RIVISTA POPOLARE 47 e si vedrà come qnalmente sia impossibile che il contadino ottemperi ad un dovere che da lunga pezza egli si è abituato a eonsideraro qnalo nna cosa ingiusta, odiosa e risibile. Una esperienza trndiziooale rendo sicuro il villano cho per sottrarsi adagio adagio ali' obbligo onfitoutico egli non Lieve fare altro che mantenersi in una resistenza passiva o ::;nbdula. Egli quindi non fa rivoluzioni corno il prolotariat.o cittadi 1,01 nè sostiene erociate come le classi inferiori della borghesia; ogli resisto e aspetta. Noi easo del!' enfiteusi aspetta cho il tempo porti con sò la morto natnrnlo dei C,rnoui. Il solo easo in C:UÌ i contadini pagheranno il Canoue integralmente o puntualmente, som~a entusiasmi però, inten dia1noui beno, sarà riuando avranno in prospettiva la liberazione dello loro torre dalle minacce do\ direttario. Qualcuno potrebbe forse osservare ohe voler sottrarsi ml un obbligo pre1iso e legalo è un sovvertimento del diritto al 'lnalo i pubbli,)i poteri non debbono sottostare ma devono eontrastare con ogni mezzo rintuzzandone gli autori. Potrebbe anche darsi, i nveco, che riuc>stofenomeno di origine complessa, come F1bbia1riovisto, dovesse chiamarsi col nomo audace di diverso orientamouto d'ideo . .A. suo tempo dovono essere stati chiamati sovvertimenti del diritto e perturbazioni do! senso morale tntti quei nuovi sentimenti e attoggia1!1onti dello masso che produssero i varii cambiamenti sociali senza uei quali l' umanità sarebbe tuttavia nell'infanzia. In ogni modo qualnnqne sia la natura del fatto o la qualifica che gli si voglia dare, E'SSO esisto nè può bastare nna nuova leggo a far che non sia o che vada scomparonclo. * * * Fra le ideo messe avanti da chi si è occupato della cosa ei fu quella di imporre al proprietario l'obbligo di sovvenire l' utilista ìn corrispettivo degli sgravii o delle agevolazioni eho lo Stato erodesse di concedergli. 'l'ralasciamo di esaminare se il direttario dei fondi, che 11011 vive in campagna, eserciterà tale missione in modo corrispondente al bisogno, e se non cercherà piuttosto di approfittare dell' ignoranza del contadino por trarre da tal sua missione nn illecito profitto esercitando l'usura. ]~ vediamo soltanto SE: i II quel progetto 11011 si annidi il germe di nuovo complicazioni. In un' azienda agricola ci sono quattro fattori: terra , braccia, eapitale e direziono. Coli' attualo sistema enfiteutico il padrone diretto mette di suo la sola terra, ossia uno dei fattori meno importanti , e rimanendo del tutto estraneo alla eondizione del fondo deve eontentarsi di partecipare ai frutti di esso in ragione assai limitata. Ma se domani oltre la terra ci metterà, pr1r esempio, anche il Capitale, egli vorrà partecipare ai frutti in misura più larga o allora diventerà problematico so la parto rimanente al coltivatore potrà bastargli per vivere e por assistere il fondo quanto necessita all' interesso generale. A parer nostro la intromissione del direttario nella conduzione u.ei fondi non è uua soluzione ma una complicazione del gii't intricato problema dell'enfiteusi. E qui vogliamo osservare che le piccole proprietà ai tempi eho corrono hanno bisogno più che mai di godere della massima libertà por provvedere alla loro difesa onde potere riuscire utili ali' in te resse generalo; poichè dato l'allargarsi sompre maggiore del campo del!' umana attività e la tendenza ognor crescente nei popoli civili a dedicarsi esclusivamente allo lotto economiche, le forzo deboli no11 possono più reggere isolate. Al dì d' oggi per µotersi sostenere nel campo economico ci vogliono forzo non piccole , tanto che. <la taluno si pensa che la grande proprietà abbia di nuovo la sua ragione d'essere perchè, malgrado le sue imperfezioni sotto altri riguardi , trova nella sua grande organizzazione amministrativo- economica la capacità di dare un massimo di rendimento con un minimo di spersa, e e' è persino chi progetta di accrescere qu-~lla capacità mercè la consociazione. Noi paesi più progrediti i piccoli riuniscono le loro forze in tutte lo forme cooperati-::o seguendo volentieri l'impulso dato loro· da uomini \·era.monte benemeriti e dietro i buoni successi ottenuti praticamente ; ed un partito politico - sociale molto attivo e colto, i democratici eristiani, si è fatto anzi di questa necessità dei deboli nn' arma potente per farsi strnda. La piccola proprietà ba indispensabile bisogno, nell' interesse di tutti, dell'aiuto dello Stato e degli onti loc·ali. <lato direttamente, corno funzione cli ntilit.