Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 2 - 31 gennaio 1905

RIVISTA POPOLARE 35 rn1' ipocns1:1, senta cosciente scelleratezz:1; ma s0l0 per imbecillità iutellettuale, per fiacchezza di carattere, per degenerazione organica, che gli fa subire la volontà del suo ma]genio sacerdotale e per la concezione antisociale ed incivi.e ch'egli ha dei propri diritti e della propria potenza. Oh! inehiniamoci reverenti ad ammirati dinanzi alla quintessenza del regime monarchico incarnata nella persona dello Czar, che mette nelle mani di un neuroastenico o di un degenerato le sorti di un popolo di centotrentacinque milioni di uomini, e per ripercussione fatale, inesorabile, quelle di un altro popolo di circa cinquanta milioni ed indirettarnen te quelle di tutto il mondo civile, tra i rappresentanti del quale i legami e la solidarietà si vanno facendo sempre più intimi ed indissolubili ! ♦ Noi non abbiamo bisogno d'io trattenerci delle vere condizioni della Russia, che rendono assolutamente necessétrio un mutamento profondo nei suoi ordinamenti affinchè questo vasto impero asiatico-europeo entri alla fine nella sfera della cosidetta civiltà occidentale, che domina in Europa, in America, nell' Au-: stralia, nell'Africa settentrionale e meridionale - dovunque vi sono collettivitù umane uscite dallo srnto di barbarie. Ma per quanto la cosa possa sembrare superflua ricordiamo che in Russia non esiste libertà di stampa, di parola, di riunione e di associazione; è illimitato l'arbitrio dei funzionari di fare arrestare e deportare in Siberia ogni cittadino, che dà sospetto e senza bisogno di sottoporlo a regolare procedimento; non esiste nemmeno una larva di sistema rappresentativo per discutere degli interessi e della difesa della società; vi è assolutamente bestiale il sistema fiscale, quale non vige neppure in Turchia; vi è completo, assoluto, illimitato il dispotismo dello Czar esercitato per mezzo di funzionari e di generali la cui immensa disonestà non è uguagliata spesso che dalla straordinaria ignoranza : l'ignoranza è tale che si proibiscono libri che trattano del dinamismo perchè questa forza si confonde colla dinamite... ! A quali enormità possa arrivare siffatto regime si può argomentarlo : Ja un lato dal fatto che scienziati geniali come Czernikiewsky furono man-. dati ad esaurirsi ed a trasformarsi in imbecilli in Siberia e che ~nigliaia di altri eminenti pensatori lasciarono la vita sulle forche, e la vita o la ragione nelle tetre prigioni della fortezza di Schusselberg o di Pietro Paolo o in quegli orrori spaventevoli de] la Siberia descritti da Kennan e da To1stoi ed ai quali sfuggi come per miracolo Pietro Kropotkine; dall'altro dall'essere in vigore quel sistema di coazione tributaria, che qui stesso venne riassunto sulle orme del libro di Lehmann e Parvus (La Russia che ha fame) e ch'è opportuno riprodurre. Le misure contro i contribuenti che non possono pagare le imposte si svolgono nell' ordine seguente: 1. sequestro delle entrate; 2. vendita degli immobili; 3. vendita dei mobili; 4. incameramento della parte di terra che spetta al contribuente ritardatario ; 5. arresto; 6. sottomissione a curatela ; 7. schiavitù dell'imposta; 8. pena del bastone. Le altre misure non hanno bisogno di essere spiegate; poche parole occorrono sulla 7\ mercè la quale il debitore dell'imposta viene· ceduto ad un intrapren .. ditore (Arbeitgeber), che lo fa lavorare s~nza d:ue a lui alcun salario sino a tanto che non è pagata l'imposta. Egli può essere separato dalla famiglia, mandato in un altro goverùo; la schiavitù dell'imposta si estende anche alla famiglia de~debitore. In questo modo nel 1891 furono ceduti come schiavi 768 p~rsone ... Con questi metodi si riesce alla più tragica contraddizione : i contadini che producono il grano sono costretti a venderlo a qualunque prezzo e ad andare incontro a quelle terribili carestie, che fecero morire per fame alcuni milioni di uomini nel 189192 e nel 1898. Gli orrori dell'ultima carestia il mondo civile li conobbe dall'appello .eloquente di Leone Tolstoi. Questo spaventevole regime di dispotismo sinora non ebbe che un solo correttivo : la violenza altrettanto spaventevole e sangùinaria. E la vio]euza colpisce Paolo I. e Nicola I. per mezzo delle cospirazioni di palazzo. dall'alto ---- cospirazioni il cui svolgi111ento truce non trova riscontro che nelle gesta dei pretoriani dell'Impero Romano, dei soldati di ventura dell'Impero Bizantino, dei Giannizzeri dell'Impero Turco ; o colpisce dal basso Alessandro 2°, Trepow, Plewhe ecc. colle bombe o col pugnale dei nibilisti e dei rivoluzionari. Di fronte all'onnipotenza del Re ·in Russia non c'è stato sinora che il correttivo del regicidio e dell'assassinio politico ... Poteva e può continuare immutato - qualunque sia l'esito della rivoluzione a cui oggi assistiamo? No, no; è impossibile. E' la f~rza i_ncoercibile delle cose che si impone sulla volontà del despota, dei cortigiani e dei Cosacchi, che sono ciechi e scellerati strumenti nelle mani dei primi. ' Poteva durare sino a tanto che il bisogno d'innovazione si faceva sentire esclusivamente tra le fila delle persone colte, che costituivano la cosidetta Intelliguentia e che le proprie aspirazioni avevano formato colla lettura, coi vi,1ggi, colla frequenza nelle università di Germania, della Svizzera, di Parigi - sino a tanto che i grandi cervelli di Herzen, di Alissof, di Czet"niskiewstky, di Kropotki ne, di Gogol, di Gorki, di Tourgueniefl, di Tolstoi, di Struve ecc. ecc. erano per cosi dire senza corpi e senza braccia. Ma il sistema venne condannato a morte sicura, inesorabile il giorno in cui comincio a svilupparsi la grande inJ.ustri,t, che agglomero le migliaia di operai e dette a loro i bisogni materiali e le aspirazioni intellettuali, politiche e morali della vita moderna. La coscienza umana si è svegliata per forza inesorabile di cose nelle ·masse lavoratrici di una parte della Russia ; e la cosci~nza è una forza imponderabile che sfugge a tutte le coercizioni ed arriva fatalmente :tlle esplosioni tanto più terribili, quanto più ritardate e compresse. Alle concezioni tutte della vita moderna, che si sono formate nella coscienza russa e che non trovano modo di:essere soddisfatte oggi si sovrapposero i disinganni, ]e umiliazioni, i dolori inenarrabili della guerra pazza e scellerata contro il Giappone e le çui respon·sabilità ricadono tutte sullo Czar e sulla Corte. Perciò si sono avute le prime proteste sanguinose, nelle quali per la prima volta il popolo vero è comparso sulla scena e l'azione contro il dispotismo si è iniziata coll'accordo delle masse lavoratrici e degli intellettuali. Si, il popolo, nel senso più largo e più bello

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==