Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 1 - 15 gennaio 1905

6 RIVISTA POPOLARE mentre non sarebbe che di appena la quarta parte quella dei Giapponesi. Io vece come punto di partenza per le due evoluzioni prenderemo pei Russi l'emancipazione dei contadini nel 1861 e pei Giapponesi la rivoluzione del 1868. Che cosa hanno saputo fare i due popoli, le due razze, delle quali quella giudicata a priori la superiore ha avuto a sua disposizione una quantità di strumenti e di mezzi tecnici e materiali - capitali, telegrafi, ferrovie, scambi ecc. che sono i fattori più poderosi dell'incivilimento - di gran lunga maggiore a quelli dell'altra, in circa mezzo secolo? Se guardiamo ad alcuni fenomeni di ordine economico si deve riconoscere che la evoluzione del Giappone nell'organizzazione della grande industria, nelle esportazioni ed importazioni, nello sviluppo monetario e bancario, nel bilancio dello Stato, nel regime tributario è stato più spontaneo, più rapido e più equo che in Russia. Solamente in Russia vige ancora il regime dello Knout pei contribuenti, che non possono pagare le imposte ! Il volume dei primi fenomeni : produzione, importazione, esportazione, bilancio ecc. naturalmente in senso assoluto rimane molto maggiore in Russia -sia perchè la popolazione è piu che doppia di quella del Giappone sia perchè la evoluzione sua e i contatti col mohdo occidentale datano da piu lungo tempo. Mancano dati precisi sulla ricchezza privata dei due imperi e sui rispettivi consumi; non è possibile quindi un confronto; ma vi sono fenomeni demografici , che sono degli indici assai eloquenti del _benessere o del malessere di una popolazione. Nell'anno 1898 vi furono: nel Nati per 1000 abitanti Morti » » Giappone 31 20 10 Russia 44 29 (1). Da queste cifre si rileva che il Giappone pei due fenomeni demografici più importanti si avvkina maggiormente agli Stati più civili di Europa e degli Stati Uniti, mentre la Russia ha ancora natalità e mortalita barbarica, non superata che nell'India sventurata. Il Giappone non conosce le terribili carestie che hanno ucciso a milioni gli uomini nell'Impero degli Czar, e che hanno suggerite le pagine eloquenti di Tolstoi , che eccitano negli animi il sentimento di una ineffabile pietà. La difl:erenza nella mortalita e la mancanza delle morie per fame nel Giappone prova sempre, che se nell'Impero del Sole levante lo Standard of Life non è più elevato - e <li fronte alla Russia occidentale è certamente più basso - i mezzi per soddisfarne i bisogni , che ne fanno parte sono piu sicuri e normali. Ecco delle altre cifre, che dovrebbero far vergognare anche l'Italia. Nel 1899-900 il Giappone av;:w,1 nelle scuole elementari 4,302,623 alunni; in ragione di popolazione, perciò, il 9,88 ° 1 0 , La Russia non ne aveva alla dipendenza dei vari ministeri e del Santo Sinodo che 4,193,594 cioècontando sopra una popolazione di 129,000,000 - il 3,25 ° lo• L'Italia con 7 ,50 rimane anch'essa al disotto del Giappone. ( The Statesman's ecc). Non è possibile il confronto nella delinquenza, per (1) Le cifre sono tolte dal Th~ Statesman's Year 'Book del 1902 (London. Macmillan et C.o 1902). mancanza di dati omogenei pei due paesi; 111:1 questo è assai. istruttivo. I reati gr.wi nel Giappone furono nel 1899 appena 2,798 ; cioè men·o degli omicidi soli per l' Italia - 3586 nello stesso anno - I reati meno gravi furono 130,922 - e in Italia i soli furti, senza rapine, trufl:e ecc. arrivarono a 126,687 ! Per un milione di abitanti i reati gravi furono nel Giappone 81; in Italia i soli omicidi 112; i reati meno gravi nel Giappone per 100,000 ab furono 299 e in Italia i soli furti 422. Le cifre della Russia , specialmeute per gli omicidi nella media si avvicinano a quelli dell'Italia e si avvicinano a q uel~i del Giapp_one nella criminalità generale (1). 11 Giappone poi aveva nel 1899, tra accusati e condannati, 57,037 prigionieri ; la Russia nel J.896 31 dicembre, compresi quelli in viaggio per la Siberia , ne aveva 84,041 , non compreso il migliaio e mezzo di persone, che seguivano i loru congiunti nella deportazione. Accanto alle notizie frammentarie sulla delinquenz,1 devono stare quel le sulla corruzione. Nel Giappone mancano q uel!e spaventevoli epidemie di corruzione e d' immoralità in tutte ie amministrazioni, da quella della giustizia a quella dell'esercito, che fanno incredibili devastazioni in Russia. La 'l(ivista ne dette qualche saggio nel n. 0 precedente. Dove Lt superiorità del Giappone appare veramente è nella tolleranza religiosa e nell'ordinamento politico. Colla rivoluzione del 1868 fu debdlata la potenza reljgiosa del Taikun e rimase solo il potere civile <lei Mjkado, che non si attenta a perseguitare· alcuna credenza religiosa. In Russia invece è ancora grande l'inA.uenza nefasta del Santo Sinodo e il suo capo Pobedieoozstetl può ancora opporsi ad ogni riforma politica e civile e l' oppressione di coloro che non profess:tno la religione ortodossa --- dagli ebrei agli Skopzi, dai Veterani ai dobroutski tolstoianamente rifuggenti dal militarismo e dalla guerra - è enorme: il mondo civile protesta ancora colltro le stragi di Kitschienefl; e l'esodo degli Ebrei russi costringerà f~rse l'Inghilterra a leggi restrittive dell' immigrazwne. E i11 Russia si discute ancora se si avrà , sotto la pressione delle disfatte del 1904, una larva di Cos6tuzione, la libertà di coscienza , la libertà di muoversi, la libertà di stampa ecc.; mentre tutto ciò vige nel Giappone da molti anni - la Costitut.ione funziona dal 1890. Che più ? Il Giappone ha arti, scienze scuole medie, universita, come q ualung ue nazione europea; ed ha una meraviglio a èducnione uaziouale come nessun'altra l'ha. Come tutte le nazioni europee il Giappone ha i vizi e le virtù e i fenomeni sociali più importanti: ha i suicidi, il giornalismo , gli scioperi, il movimento socialista, le caricature, il teatro nazionale, le cocottes ec:c., h:i le sue grandi città con un milione e mezzo di abita o ti come non l'ha l'Italia; ha, infine, i suoi debiti pubblici e le sue spese militari , che non raggiungono quelle della Russia e dell'Italia , ma che vi sono ass,ìi meglio impiegate e sono riuscite alla organizzazione di una frotta e di un esercito, le cui gesta hanno meravigliato il mondo intero. (1) Si vedano in proposito le mie pubblicazioni: Socialismo e criminalità (Presso La Rivista popolare 1905) e L•Dmicidio iti Itatia (1901, Roma). ,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==