanco a porre il parallelo tra Nicola II e 1' attuale primo ministro Balfour. ... Ora l'articolo di Rastignac e questo di Stead, sebbent' d'intonazione diversa e scritta in diversa oç-

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