\ sociale. Donde, consegue, aneora una volta, la necessità che essa sia libera ·dal- ~ l' influenza di interessi particolari; il che ò inconciliabile eolla forma enfiteutica. * ·» * L'avversione al rispetto dei diritti del paciro110 fa :::iiclw egli li fa valere , anche dopo avere adoperato nmanameute tutta la pazienza o la benevolenza possibile, si attira la vendetta dell' utilista espropriato. Difatti le preso di µossesso si fanno quasi sempre coli' intervento della pubblica forza. Ci potdt dunque mai essere una legge capace di comprimere l' csplosirrnc del risentimento cli gente rozza, e eho credendo cli venire ingiustarnonto e ernclolmonto cspropri,tta · sarobbc sempre pronta ad usare vi()lonza contro l' ospropriatoro ? A questo gnaio non può certo riparare la leggo punitiva la quale,. purtroppo, in pratica non risulta quale dovrebbe esf-ere logge educativa. Si potrebbe sperare nella logge morale; ma qui è il vero cas) di dire: aspetta· cavallo ! * .,.* Data la natura della rendita onfìtentica i proprictarii cli Canoni non potranno mai esimersi dall'incontrare una forte spesa di e~aziono, sia por le provvigioui relativa.munto laute da dare agli agenti locali; sia per le approptiazioni eho di tanto in tanto si verificano da parte cli essi ; sia per lo procedure cho sempre si dovranno fare qualunque sarù per essere il sistema di leggo vigente, lo speso delle quali rc- :::itoranno a carico del direttario , o perchè non avra11no risnltato pratico o perchè dovrì1 condonarle per commiserazione o per amore di quieto vivere. ·X• * * l'er quanto benevoli , anzi quanto più bonovoli ~i rendessero le disposizioni di leggo o il trattamento dei direttarii, mi!le cause, anehc legittime, farebbero tuttavia nascere degli arretrati. Si riformi puro la proccdLlra , 111a la prescrizione bisogno1à scrnvro codificarla. Data la morosifa come non venire alla preseriziouo? E oltre la prescrizione si imporrà., anche per gli arretrati , il condono , por gli stessi motivi poi quali lo abbiamo visto imporsi riguardo le spese di procedura. •l(• * ❖:• Altra forma inveterata della resistenza degli ntilisti ò la disobbedi1rnza al patto dello autit:he concessioni , lo quali prescrivevano la stiµulazione del recognitorio ad ogni passaggio della proprietà. Por risparmio cli spese e per fare disperdere lo tracce dello partite i possessori non ottemperarono più a tale dovere; sicchè i direttarii , malgrado il loro diritto, hanno dovuto adattarsi ad anticipa.re le S(lose, o a concorrervi e magari a sostenerl"l por intero. Introdotta oramai questa usanza sarebbe, riteniamo, . un pio desiderio erodere che i recidenti adempirebbero a quel!' obbligo anello so le tasse e lo sposo venissero più o meno ridotto. E man-. cando la sequela dei titoli , mancando il filo conduttore del!' azione per la tutela dei diritti del direttario. * * -:-:- È cosa risaputa che la massima parte delle devoluzioni rappresentano pei diretta.rii un serio imbarazzo, porchè i fondi che vengono in loro potere sono per lo più ridotti in tali condizioni che non è punto facile trovarne un vantaggioso collocamento. Non di rado poi il direttario dovrà, come ò aeeaduto finora, tornare a concedere il fondo devoluto, o per i11fluenza di amici. ... dell' antico enfiteuta, o por non potere osso medesimo attendere all'utilo impiego del fondo stesso. •)(- * * Il continuo movimento in eui si trovano lo proprietà fondiario delle famiglie rur!tli per dotazioni, per suecessioni, per vendite, ecc. fa sì <;be facilmente i fondi si dividauo o si suddividano in fra1.ioni le quali, poi , si rflggruppano in nuove unità materiali cbe hanno vario origini legali; cl' onde nasce la confnsionc e la dispersione dei Canoni. A
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