Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 1 - 15 gennaio 1905

RIVISTA POPOLARE 23 malgrado il nostro ravvicinamento del valoro artistico ad altra opera di eminente poeta italiano come il Leopardi, rimane unica e salda colonna granitica iu tutta la lirica italiana. Rinnovarsi è nelle aspirazioni di tutti i podi che hanno nel cervollo il lampo del genio; rinnovarsi per contenuto e per forma è quanto di più arduo possa volere poeta di tompra originalo. La rinnovaziouo fatta dal Rapisardi con lo « Poesie Religioso » nella lirica italiaua riguarda il contenuto P, la forma: rinn<rvazione che muovo dal gusto, dal temperamento, dal genio della poesia italiana; senza alcun ritorno al passato, senza anacronismi. 11 contenuto è schiettameute moderno, alto, umano ; la forma è quanto di più personale • di più nuovo e di più sano io conosca. Giacomo Leopardi , vincèndo di gran lunga le vuote esercitazioni letterarie dei maggiori , nella maturità degli anni suoi ci diede una lirica tale che parve distaccarsi dalle abitudini della poesia italiana. Jel contenuto il Leopardi rimane il rappresentante più puro, più alto, più moderno dello spirito travagliato dell'età sua dolorosa. Spiritc, profondamente meditativo e genio elastico , sensitivo di poeta, seppe trasfondere nelle pensose sue liriche lo spasimo e il dubbio di tutto il suo secolo scettico ; e la sua poesia si può rappresentare con un punto interrogativo. Egli rimane in Italia il più acuto indigatore dello vice.ndo psicologiche di tutto il suo secolo; ed in ordine alla forma fn un rivoluzionario . .A.boli la canzone trecentista di strofe lunghe e laboriose , conquistò una forma piona , precisa, rispondente in tutto al suo contenuto, ricavandolo con penetrazione e scelta acutissime dal gusto e dall'articolaziono della lingua italiana . .r el contenuto e nella forma egli è però un poeta di transizione, uoico uel genere, originalissimo, senza paragoni malgrado le derivazioni da poeti antichi ; per il contenuto egli è la negazione della fede , la negazione della scienza, l' affermazione del dubbio; per la forma, ha distrutto il passato , ma non ha creato nuove .'orme, dandoci unicamente la canzone libera in cui egli s0lo può lernrsi alto senza pericolo di cadere. Il contenuto del Leopardi aspettava chi lo rinnovasse nelle nuove esperienze della natura , della vita , della storia; la sua forma aspettava chi la rinnovellasse in nuovo attitudini precise rispondenti alla nervosità del mondo moderno. La rinnovazione della forma e del contenuto leopardiani i-.arà fatta dall0 « Poesie Religiose > di Mario Rapisardi. Non sono mancati tentativi lodevoli di rinnovazione in Italia. Alcuni hanno abolito totalmente òalla propria arte il passato classico , per attingero dal mondo francese e tedesco , sia per la forma, sia pel contenuto; ma la superficialità del tentativo è tale che non mette couto occuparsene. Altri, di più forte ingegno, tentò rinnovarRi tornando indietro ; simile a quei bizzarri capi ameni i quali, pur di parere diversi dal solito , non avendo denari per farsi nuovi vestiti , ne indossano uno smesso e attirano a sè la curiosità della gente. La nostra poesia, per continua ed elaborata vicenda di tentativi , era giunta a tal grado di perfezione e di varietà nella metrica e nel verso , da farci invidiare dalle nazioni che non avevano e non han110 tanta ricchezza. Ebbene, sarebbe pazzia buttar la nostra ricchezza sol perché 1tsata: bisogna solo usarne diversamente. Ma no ; torniamo indietro, disse chi voleva a qualunque costo rinnovarsi. E tornò al vecchio. Tornò al vecchio in quanto al contenuto e in quanto alla forma. Il contenuto, fatto di reminiscenze storiche, perciò non venuto su dalla vicenda evolutiva della psicologia individuale e sociale ; la forma , nell' atteggiamento e nella metrica , una pura imitazione del mondo latino. In Italia dove è scambiata la lucciola per la luna, si credette rinnovarsi tornando alla metrica latina che, per mille e una ragione: non si adatta al gusto nostro; oltre ad essere un ritorno indietro , un'involuzione poetica, un anacronismo storico, un'offesa alle conquiste metriche della lingua italiana. Il Leopardi por tanto rimaneva ancora il solo e più moderno rappresentante dell'evoluzione in ordine al