RIVISTA POPOLARE 55 nellate, dà un reddito lordo alle officine del ferro di 510 milioni di marchi. Anche, questa potenza, non concentrandosi in pochissime mani, e anche qui possiamo calcolare un aumento nel prossimo ventennio ; saranno 200 kg. a testa nel 1905 a dir poco; vale a dire un fabbisogno annuale di 16 milioni di tonnellate, e un reddito lordo di 960 milioni. Essendo quasi impossibile che sorgano nuove officine allato a quelle esistenti (per l'impianto di una officina moderna del ferro occorrono più di 50 milioni di marchi) l'aumeHto andrà quasi esclusivamente a beneficio degli attuali proprietari d'officme. Essi sono in vari casi gh stessi proprietarì o i maggiori azionisti delle miniere di carbone. Questi gruppi di imprenditori vanno incontro a un avvenire favoloso, a formazioni di ricchezze non mai viste nei nostri vecchi paesi europei. Passiamo ai prodotti che la Germania prende dal difuori. Prima di tutto il cotone. Ne importavamo 9000 tonnellate nel 1840, e si è v,mutì sempre crescendo sino ad arrivare a 370000 tonnellate nel 1903. L'America del nord ce ne manda 260000, l'India inglese oltre 70000, l'Egitto 30000. Il cotone ci farà sempre più dipendenti da paesi d1 lingua inglese finchf. non avremo noi stessi (quando f) un territorio che ci dia cotone come se lo vien procurando la Russia nel Turkestan. La dipendenza ha del penoso perchè appunto l'America del nord non ha alcun prodotto pel quale dipenda da noi, Essa vende cotone per fare dei profitti, noi compriamo pet·chè dobbiamo. Ma qui ci occupiamo delle quantità, e queste saliranno anche pel cotone nel prossimo ventennio. La Germania ha pagato, nel 1903, 400 milioni di marchi pel cotone ; ne pagherà tra 600 e 800 nel 1925 calcolando che da 6,28 kg. a testa il fabbisogno sia salito a 8 giacchè la nostra industria tessile dovrà pure estendersi per occupare i _nuovi milioni d'uomini soprag giunti. Se di tanto saliranno le grandi industrie, saliranno pure i consumi alimentari e con essi il fabbisogno del caffè, del rirn. dei frutti del sud. Questi consumi si sono elevati straordinal'iamente negli ultimi 60 anni. Intorno al 1840 il consumo per abitante annualmente era: 1,01 kg. di caffè, 0,13 kg. di riso. 0,60 kg. di frutti del sud; nel 1903 abbimo kg. 3,08, di caffè kg. 2,25 di ri1!0, kg. 2,69 di frutti del sud. Queste cifre contengono un po' della miglior storia della recente civiltà tedesca. Curioso da rilevare è che il riso era salito tra il 1896 e il 1900 a 2,49, si che ora é in lieve diminuzione. Le spiegazioni possono essere varie, anche d'indole industriale; tra altro è però possibile che .ciò dipenda dal maggior consumo della carne. Ma in linea assoluta anche la quantità del riso, pel crescere della popolazione, aumenta. La Germania spende per il caffè 145 milioni ·di marchi, pel riso 30 milioni, pei frutti del sud 4Q milioni; ciò nel commercio all'ingrosso; i consumatori pagano naturalmente molto dì più, all'incirca il 50 Oro di più. Si può calcolare che il consumo del caffè salga nel prossimo ventennio a 3,50 kg. per abitante e ci costi 65 milioni più di oggi. Quanto al riso, una valutazione è incerta per le ragioni dette su. Ma pei frutti del sud come aranci, fichi, datteri ecc. forniti dalla Grecia, dall'Italia, dalla Spagna, dalla Turchia, si può calcolare che essi avranno un grande avvenire in Germa~ia, se la Germania ha economicamente un grande avvenire. Si vedranno poi altri prodotti (Die Hilfe, 15 e 2~ gennaio). li 111111111111111 • 1111 i II li 11111111111 Il 11111 1111111111 li 111 li li I li I li 11111111111111111111 RECENSIONI Avv. Prof. VINCENZO MANZIN 1- Trattato del furto e delle varie sue ope1·e - Torino 1902-1905. Unione Tip. Editrice, 3 grossi volumi di complessive pag. 1690. Prezzo L. 24. . In quest'opera l'ampiezza della trattazione corrisponde alla importanza del materiale raccolto, delle critiche delle os. servazioni e di quelle conclusioni parziali, a cui sinora è pervenuto l'autore. Non. si ad~ice alla nost_ra _rivista, occuparsi dei due primi voltt~t, che r1gu~r~an_o principalmente la parte giuri dica. Ci o~cup1c1:movolent1er1, mvece, del terzo volume, in cui si considera 11 fw·to nella sociologia,. Questa parte è divisa in cinque sezioni: 1° Stato e movimento della delinquenna in furto. 2° Condizioni personali dei ladri, (recidiva, età, sesso, stato civile, professione, istruzione, r~~i~ione). 3° E~ementi caus~li del fur~o. (F~ttori ~si~i ester_ni, fisict individuali, demografici, economtc1, et1co-soc1ali, politico giudiziari). 4° Psicologia e morfologia del furto. 