RIVISTA POPOLARE 61 ha promesso_ il suo pm vivo interessamento alla loro sorte. Oume couronnement di q11esta esplosione di bontà paterna ad un giornale inglese si telegrafa che Ni cola II impressionato da 11na coraggiosa relazione veristica di un suo ministro abbia su due piedi. firmato un ukase col quale intima al suo primo ministro de Witte di Jargire al suo popolo una ... costitm,ione. La seconda parte non era clie un canm·d; ma la prima è sicura perchè vennero ufficialmente annunziati il ricevimento degli operai ed il discorso untuoso dello Czar. Ora questo epi.:;odio in noi desta una impressione più à.isgustosa di quella che ci fecero le notizie sui massacri degli operai Ji Pietroburgo e di cento altre città della Russia. A questa laida farsa preferiamo la schietta brutalità. dei Granduchi e del Generale.Trepoff che sono recisamente contrari ad ogni concessione, perchè secondo la loro storia nndaterale le concessioni condussero alla morte Luigi X V I. Se nel cuore dello Ozar e dei suoi cortigiani albergasse un bricciolo di pietà e di paterna bontà per gli operai li avrebbe ricevuti prima dei massacri e non dopo; ricevendoli prima avrebbe evitato che le strade di Pietroburgo fossero state bagnate di sangue e che il sangc1e rutilante si fosse aggrumato sui mucchi della bianca neve. QuelJa di ora ci sembra una rnanifestazione éolossale d'ipocrisia, che c'mdurrebbe a ritenere vero ciò che il Gourevitch -- un socialista democratico - attribuisce allo Ozar ed ai suoi scherani . cioè : che il mas:3acro sia stato premeditato e voluto e reso possibile colla tolleranza incoraggi1rnte ven;o le prime manifestazioni, con insolito non intervenzionismo deJla polizia , colla relativa libertà di propaganda concesna al mi::.terioso Pope Gapony, in cui alcuni vogliono vedere una spia, un agente provocatore (1). Si pnò non prestare fede a tanta infamia ; ma non si può non rimanere addolorate dallo spettacolo che hanno dato alcuni operai di Pietroburgo -- quelli a_mmessi alla presenza dello Czar dopo i massacri. Narrano i giornali che gli operai uscendo dal Palazzo Imperiale di Zarskoie Selo si recarono alla vicina chiesa , dove si trattennero a pregare, baciarono le imrnagini sacre e posero delle candele dinnanzi ad esse .... Dopo fa offerto loro un pranzo. Noi siamo sicuri che questi operai non rappresentano la media mentalità dei lavoratori di Pietroburgo; ma con molta sicurezza essi costituiscono 1in indice assai prossimo al vero delle condizioni intellettuali, politiche e morali delle classi operaie del resto dell'Impero. Delle quali crediamo che possa con lin uare a ripetersi sino a questo momento ciò che ne diceva Tolstoi: i russi nascono con due cordoni ombelicali; uno, quello, che li unisce alla placenta materna viene tagliato e consente lòro la vi-ta indipendente; l'altro li unisee allo Czar e non si rompe mai. Il nostro pe::.simi:;mo non viene modificato dalla continuazione degli scioperi e dei tumulti , che fanno mietere vittime urnaue a centinaia ; essa si deve alla parte evduta della classe operaia , la cui azione economica è stata splendidamente riassunta da Boris Kritchewsky in un articolo (Le proletm·ùtt et lr,, ·1·evolution en Russ,·e) nel Mouvement socialiste del 1 ° febbraio. Ma è la grande massa del!' Impero le cui condizioni intellettuali e morali sono indietro di un secolo almeno su quelle dei popoli occidentali ! ♦ La Polonia e il movimento rivoluzionario russo. Il mondo civile conosce ed ammira da un secolo in quà l'eroismo delle classi superiori polacche, che opposero la. più vigorosa resistenza all'oppressione russa e che provocarono tante rivoluzioni vere, specialmente {l) L1, classe ouv1·i~,·e et la revolution 1·usse. Nell'Européen del 28 gennaio. quella 'del 1794, eh' ebbe a duce supremo Kosciuzko, del 1830, del 1863; il mondo civile conosce i nomi di tante illustre famiglie, elle ramingarono di terra in . terra inspirando