Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 3 - 15 febbraio 1905

- R I V I S T. A ; ·P O P O L A R E, am.tc1 del partito giacobino ; la trasformazione ha gia ptodotto eftetti considerevoli da quando A~dre fu ministro deHa;guerra e potrebbe essere comprnta in cinque o sei anni. Allora i Giacobini ri~~vente~ rebbero guerrieri con grande stupore degl rngenm m-en1bri delle leghe pacifiche. GEORGES SOREL .,·, .... .-. ... ~ ............... , ..... ""' ...... , •• , ... ., ••• ,, ••••.••••• , ..... •t •• ,,,,, 11111 L' ffngheri1 alla vigilia delletJlezioni (r) ----~---- . Il regime costituzionale dualistico austro-ungarico, -~ot.Qcol ~ome tedesco di A.usgleich, che vige dal 1867 in poil subisce in questo momento una grave crisi in- - ièrna ■ul terreno del regno di Santo Stefano. Non ~H. ragione li vecchio Imperatore ba -esclamato: L' AWtgleich « si Bpl:lzza; io l'ho amato invano! ». Non più il vecchio partito di Koss·uth sta in lotta col suo violento avversario. Finora, era risaputo che il Conte Alberto di Appony (il più formato ed insieiiie l'uomo di stato ungherese più potente) fosse il classico difensore ~el dualistico « Ausgleich • ; soltanto entrando ooUe·nuove elezioni nel partito di Kossuth .pronunziava prontameq.te con la sua brillante eloquenza il « Los v,on Oesterreich • come invitabile conditio sine qua fWft delta. vitalità della nostra nazione . . La condizione eccezionale del presidente dei Ministri per domare l'ostrazionismo parlamentare, battuto fin oggi, manca: 27 membri del part,ito liberale sono dis: sidenti, ~ppony e il suo partito insignificante ha perduto le basi dal 1867. An~i ogni agrario abbandona il partito reggente, perchè considera il grande influsso della Banca Se-· mHica e della borsa con occhio bieco, come uno stato venuto dal regno aut-onomo (o è ]a fine del protezionismo agrario) per cui l'opposizione deve di nuovo lottare. I nazionalisti sono di bel nuovo insieme ai Cattolici e approfittano per condurre la tempesta nel oar.npo nemico per le loro oscure aspirazioni. I clericali-aulici si vedono che imbrandiscono la bandiera nazionale e cantano la • nota di Kossuth ;, • Una confuione senza l'eguale. Ancora questi bravi Baudry d' A880n e Syveton della politica ungarica non notano forse eM essi mostrano involontariamente i problemi di cui la soluzione desiderano di allontanare. La. •ec.chia politica ungarica di Dear, And1·àssy e Kt1,llay è relegata ·nel . suo tempo·. La creazione di (l) Queat'articolo fu scritto prima delle elezioni. Le quali, beaebl - in eonsegneoza del diritto elettorale ungherese - Hpt"Ìman-o soka,to il sentimento d'un frammento dell'Ungheria, À&-oGo gi11dicato e sconfttt-0 la potitica del Tsiza. L'idea del dr-atacco daU'Auat-ria è uscita trionfante. Un'Austria federat-iva e un'U ngheiria distaccata da· essa, indipendente, questa diviu stori~a.di:Francesco,Kossuth ha:creato oggi il partito pib numeroso ,i potente in Ungheria. L'idea dell'indipendenza e'Conomica e politica e con essa l'estensione del diritto elet- \orale cìo~, unll più grand~Ilibertà, maggiori legami coll' Europa ptogressiva Ila ottenuto la maggioranza. Il militarismo aaatriaoo p@ ancora tenta-re un' inìziativa simile a quella di Pi~troburgo,- ma altro modo non e' è. L'Ungheria farà. da sè. .