22 RIVISTA POPOLARE circa. Vero è che oltre ai maschi insegnano nelle classi inferiori e nelle miste , assai spesso , anche le donne. Anzi nel 1897-98 esse erano: 4. 221 nelle scuole inferiori maschili 8.711 » » > miste 36 ,, > superiori maschili 48 » > > miste In tutto .13.016 (1.). Come si vede la <'ifra totale è assai rispettabile. Notevolissimo è poi che, già nel 1897-98, le donne toglievano 4257 posti ai maschi, nelle scuole maschili, contro l'articolo 14 del 1·egol.gener. Ma c'è da osservare che anche nelle scuole magistrali femminili, dove non c'è la decadenza che abbiamo rivelato nelle maschilj, già comincia a comparire qualche sintomo di notevole impoverimento. Infatti le alunne che -- fra Je scuole complementari e normalinel 1895-96 erano: scesero a > a , a 17.426 16.571 15.340 14.494 nel 1898-99 nel 1890-900 nel 1901-002 Di queste 14.494 solo 8596 nelle scuole Normali propriamente dette. Parrebbe, malgrado ciò un buon contingente; ma si consideri: 1. Che non tutte le aspiranti raggiungono il titolo didattico; 2. Ohe più della metà delle alunne seguono i corsi normali a solo scopo di cui tura , perchè non esiste un' alt1·a scuola di cultura generale per le donne, e non per esercitare la professinne: 3. Ohe gli asili occupano, nel 1902,5536 maestre, e che il numero degli asili e giardini cresce con notevole rapidità (ogni anno porta, in media, 54 asili nuovi) (2). Perciò, sebbene non si possan fare calcoli precisi, è certo che il numero delle maestre non basterebbe a tutte le esigenze della scuola. Del resto, anche ammesso che si avesse un numero sufficiente anzi esorbitante di maestre, resterebbe sempre la grande qnestione: è bene che a poco a poco le donne sottentrino ai maestri nella funzione educativa? E poiché la relazione Orlando del 30 Gennaio 1904 si compiace dei confronti con la Germania: facciamone anche noi, ricavandoli da quel magnifico libro del Lexis che là Germania ba presentato all'esposizione di S. Louis (3). Maestri: 122.145 ( in Italia: 1329 I). Maestre: 22.339 ( in Italia: 14.494 J· Aspiranti maestri nel 1902 : 27 .056 maschi 2.801 femmine Scuole normali: 199 seminari per maschi 25 » per donne In Italia P1·aparandenamstalt: 32 scuolenorm. masch. 95 per maschi 99 > femm. 3 per donne (1) Supplem. al bollettino ufficiale n. 42, del 1900. (2) Untet·richtswesen in Deutschen Ueich. Berlin, Asher, 1904. (3) Il 1901-02ha 66 asili in più degli anni pt·ecedenti; 1899-900 ne ha 56; il 1898-99 ne ha 103; il 1895-96 ne ha 25; i I 1894-~5 ne ha 70 etc. etc. Le condizioni della donna, anche della donna. colta in Italia sono tali da affidarci che i nostri figli rice· vano una virile e maschia educazione da lei? O non è forse al contrario? Non dovremmo qui seguire davvero la Germania, dove pure il femminismo ha più salde ra• dici che da noi? Non voglio ora entrare nell'aspra questione. Questo è certo e ugualmente triste, qualunque cosa si pensi delle donne e della loro capacità educati va: che la vocazi::ine del maestro scompare, mentre la necessità di una riforma scolastica perdura e si inasprisce, mentre é dubbio se la sostituzione della donna all' uomo nell' educazione popolare, fatale conseguenza delle 3:ttnali condizioni, Hia un bene o un male. GIUSEPPE LOMBARDO RADICE 111111111f11111111111111111111111 li Il lii li I I I I I I I f I I li f 11111111111111111111111111111111111 Le Poesie Religiosedi l\1arioRapisardi C1 ) · I/ ostotica falsa nella quale si pomp0ggiano quanti si lascian lusingare dallo più vuote novità ha quasi fatto erodere cbo l'arte risiedi! nolla forma; tanto che i più poderosi ingegni, scandalizzati di talo estetismo sorgente dalla contemplazione del!a forma in sè e per sè·, si sono persuasi che l'arte abbia un fine fnori della bollozza, una missione, un qualche cosa cho significhi apostolato. Ma nessuno, tranne rare o inascoltato occozioni, si è accorto dell'equivoco. Gli scrittori di novità estetichi:i hanno considerato la forma come tecnica, ma non corno rivelazione del contenuto. Se a\·essero considerato la forma corno integramento del contenuto, allora avrebbero abbrn.cciato davvero quell'ampia ed eclettica teoria dell'arto por l'arto a cui un genio luminoso della critica, Francesco de i anctis, e un altro non meno poderoso ingegno, Gaetano Trezza, dedicarono l' oµera loro e l'acume delle loro indagini. Le po~sie piu 11udrite di ponsioro, quello cbo annunziano verità nuove, quelle che strappano un lombo dell'avvenire o degl'ignot.o non vanno esaminate soltanto poi va.loro ideale delf idee, ma principalmente per l'arte. E con questo intendi mento vanno pure giudicate le Poesie religioso di Mario Rapisardi , malgrado l' altissimo contonuto o la nudrita sapienza positiva che si sprigiona da ogni lirica, da ogni strofa, da ogni verso, da ogni imagine o rima. S0110 trascorsi quasi venti anni da quando vennero alla luce per la prima voltc1.le < Poesie Religiose,, ed esse 1100 han perduto nulla di quel profumo di scbiet• tezza o di originalità, che colµì profondamente l'acuto senso critico di Gaetano Trezza, nervoso ed entusiasta estimatore di questa nuova lirica che è destinata a sopravvivere a molte delle passato , delle presenti o forse dello future opere d' arte. Da circa dodidi anni leggo queste mirabili liriche, sempre mara.vigliandomi di trovarle nuove. In questa reconto lettura fatta, mi sono ancora più persuaso che le « Poesie Religioso > a somiglianza delle più sublimi opere d' arte, sono frutto di lunga, acerba, profonda meditazione sui più ardui destini umani e sulle più essenziali leggi della natura, o che perciò aprono sempre nuovi orizzonti ancbo a quelli che credevano di avervi scorto per lo innanzi ogni più segreta bellezza, ogni più recondito pensiero·. Ondo noi parleremo delle < Poesie Religiose > come di opera superiore passata di già alla storia dell' arte, per valutarne l' importanza nol movimento letterario o nei destini della lirica italiana. Le e P0esie Religioso >, a chi non conoscesse le procedenti opere di Mario Rapisardi, potrebbero parere un'opera senz'alcun addentellato nelle precedenti della letteratura italiana e straniera, tanto è lontana per contenuto altissimo e nuovo e per forma nervosa e personale -dalle abitudini viete della poesia nostra. Ma noi, con un esame un po' attento, rileveremo qualche precedente se non formale o del contenuto, almeno d'irnµortaoza artistica nella letteratura nostra. L' opora del Rapisardi, (1) Società Editrice Sonzogno in Milano - Bih1ioteca Universale, N. 324 - Centeiimi 25,
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