62 RIVISTA POPOLARE Conservatorio di musica di Varsavia e meno 'numerosi , l' 1,8 °/ 0 nelle cance11erie del governatore generale. E' dai ministeri della ginstizia e dell' ist,ruzione pubblica che il polonismo é stato estirpato radicalmente a benefizio della russificazione. Sopra 558 presidenti o vice-presidenti di tribunali, giudici ecc. non ·ci sono che 21 polacchi. Le scuole presentano Io stesso spettacolo. Sono alquanto numerosi nei posti inferiori; ma su 1516 professori di ogni grado non vi sono che 164 polacchi. Dove restano dei polacchi insegnano in materie nelle quali non possono esercitare alcuna influenza sociale; ad esempio nel disegno, nella danza ecc. Dato questo sfruttamento e questa oppressione vien subito spontanea la domanda: come la Polonia, dove la coscienza è più desta e maggiore l' inflnen~a della civiltà occidentale, non profitta della guerra dell' Estremo Oriente e degli imbarazzi interni della Russia per ribellarsi contro la secolare e tirannica nemica? Perchè i tumulti e le sedizioni del momento non as · surgono alle proporzioni dl una rivoluzione? Le ragioni sono di verse e noi le riassumiamo : 1° Sussiste, anzi si è accentuata l'ostilità tra l'aristocrazia e le classi lavoratrici, che permise la spartizione del· 1772 e fece fallire le rivoluzioni del 1794, del 1830 e del 1863: i contadini specialmente non vogliono saperne di una restaurazione del Regno di Polonia a benefizio dell' aristocrazia. 2° Le classi aristocratiche, sotto l'influenza degli interessi economico-sociali, hanno abbandonato l'antico spirito rivoluzionario e si vanno accomodando coli' Autocrazia. Molti nobili i cui antenati figurarono tra i rivoluzionari oggi h'ànno mandato un indirizzo di fedeltà allo Czar. 3° Nelle classi lavoratrici s'infiltra il marxismo che disprezza tuttio ciò ch'è movimento politico e nazionale. C'è il socialismo nazionalista, che fa capo a Daszynski; ma questo prevale nella Polonia Austriaca, 1uentre la democrazia sociale polacca in Lituania e Polonia è più forte ed ha diramato un proclama in cui è detto che non vogliono la restaurazione del Regno di Polonia che ricondurrebbe al potere la nobiltà tirannica ed oppressiva. 4° La gioventù atta alle armi, la più accessibile alla rivoluzione , combatte sui campi della Manciuria. 5° Infine - e questo è motivo di ordme generale-le armi moderne rendono sempre più difficile il trionfo dei combattenti popolari. Ogni rivoluzione quindi, presuppone come conditio sine qua non la conquista dell'esercito. Ecco perchè la Polonia oppressa non si move , ecco perchè la Finlandia deve limitare la sua protesta ad un altro assassinio: quello del Procuratore J ohnson ! ♦ Tolstoi. Non è l'uomo che occorre alla Russia! Gli avvenimenti che si svolgono in Russia hanno na · turalmente richiamata l'attenzione generale sul grande scrittore di Gue1·re e Pace e di Rism·rezione , e non pochi con amarezza e con un senso penoso di disillusione ne ricordano il nome perchè esso è assente nel movimento tragico odierno. L'assenza - e all'età di Tolstoi non può rimarcarsi che l' assenza morale - di un grande qnando si combatte per una: giusta cansa, per la causa umana per eccellenza, cui fu consacrata la sua azione intellettuale, può sembrare viltà, se non tradimento. Con questa preoccupazione ci pare che Vincenzo Morello nell' Associazione della stampa il 2 febbraio in una magnifica conferenza abbia parlato di Tolstoi e del pensiero moderno. Noi non intendiamo riassumerla - ed un riassunto per quanto ben fatto di un lavoro critico letterario riesce sempre una deformazione; ed incompetenti come siamo in fatto di letteratura e di arte non osiamo fare alcuna osservazione al tentativo, che ci sembra ingiusto, di volere diminuire il valore dell'opera intellettuale ed artistica di Tolstoi, dimostrando che i suoi pensieri