- In q11ea-t.a Uagb~riatnuova e indipendente speriamo di fate dell'Estrema Sinis,ra, oggi opposizione, domani governante, una for,-a democratica, collettiva, intransigente. una monarchia dell'Europa cretlesi neceeeari'a' af m•:n-· tenimento dell'equilibrio europeo sotto· l''~gemonil detJ l'Ungheria. Questa era stata il cuneo tra g!F.8lavi' del Nord e del Sud, di cui, Palakzry, il gr4nae 1 ~mo scrittore di storia, un tempo si ,dòleva, gei:nen~o. Tré.. i tedeschi e gli sJavi, concor_renti nell~ ~on·arcwa~- l'Ungheria era stato il « terzius gau~ns •., .cosi Vavevano sognato i dotti dilettanti della diplòmàzia Un1 gherese, i « literary _gentle.men • dei libri bl6u. A prima vista la soluzione econdmj.ca di q u~sta-4~ sgleich si aveva, nella formola delJa fortezze. monastica dei loro uomini di Stato; soltanto e.ra una osourA .~· dolorosa eco -per i passi difficil-i dello sviluppor ~ò..; mico. A prima vista, si scovre ,ehe. per finire i telatf fabbricati negli anni precedenti venivano 'art~stati' l~ circolazione e Jo scarl:lbio materiale: in segri'itò' dellà gigantesca rivoluzione economica. _si è svifopp9it..· gi~: dal 1867 in forma gigantesca la prÒduttività, la ~ec·: nica dell'economia rurale, l:a rete gigan.tesca deJ)ej;~r-· rovie e dei ,canali , i bilanci grassi, la politica doga~ nale procurata, il pauperismo. la lotta di.• ~lasse, Ja sorg<'nte finanziaria, cioè, della }fonarchia. È chiaro che la crisi Ungherese attuale altro non 'è se non crisi economica in abit-o di 1:agion di Stato. L'ora del destino in cui la storia ha le sue 'fèrree co~- seguenze d~llo sviluppo economico, è battuta. La popolazione del regno ungar~co arrivava I\el 180~ a milioni 15 1J2, rpezzo anno dopo _questa cifra er~ appena sorpassata, oggi si calcola a J 9 milioni. In Budapest abitavano al tempo· dell' Ausgooicli S60000 anime, oggi già 800000. Nell'aiu10 1900 si oooupavano soltanto il 68 010 degli abitanti del regno unga't·ico con produzic:me ad ora. Scavo delle miniere, industrie e manifatture producevano pane p'èl 19,5 '010 deglt abitanti. Nello stesso tempo viveva nell'impero au; striaco soltanto accidentàlmente la metà dell~ popolazione con produzione ad ora e già un terzo veniva occupato dal lavoro delle min,iere, industrie e manifatture. Il numero degli analfaheti è . in ·· 1880 1890 · 1900 Ungheria 9,341,355 9,.465,172 --9,131,376 Austria 9,858,864 9,605,8811 5,329·,4:SS- (*) È da notare, che già. negli ànni correnti è di legge la scuola obbligatoria in. entrambe le nazioni, oosicchè le c-ifre superiori sono una prova, che il grado di sviluppo economico permette la povertà grande e picc<>la. Nell'anno 1904 lo stato ungherese ~ava milioni 37 lt2 pe~ l'istruzione, l'Austria però ne dàva milioni 84 lr2: Nell'istesso tempo entrambe le Nazioni tlavàn-ò per la lista civile milioni 11 118, di etti il 90 OrO ne spendeva la corte in Austria. La stima del1o stato ungherese si faceva su un miliardo, quella dell'Austria s~ due. P~r coprire ]e spese di tutti i ministeri l'-Ungheria spendeva 90 milioni di .corone, l'Austria 170. In queste somme è da prendere in coa.siderazione la qualita ti va e la quantitativa inferiorità della popoluione ungherese, la quale ultima causa viene. dalla differ~nza della capacità di consumo di erltr.àmbi i pop<>H. Nòi non dimenticheremo sopratutto, che sproporzìona~menW, (•) The, Staat1ment's, B,ook, 1904,

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