5° Sintesi (Genesi individuale della qelinquenza. Caratteri sociologici generali del furto. I migliori. mezzi di lotta contro il furto). Il Manzini, che si vale spesso dell'opera veramente magistral~ d1 Bosco (La delinquen_za_ in _alcuni Stati _d'Europa), co_nstata la tendenza alla d11nmuz10ne del furto m Iughilterra, m Germania, in Olanda, ·in Austria; e quella all'aumento in Italia, in Francia, in lspagna ecc. Non sappiamo perchè metta tra gli Stati con tendenza all'aumento la Svezia; la diminuzione è sensibile tra i tt3rmini estremi della serie dal 1871-75 in poi. Se c'è au_meuto nel 1~9~ risretto ~gli an:1.i i~rune~i~t~- 1oente precedenti, c'è però d1m1nuz10ne rispetto agli annt tn1ziali. Nell'oGcuparsi dei danni diretti ed iudirettiche arrecano i reati di furto, tace delle conseguenze gravi dell'abigeato sull'agricoltura della Sicilia. Ci dispiace, pure, che non ahbia fatto delle ricerche sulla Svizzera, su;questo piccolo, ma interessantissimo laboratorio sociale. Riescono istrnttivi i confronti cui si prestano gli Stati etnicamente complessi, come l'Austria : insegnano, ad esempio, che gli Italiani irt·edenti danno un_ piccolissimo contributo al !urto e che lo danno massimo gh Slavi della Slesia, mentre non sta alla testa la Slesia che fa parte del Regno di Prussia. · Nell'occuparsi delle condizioni personali per giudicare. d?l furto rispetto all'età e al sesso è deplorevole che non st sia ~ valso delle notizie dell'Inghilterra: specialmente per l'età sa• rebbe riuscito utile rilevare che mentre la delinquenza dei minorenni è in aumento dapertutto in Inghiltet·ra per le cure speciali, che si volgono all'inranzia essa diminuisce. Il Manzini riconferma la benefica infl11enza del matrimonio, ma ci pare troppo ottimista nel gi11dicara qL1el!a dell'istruzione. Assai interessanti i dati sui furti secondo la religione professata; e l'osservazione h_aimportanza se ~at~anegli ~t_ati con diver~e confE:ssioni •. In Austria e in Germania I cattolict darebbero il maggior nu• mero di ladri· gli ebrei il minore. In Russia il numero piil elevato lo darebhoro i protestanti; ma ciò deriverebhe dall'op· pressione po~itica ed eco~omica che_ vi ~ubisco!'.1~·.La statistica Svedese poi msegna che 1 tre quarti dei rec1d1vt 10 furto sono animati da sentimenti religiosi buoni o sufficienti; " il che dimostra, dice il Manzini, che codesta bontà e sufficienza servirà magari a conquistare il regno dei cieli, ma non a moraralizzare o a frenare l'azione dei delinquent:, tanto più che la prevalenza della suddetta condizioue di religiosità si trova anche tra i ·recidivi più incalliti ,, (pag. 495). Ci sembra sbagliata la classificazione dei fattori: è sempre preferibile quella del Ferri, nè sappiamo comprendere come la razza possa figurare tra i· fa,tt,wi ,nsici esterni. In generale è deficiente la trattazione dell'influenza del clima, del suolo, della razza, della eredità ecc. Nel capitolo sui fattori politicogiudiziari non ha saputo ti·arre conseguenze opportune dalle osservazioni sull'influenza dei cattivi governi - che spiega la mafia ed altre forme di delinquenza endemica - della vita delle prigioni ecc .. - che spiegano, la recidiva: . . Troppo comodo. 11 rappo:to tra_ l aur_ne~to ~e1 fu~ti ? la diminuzione delle ricchezze m Italia: dtmmuz1one d1 ricchezza da un decennio in quà non c'è, sebbene la nostra ricchezza rimanga molto al di sotto di quella dei maggiori Stati di Eu• ropa (Francia, Inghilterra, Germania). Troppo breve ed affret• tata la parte curativa, terapeutica ; ed anche troppo lombrosiana in quanto alla leggerezza della indicazione dei rimedi, mentre lodiamo e troviamo giusta la sua conclusione genE:rale sulla corregi bilità dei delinquenti (pag. 524). Per la genesi del delitto e pel suo incremento nella società moderna avrebbe d_ovuto valersi di più ~ell? teo:ie d~l Pole_tti e tlella. spropor - z10ne tra incrementll d1 b1sogn1 e d1 mezzi per soddisfarli. Un ultima curiosa nota. Cita spesso il primo scritto di criminologia del Colajanni (La delinquenza, della Sicilia 1885 ;) ma pare che ignori affatto La Sociologia Criminale, L'alcoolismo, Nel 1·egno della Mafia, Oscillations thermometriques ecc. quantunque citi la pl'ima. E queste sono le opere che avrebbero potuto meglio giovargli nella trattazione dei fattori del fm.·to. D.r ANTONIO VACIRCA - I concimi chimici nei paesi caldi ed asciutti - Palermo, A. Reber. 1504, L. 2. I nostri lettori conoscono la l'ara competenza economicoagraria del Vacirca dalle sue rassegne; da questo lavoro ne apprezzeranno il rigore di metodo nelle os~ervazioni personali. Egli dimostra lucidamente quanto utile si può trarre nel mezzogiorno dalla concimazione chimica specialmente quando si tiene giusto conto della qualità chimica del terreno. Nel mezzogiorno non ha trovato conveniente il sovescio per la coltura dei cereali; ma lo riscontrò vantaggiosissimo in quella delle vigne. L'agricoltura pel mezzogiorno ha un importauza economico-sociale preponderante; perciò raccomandiamo vivamente questo libro del Vacirca. Oott. Napoleone Colajanni, proprietario, direttore-responsabile. NAPOLI - R. TIP. PANSINI, CHIOSTRO s. LORENZO.
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