ed anche le situazioni da lui immaginate non sia110 nuovi. Non sarebbe il caso di esclamare: Nil sub sole novi "J Non crediamo, però, che sia azzeccata la critica mossa al Morello di averlo voluto esaminare astraendo dalle tradizioni, dal!' a:nbiente , dallo stato di animo degli Slavi. A nostro avviso non era questa l'intenzione del conferenziere: egli voleva esaminare sopratutto qnale e stata; e se è stata ntile 1' azione esercitata dallo scrittore russo sulle condizioni politiche e sociali del popolo. L'esame nel moment0 attuale non poteva essere più opportuno e fu condotto dal Morello magistr1-tlmenté. Noi accettiamo completamente le sue conclusioni. Con lui riteniamo che « se dalla terra di Isnaia Poliana « nnn mosse l' ala di una protesta alle notizie dei « diecimila sacrifìcati-r:liecimila ! (1)- una vera ana- « lisi della guerra civile-una affannosa ritirata verso e le frontiere della morte , di tutto un esercito di « pietà , che dal petto squarciato non potrà mai più e dare il saluto al suo mare, all'ideale verso le cui « rive tendeva il suo sforzo d'amore e la ragion del e suo diritto, la causa del fatto non è nell'uomo, ma « nella teoria. Perchè la teoria della nan 'resistenza e eh' egli sostiene e professa , tien sempre discosto e l' autore di Guerra e pace dalle lotte del popolo - « e dalle rivoluzioni - come la. spada nuda distesa « sul letto separa, in un canto del!' Edda, il guerriero « dormente dalla Vergine sognante ..... La leggenda e ne ha fatto u.1 profeta. La cronaca ha distrutto la « leggenda. • Perfettamente di accordo, ripetiamo. Tolstoi è un grande artista; ma la sua dottrina della non resistenza, può produrre martiri pazzescamente rassegnati come i Douk~obU1·tsky, di cni ci siamo altre volte occupati; può produrre esseri miti e mistici , che figurerebbero bene in un mondo di angeli, ma non di uomini forti, risoluti, che devono agire e non rassegnarsi j resiste1·e fieramente e non subfre passivamente il male. Al tolstoismo si può m11overe con maggiore ragione il rimprovero che Gian Giacomo Rousseau volgeva al cristianesimo ; cioè : di poter creare degli schiavi e non degli uomini liberi. E la Russia ha bisogno , per assurgere al fastigium della moderna civiltà di uomini liberi e forti come i c~nto e i mille che hanno lasciato la vita sul patibolo o nelle prigioni o che ebbero spezzata l'anima e la ragione in Siberia. Ecco 11erchè il solitario d'Isnaia Poliana è assente dal movimento russo contemporaneo ed ecco perchè mentre egli predica la pace i suoi figli partono ':olontari per la gnerra e combattono nell'Estremo Oriente. ♦ In Francia. Il trionfo di Combes. - I lettori troveranno in questo numero 11nodei soliti acuti interessanti articoli di G. Sorel sulla psicologia politica delle classi dirigenti francesi nel momento attuale: e noi ci associamo completamente all' ·avversione dell'amico nostro ver::.o il giacobinismo, che da buoni discepoli di Alberto Mario abbiamo sempre combattuto. Lo ste.:iso Sorel, però, è costretto a confessare che la potenza assuntavi dai clericali spiega l'inframmettenza massonica e la tendenza giacobina nelle cose dello Stato. Si direbbe quasi, che dell'una e dell'altra dimostra la necessità. La quale è un prodotto di oltre un secolo di avvenitUenti che crearono una situazione difficile che non si può modificare in pochi anni. La stessa successione di avvenimenti ha creato la necessità della separazione dello Stato dalla Chiesa, che se è stata accettata da un uomo temperato come Rouvier è segno ch'era fatale. E la separazione votata in occasione della interpellanza Morlot ha ottenuto una maggioranza superiore a quella dell'antico blocco (l) Qui l'o1·atore per amore dell'effetto accet,tò le cifre fantastiche date dai giornali inglesi.
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