dapertutto numerose, vive e pur sem- . pre inutili simpatie ; e ,çonosce altresì alcuni uomìni · che brillarono nel campo ·delle scienze come Lelew~l, Strn ve er;c. e nelle arti e nelle letter.e. In Italia è più noto il Mickiewiez, che ci visse -lungamente in esilio e i. cui canti hanno trovato un appassionato traduttore in Aglauro Ungherini; è popolare dapertutto il Sinckiewiez pel suo Q,uo vadis? e di più dovrebbe esserlo per una novella magnifica, Barteck il vincit01·e, che suscita tanto odio contro le. guerre nazionali cui sono trascinati i vinti, come i polacchi, per cause che 110n li interessano. Va ricordato infine quel -de Block, che prima tra tutte in Italia. fece conoscere la nostra Rivista e che pubblicò Papera co lossale sulla Gue1·ra futura che costituisce la più tremenda e documentata requisitoria contro la guerra. E' nota la cura posta dall'autocrazi~. nel russificar~ la Polonia, specialmente dopo la repressione sanguinosa della in:3·irrezione del 1863 alla quale prese parte un valorosis:)i mo i tal iano, ii Ocilonnello Nullo, della falange· dei Mille. Colla russificazione, avversandone tutte le manifestazioni intellettuali, proibendo l' uso ufficiale della lingua, µerseguitandovi la religione del popolo, eh' è la cattolica , l' autocrazia ha sperato di togliere l'anima antica alla Polonia per sostituirvene una nuova. Ma questo processo scellerato di snazionalizzazione non è riuscito nella Polonia russa cotu' è fallito nella Po- · Ionia soggetta alla Prussia nonostante la violenza ado- · perata e le centinaia di milioni spesi da quest'ultima. Delle tre parti in cni fu spartita la Polonia nel 1772 e nel 1794, q udla toccata in sorte all'Austria, la Galli zia e Cracovia, si può dire che oggi respirR più liberamente ed esercita una certa azione nella vita politica e parlamentare dell'Impero degli Absburgo. · · I polacchi soggetti all'Austria sono entra ti più francamente nel movimento politico sociale contemporaneo ed hanno rappi·esentanti socialisti ; tra i quali ben noto il Daszinski, nel Reichs1·ath che siede a Vienna .... Noi oggi non vogliaiuo occuparci cbe della Polonia russa e seguendo l' Appel Polonais ai governi, ai partiti , agli uomini di St11.to, ai giornali ed alle associazioni , che ci viene da Parigi daremo q .1alche notizia caratteristica sulla iniquità dei rapporti tra ]' Autocrazia e il paese che ha come ce11tro storico celebre l'infelice Varsavia - quella V arsa via , dove il maresciallo Sebastici,ni si vantò di avere ristabilito l'01·dine cogli stessi metodi, cbe sono riu1::;citiora a Pietroburgo e in tutto l'Impero. Passiamo sopra alla persecuzione religiosa fercce cui sono fatti segno gli Uniati dei governi di Siedlec e di Suwalki e che fa il· paio con qnella elle sopportano gli Ebrei in tutta la Russia: il fatto va notato perchè è un indice della civiltà di quello Stato - il solo, in cui si dà la caccia a.gli uomini per le loro credenze religiose. Altro fatto caratteristico della sapienza nella tirannide dei governanti rngsi è questo: mentre gli abitanti del· regno di Polonia non costituiscono che la tredicesima parte della popolazione dell'Impero essi ha.nno dovuto dare dal BO al 40 °lo dei soldati che sono condotti al massacro nelle piaunre della Manciuria! Ed eccoci allo sfruttamento sistematico dei vinti. Dice l' Appel polonais: « La proporzione che la statistica stabilisce negli impieghi pubblici, fra gl' Iloti polacchi e gli Spartani russi mette ammirevolmente in rilievo i tratti duri dell'oppressore. Non e' è alcuna funzione superiore, influente e bene 1:etribuita accessibile ai Polacchi. Alcune funzioni d'importanza media sono loro concesse si no alla morte dei titolari. Sopra 11,000 fonzionari del regno di Polonia nei diversi ministeri noj1 si contano che 3285 Polacchi, cioè il 23 °Jo. Sono proporzionalmente più numerosi, il 94 °/o nel
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