contenuto e in ordine alla forma. Le e I ot>sie Religìose > venute fuori nel 1887 diedero finalmente la battaglia più decisiva, più vera per la rinnovazione della nostra lirica. Il contenuto del Leopardi é il dubbio filosofico; la forma, la canzone liberil. In ordino al contenuto il Rapisardi si aggnerrisco nello più profonde scoperte scientifiche e filosofiche; quindi la sua veJuta si allarga , il suo pen siero acuto penetra l'essere e lo rointegra nei suoi veri elementi. Fortificato nello nuove indagini pos'tivo, il suo forto ingegno ha avuto agio e volontà di guardare la vita· noi suoi nitidi contorni, senza storpiarla o snaturarla , rinsavendo nelle sue leggi inesorabili , facendo balzare la moralità dalla medesima uocessità delle vicende umane, da vero positivista, senza lo sterile desiderio di invocare vanità eh~ paiono persone. Il d.J.bbio filosofico del Leopardi ern una concezione poetica, eterna, ma unilaterale della vita, e vivrà sempre anche quando la scienza avrà fatto nuovi passi giganteschi. Del resto, è inutile rammaricarsi, perchè il dubbio è padre del vero, come diceva Galileo Galilei. La concezione positiva del Rapisardi abbraccia, invece, tutto l' orizzonte, affronta tutti i problemi, indaga tutte le leggi della natura . penetra i più profondi abissi del pensiero, con robustezza di frasi; anzi senza alcuna fraso, ma con la nudità scultorea doli' immagine. in q ut>sta concezione sana e positiva della vita, guardata con oechio pensoso di uomo e di filosofo; con coscienza libera da tirannia divina e umana, auehe il dubbio del Leopardi trova il suo posto. Ma non è un pnnto interrogativo, solo nello spazio; è un punto interrogativo inquadrato nolla nuova concezione granitica positiva dell'Universo. E' quasi una forza inconscia che ci avverto essere r<'lativo lo sforzo dell'umano intelletto, pericoloso il volo audace nei regni dell'infinito: Ma se de' claustri dovuti il limite Tu sforzi, oh flebili sconfitte, oh inutili Vanti, oh pansie1· smarrito N~l baratro infinito! Quinài Giacomo Leopardi rivive in minima parte nella concezione rapisardiana; rivive in queste delusioni dell'uon10 di genio di fronte alle tremende fatalità della natura. Il pensiero del Recanatese si è rinnovato interamente nella fi. lusofia positiva, nell'orizzonte ampio della scienza moderna, in cui l'uomo sano di mente si rassegna alle leggi doloroso e indistruttibili della natura. el Rapisardi l'uomo è veduto interamente, nella sua equilibrata natura; e il dubbio è considerato nelle medesime proporzioni rispotto ai bisogni umani, in cui si trova nella vita. La poesia dol Rapisardi ha per questo rispetto un contenuto così sano e così universale, una filosofia e un'etica così intime della natura positiva del!' uomo, che sfiderà i secoli e rimarrà salda e fresca come la µoesia di Omero, di Dante , dello Shakspeare, del Leoparài. In ordine al pensiero filosofico positivista, il Rapisardi è in poesia il più forte rappresentante della libertà di coscienza. como in filosofia lo è quell'altro poderoso ingegno di Roberto Ardigò. « .r omos > in fatti è una delle liriche rapisardiane in cui troviamo un esempio mirabile di quello che abbiamo detto in ordino alla rinnovazione del contenuto rispetto a quollo del Leopardi. Di fronte al e Canto di un pastore errante > del Recanatese può stare bene in contrapposto il « Nomos > del Rapisardi; ed esteticamente si ~levano entrambi alle vette più eccelse della bellezza. Il Rapisardi, oltre che nella lirica stupenda « Renovatio ~, anche altrove dà esempi luminosi ed evidenti della sua palingenesi. Riporterò qualche esempio : Ma quale ai sibili di marzo sgombrano Dall'etra i grigj giganti, e niveo Quinci Etna e quindi appare L'azzurro ampio del mare ; Tal, vinti al soffio degli anni i palli di Sogni che l'animo d'error fasciarono, Tu splendi, o vero, e lieta Di te l'anima acquata. In quosta concezione moderna della vita e della natura, di cui pel riguardo filosofico citeremo le mirabili poesie Stelle cadenti, Al\a virtù, Ex umbra in solem, Nox, Ballata, .l'ella foresta, Sera d'agosto, )lors ot Vita, Laocoonte, il Rapisardi ritorna alle fonti primigenie della natura, interpetrandole col pensiero libero d'ogni pastoia, incanalan-

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