RIVISTA POPOLARE 19 a i deputati Fortunato, Franchetti e Celli: sono assenti quelli che dalla lotta contro la malaria dovrebbero raccogliere i maggiori frutti ! Per l'acqua potabile la Camera di Commercio aspetta .fiduciosa il Canale pugliese. Ma ci vuole quello per irrigare i campi ... E qui la Camera non formula net tam ente la pretesa di attenderla dal governo: ci sarebbe voluto troppo c01·aggio ! Parimenti si riconosce che strade ce ne sono già abbastanza ; ma che mancano le tramvie. Neanche per q nesto, però, si osa chie dera esplicitamente l'intervento del governo ... Tra i voti ragionevoli, giusti e che dovrebbero e potrebbero essero più o meno soddisfatti, vi sono quelli sulla maggiore e migliore organizzazione e diffusione dell'istruzione agraria e commerciale; sulle facilitazioni doganali per favorire l'industrializzazione dei prodotti agrar; ; sulla politica ferroviaria e dei trasporti ; sulla organizzazione di una esposizione campionaria a Londra ·- all'uopo ricordiamo noi ciò che il governo ungherese fa per accreditare i vini dell'Ungheria in Austria; ciò che fa il governo auskialiano per favorire l'esportazione dei prodotti agricoli ecc.; - snlle comunicazioni marittime coll'America Latina; sui rirn · Lorsi dell'impo~ta fondiaria nei casi di mancato raccolto ; sull'abolizione del dazio consumo sul vino e sul maggiore e più lungo abbuono per la distillazione dell'alcool del vino ecc. Sulla politica dei trasporti noti.amo che la richiesta di migliori comnnicazioni colla Sicilia e colla Calabria potrà giovare a queste due regioni e alla nazione in generale ; ma non alla Puglia, perchè la Sicilia e la Calabria hanno produzione similare a quella della prima e non sono mercati di conBumodei suoi prodotti. Crediamo che si abbia ragione invocando provvedimenti sui contratti agrari; ma la· quistione è assai scabrosa ed un Parlamento Unitario non potrà mai ri solverlo con approssimata equità ed utilità inspirandosi all'uniformità legislativa. L'invocata estensione alle Puglie dei provvedi men ti µer Napoli è giusta, ma intempestiva. Cesserebbe l'nti lità cl ella cosidettu. politica sperimentale , se una legislazione speciale in favore di una città o di una provincia prima che se ne fosse cominciata l'applicazfone e molto tempo innanzi, che se ne fossero conosciuti i riBnltati, venisse estesa ad altre città e ad altre regioni. Passando sopra all'umoristico disdegno sulla importanza del mercato interno che la stessa Camera di Commercio di Bari provò luminosamente di essere del tutto ingiustificato - specialmente quando il mercato estero si restringe senza alcuna colpa nostra - veniamo alla quistione più importante: a quella del eredito, di cui ha bisogno la Puglia, di cui ha bisogno tutto il mezzogiorno, specialmente per combattere la spa ventevole nsura, che l'affi.igge e la intristisce. Certamente una diminnzione dello interesse del credito fondiario sarebbe utilissima; l'ha studiata l'onorevole Maggiorino Perraris ; l'ha studiata pure una Regia Commissione e si spera di riuscire a qualche cosa di concreto. · E tanto più facilmente vi si rinscirà quanto migliori saranno le condizioni del credito in generale. Che il problema del Credito accessibile a tutti ed a tasso non usurario possa essere r~solnto colla creazione di un nuovo Istituto di Credito non ci sembra esatto. C'è la Banca d'Italia; c'è il Banco d'Italia; c'è la Banca Commerciale - grandi istituti, che hanno numerose succursali, specialmente i due primi, nelle Pnglie e crediamo che dovrebbero e potrebbero bastare, inducendoli; all'occorrenza, ~d aprire nuove succursali e nuove agenzie ed evitando sempre quella concorrenza malsana, quella follia bancaria, che condusse negli an.ai passati - e le cui lezioni facilmente si dimenticano - alla rovina della Banca Nazionale e del Banco di Napoli, agli abusi, alle vere adulterazioni del Credito fondiario, all'efflorescenza di numerose banche e bancherelle che rappresentaron(I una prodigiosa conglomerazione di truffatori e di truffati. Non bis in idern I Del resto in Puglia i capitali non mancano e lo dimostrò un pugliese, il prof. Marzano (1) ; si associno ed agiscano. Qui il governo non ci ha che vedere ; ed ebbe torto l'on. Baccelli ad instituire una Commissione, che doveva studiare il problema della fondazione di un nuovo Istituto di Credito, che servì soltanto a far sapere ai settentrionali che nel mezzogiorno i capitali ci sono .. ma sono in mano o di vili o d'ignoranti o di usurai sfacciati ! Resta il problema del Credito Agrario. E' più difficile ancora. L'esempio della Francia e del Belgio, dove i milioni che vi sono consacrati ad interesse 1;nitissimo non trovano chi se li prenda· ha avuto la sua conferma nel mezzogiorno. I milioni della Cassa di Risparmio del Banco di Napoli dedicati al Credito Agrario del Mezzogiorno colla Legge 7 luglio 1901 non trovano chi se li prenda .. legittimamente. All'uomo crediamo fare cosa utile riprodurre le cifre che il Direttore del Banco comunicò al R. Istituto d'Incoraggiamento nella sednta del 12 corr. Gl' Istituti intermedi per mezzo dei quali si deve esercitare il Credito agrario in Sardegna e nel Mezzogiorno a 31 dicembre 904 erano 266. Tra qnesti Istituti soli 137 ebbero assegnato un Ca.stelletto a loro richiesta; agli altri 129 il Banco di Napoli lo assegnò .... di Ufficio I Il Castelletto dei primi fu di L. 3,236,500; quello dei secondi di L. 3,715,100; in tutto L. 6,941,600. Quali le somme realmente distribuite? Meno della sesta· parte: in tutto L. 853,583 e centesimi 59 I Questa somma rappresenta un progresso considerevole sul 1902 in cui non si distribnirono che L. 118,921; ma dice sempre che ancora le nostre popolazioni agricole non sanno usare dell'Istituto del Credito agrario. I più coraggiosi e inframmettenti, come è noto , poi, vorrebbero che il Credito agrario servisse a tutto .... meno che all'agricoltura e non sanno perdonare al Direttore del Banco di Napoli le git1ste cautele e la prudenza che spiega nel distribuire i quattrini. N è si dica che egli avversi l' istituzione : nelle sue precedenti 1·elazioni, scendendo anche alla polemica coi cri ti.ci, provò (1) Fl'aocesco Marzano: Le condizioni econo111 iche del la Provincia di Lecce. Lecce. HW3.
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