Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 3 - 15 febbraio 1905

RIVISTA POPOLAR·E 67 si sono ·ritrovati agrimensori, farmacisti, ingegneri, · :1 vvocati ! Le difficoltà delle comparazioni accampate dal Cabiati poi non si devono esagerare. Non solo possiamo valerci delle analogie e delle approssimazioni; ma Cç!rti confronti si possono porre addirittura tra categorie di lavoratori liberi e ferrovieri perfettamente corrispondenti: ad esempio falegnami, fabbri-ferrai, macchinisti ecc. Ora si ricordino i salari precedentemente esposti e si confrontino con quelli delle categorie perfettamente corrispondenti dei ferrovieri e si troverà la superiorità del salario dei ferrovieri. I quali oltre del .più elevato salario godranno degli altri noti vantaggi ; sui quali si <lovd insistere sempre,· e cioè : sicurezza di far carriera e di migliorare, continuità e stabilità dell'occupazione, pensione. Prima di lasciar questo lato della comparazione, il cui punto debole con serietà era• stato avvertito dal Cabiati , come si è visto, non voglio' lasciare senza risposta una obbiezione, dello Scalzotto, un ferroviere autentico che ragiona e mette innanzi pretese moderate e le tirate patetiche di un figlio di monsù Travett , che nella 'Battaglia di Palermo scaglia frecciate poco dolorose contro di me. Lo Scalzotto se la prende-e chi potrebbe dargli torto sul· terreno scelto ? -· con coloro che parlano della media dello stipendio, di un ferroviere desu- .mendola dalla somma dello stipendio di un direttore generale e di quello di un cantoniere: 100,000 lire del primo sommate con 660 del secondo danno come media dello stipendio di un ferroviere lire 50,330 ! Ma chi si è sognato mai di fare queste medie? Nè lo Scalzotto è più· fortunato rispondendo a chi paragona lo stipendio di un macchinista con un magistrato. Non è esatto che i due .stipendi .si avvicinano pel ferroviere quando è arrivato al maximum alla fine della carriera e nel magistrato quando è all'inizio e· col minimo stipendio. -No : la grande maggioranza dei pretori e degli uditori giudiziari non hanno lo stipendio di un macchinista. Macchinisti e magistrati poi sono term1m non comparabili in alcun modo. E vengo alla patetica tirata del figlio di Monsù Travet, cui dette colpi bene assestati un egregio avvocato, Stefano Giardina , nella stessa Battaglia. Egli graziosame~te dopo avermi denunziato come _nemico degli umili e degli sfruttati e con1e nianeggiatqre.,~i -~ilance _·s~nza il bollo del verificatore, cioè false, conclude : ' · ' ' • · ' · ···· ,, ·· ~ Se voi sapeste, o illustre onorevole, la vita che menano quei poveri paria della società, che sono i ferrovieri; se voi aveste teso l'orecchio· ad ascoltare un solo di quei lamenti lungo le case cantoniere , sperdute sulla strada ferrata, in località disabitate, aride, lontane dai centri ove ferve e rigoglisce la vita, malsane, dove non vive famiglia d' erbe e di animali, se aveste inteso, dico, un solo di quei lamenti di madri piangenti ai letticciuoli dei figli moribondi per febbri palustri , di mogli che assistono , al lento sfacelo della esi- ·stenza dei mariti od allo spezzarsi folmineo di essi..•• oh! io che vi conosco- son sicuro - che avreste risparmiato a voi ·ed ai fer~ovi_eril'onta del1e vostre parole :.. Lascio st~ re l'onta delle mie parole , mi asciugo una lagrima non furtiva e sottoscrivo tale e .quale l'appeUo e lo rimando al suo autore, che suppongo sincero amico degli umili e degli sfruttati, colla sicurezza di commuoverlo e di strappargli una doppia quantità di lagrim.e sulla sorte assai più misera di altri umili degni del suo patrocinio. Per parte mia conosco praticamente forse meglio e più esattamente la condizione dei ferrovieri e sopratutto dei cantonieri. L'ho a1:1chedescritta, sebbene con minore eloquenza calda, inaugurando una bandiera di ferrovieri in Catania; l'ho difesa nel Congresso di Genova nel 1891, quando nessuno o ben pochi li commiseravano o li difendevano, e se il figlio di Monsù Travet percorrerà le linee ferroviarie della Sicilia incontrerà molti ferrovieri e molti cantonieri ai quali gratuitamente e senza che nessuno lo sapesse e me ne lodasse ho prestato l' opera' mia- o di medico o di deputato, lenendo molti dolori, migliorando la condizione di molti infelici. Ma nella mia vita oramai non breve di uomo, d'industriale , di medico e di studioso ho imparato a conoscere le condizioni assai più tristi di altri esseri, che non si contano a ·decine, a centinaia ed a migliaia come i cantonieri, ma a milioni: e sono i lavoratori della terra. Misera. è la sorte del cantoniere; ma egli ha lo stipendio fisso di L. · 660 - media accettata da Scalzotto - ed il contadino in gran parte d'Italia non ha L. 365 all'anno; il cantoniere ha il misero stipendio d'inverno e di està, col sole colla 'pioggia e colla neve e il contadino manca di salar~o quando le intemperie aumentano i bisogni della vita; il cantoniere ha la testa al coperto in un casello che al paragone della grotta, del pagliaio o della lurida e cadente stamberga del contadino si può considerare come un palazzo; il cantoniere soffre, e molto per la malaria, ma la malaria perseguita più ostinatamente il contadino, che non ha il conforto e l'ausilio del chinino gratis, del medico gratis, e nella peggiore delle ipotesi, dell'ospedale. anche gratis; il cantoniere può ottenere il trasloco in una aria più sana - ed a molti riuscii a procurarlo - ma il contadino è attaccato alla gleba, è condannato a morire e ad esaurirsi dove si è ammalato ! , Su I prendiamo bilance giuste e rinunzian10 a qualunque mariuoleria da pescivendolo disonesto - il figlio di Monsù Travet con molta gentilezza non ha esita~o a paragonarmi al furbetto pesciven~olo, che mette il dito sul piattello della bilancia .per farla traboccare dal lato che gli conviene -· prendiamo, ripeto, bilance giuste e pesiamo onestamente. Chi si mette contro gli umili e gli sfruttati: io che pre_ndo nelle mie mani la causa di molti .milioni di contadini o chi riserba le lagrin1e, le tenerezze e l'assistenza alle poche migliaia di cantonieri che del resto aiutai, difesi ed assistetti sempre nella misura delle mie forze? Intanto non sarà male constatare che io sarei un singolare falsario; adoprerei bilance senza bollo proprio m amateur; poichè per quanto maligni possano essere i miei critici non sapranno trovare un movente egoistico nella mia condotta. Se mai potrò dimostrare il danno che me v'è venuto ... ♦ Procediamo ora all'esame comparativo degli stipendi tra ·i ferrovieri italiani e quelli di alcune delle principali linee straniere. Premetto che il confronto, perchè. esso riesca istruttivo ed utile, si dovrebbe estendere ai prezzi dei generi di ma'ggiore consumo ed alla spesa per l'abitazione. Tale comparazione non è agevole e condurrebbe troppo per le lunghe; comunque ba.:.. sterà notare che, dato il regime doganale assai ras-

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