42 RIVISTA POPOLARE nostre ferrovie non supera , statisticamente, quella ,che si verifica sulle ferrovie ·estere. Di questo argomento che, ancorchè fosse esatto-e non è, perchè la Germania, la Francia e l'Austria hanno, ptoporzionalmente, meno infortuni di noi - non ha valore dirimente, importa fare una buona volta giustizia. La velociia~media e la massima sono, nelle nostre reti, inferiori a quelle che in generale vigono all'estero. Ora, essendo la velocità il migliore mezzo quella nei limiti vigenti ~li' estero, la nostra proporzionalità negli infortuni non sussisterà più-; .e noi incontreremo, necessariamente, maggiori peri• coli e più frequenti sinistri che gli altri; perchè lo stato del nostro materiale fisso, ed anche mo• bile, è impotente a conciliare i due fattori. Trasformiamo e rinnoviamo. Questo è l'unico mezzo per equiparare le nostre ferrovie alle altre dell'estero, ed ai non commisurati sacrifici che esse c1 costano. Questa è la nePresso lo Czar ' ," .. ~- .,. , .... ' Buon~appetito I ( Whare Jacob ) di cultura degli infortuni, ed i ritardi il loro più consueto preservativo, ne consegue che ia percentualità degli infortuni dovrebbe , in Italia, scemare in ragione diretta della velocità, e in ragione inv~rsa dei ritardi, ed essere quindi assai minore che all'estero. In altri{ termini, seppure noi giungiamo a limitare tale percentualità alla proporzione accertata sulle migliori ferrovie estere, ciò non è che in forza della minore velocità e dei maggiori ritardi. Che!se vogliamo sopprimere questi, ed aumentare cessità che si impone al nuovo ordinamento fer~ roviario, qualunque esso sia. Nè ordinamento alcuno potremmo seriamente conseguire - e quando pure ottenuto, lo vedremmo fallire anche nelle mani dello Stato - finchè persisteremo a soffermarci paurosi davanti alle rivendicazioni insaziate e minacciose dei ferrovieri. Cosi come è ora, l'agente è un pericolo. Si lasci fare una buona volta lo sciopero, e quanto più presto è meglio. Non per questo perirà l'Italia. lNG •. LEONARDO CARPl
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