Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 1 - 15 gennaio 1905

12 RIVISTA POPOLARE chè alcuno, per quanto potente sia per aderenze e per ricchezze , possa sognare di strozzare la repubblica. Qui non si hanno tradizioni di fasti monarchici; qui non esistono classi agognanti il ritorno dei tempi passati; qui l'intera vita della Nazione è stata in tutto il suo sviluppo , vita di nazione democratica. Non si ha memoria di altra forma politica. La enorme ricchezza naturale, la immensa superficie di terra libera, il piccolo numero di abitanti non hanno permessa la costituzione di classi chiuse, e quindi non è stato possibile che sorgessero principi, idee e costumi diversi e distinti a .tenere divisa in gruppi separati la popolazione. La capillarità sociale, negli Stati Uniti di America , fino a venti anni or sono, era un fenomeno vero, e non una trovata di ingegno brillante. L'inesistenza di vicini potenti e temibili, rendendo vana ogni preoccupazion·e di attacco improvviso, ha reso inutile un esercito permanente; quindi non vi è neppure una classe o casta militare. Su quali principi , perciò ; su quali uomini, su quali forze sociali, potrebbe appoggiarsi un Cesare americano ? Ed ecco perchè gli americani ridono quando nelle pubbli~azioni europee trovano degli accenni alla possibilità di una prossima trasformazione politica interna dèlla repubblica. Il loro sorriso ironico però è giusto per il presente, non per l'avvenire. Negli Stat~. Uniti grandi avvenimenti maturano; e la vita di tutti, individuale e collettiva, è così febbrile, tanto attiva, cosi rapida ed intensa· che nessuno può azzardare previsio~i non clic? per il lontano futuro , ma per il prossimo avvenire. Le condizioni generali e le economiche e le psicologiche si vanno rapidissimamente trasformando e divengono sempre più simili a quelle europee. Oggi non è più possibile il successo all'uomo isolato fornito del solo capitale personale , come lo era fino ad una generazione passata. La ricchezza non è più a disposizione dei più . . . ' . . , . ' energ1c1 e pm resistenti: essa e stata gia strappata alla natura , oramai appartiene ad uomini che la custodiscono gelosamente sia con ingegnose combinazioni industriali, sia con nuovè leggi che loro g:irentiscono il godimento del monopolio da essi acquistato. ½a lotta per la esistenza, quindi, è più dura , più difficile e , specialmente , più aspra, più astiosa. Di fronte non stanno come prima da una parte l'uomo, dall'altra la natura ; ma due creature umane che si avventano l'una sull'altrél, e che conservano il ricordo della lotta combattuta ; i~ vittorioso per sentirsi superbo e divenire prepotente, il soccombente per coltivare nell'animo proprio l'astio sorto dalla sconfitta patita. Contemporaneamente al monopolizzarsi della ricchezza si è avuto l'aggrupparsi degli individui che erano venuti in possesso di essa ; il costituirsi di una classe, che non· rinnovandosi per la entrata di nuovi elementi, si è formati principi, idee, usi a sè. Il grandioso aumento della ricchezza privata ha sommerse le pratiche della vita semplice dei tempi passati ; sogni e progetti di glorie, di piaceri , di potere hanno sostituite nella mente americane le aspirazioni alla conquista della vita del cielo con la semplicità della vita del mondo. Sotto i nuovi impulsi lo spirito avventuriero dormente ma non mai spento nell'anima americana si è risvegliato e, non avendo più dinnanzi a sè le praterie del West, adocchia, spinge il proprio sguardo al di 1è dell'Oceano, al di sopra dei monti, verso l'Asia, oltre il Messico ; ed un fremito l'agita tutto. Una lunga serie di anni di protezionismo indutriale, intanto, hanno prodotto il loro efietto. Dovunque sono orte fabbriche, officine, che giornalmente hanno bisogno di moto a costo della felicid e del benessere di milioni <li individui che da esse ritraggono o larghi profitti o il pane quotidiano. Ma il moto alle officine ed alle fabbriche non può esstr dato che dal consumo , ed ora il consumo interno non ba ta più all' ofierta ogni giorno più larga. Il progresso industriale ha superata l;t massa dei bisogni della fiumana dei milioni di immigranti ed or(l la vita di esso è minacciata dal la sua stessa attività. Il mercato interno non assorbe, non può assorbire più i prodotti nazionali. Ed ecco la ricerca dei mercati esteri alla quale si lanciano gli industriali ed i capitalisti appoggiati dagli auguri dei milioni di loro associati. E la necessità economica risveglia ed è a sua volta acuita dallo . pirito avve.auriero sempre pronto a ridestarsi fra i figli dei Pilgrims o dei piolliers. Una nuova concezione ideologica sorge ad idealizzare il nuovo momento della vita sociale. Gli Stati Uniti non debbono più contentarsi di essere un passivo modello per le altre nazioni di un perfetto governo democratico ; essi debbono essere non solo propulsori, nel mondo delle idee democratiche ma fondatori di istituzioni che alla democr~zia fanno capo. La loro missione è cambiata : accanto ad essi , verso il Sud , sono a decine le nazioni che hanno bisogno di avere insegnate come governarsi , che hanno data e danno prova di insufficienza e di incapacità nell'usare gli strumenti di governo democratico, mal copiati dal loro potente vicino. E' questo perciò che ha il dovere di mostrare loro come quegli istrumenti si usano, perchè invece di danneggiare sieno creatori di pace e prosperita. Ed ecco che dallo accentramento della ricchezza, dalla formazione della classe plutocratica, dall'extra produttivita delle industrie sorge quell'imperialismo il quale nel mentre si basa su bisogni economici soddisfa ed anima anche molte e profonde aspirazioni idealistiche di questo popolo; il quale, nonostante i suoi milioni la sua astuzia commerciale e la genialita del suo ingegno resta in fondo un popolo di bambinoni. Sebbene, quindi, sia ridicolo anche l'accennare alla possibilita di una trasformazione negli ordinamenti interni della Repubblica per il presente; pure non è possibile prevedere quali saranno i risultati di questo movimento di nuovi adattamenti economici, sociali , psicologici, nel quale si trovano gli Stati Uniti d'America. Soltanto ora compaiono, oppure solo da qualche anno sono comparsi nuovi elementi , nuovi fattori -dell' azione dei quali non sono previdibili gli effett~. Un fatto è certo che gli Stati Uniti si trovano in un momento ( di indeterminabile durata) di profonda trasformazione, il quale farà indubbiamente sentire la propria influenza anche sugli ordinamenti politici della Repubblica. Se essi si democratizzeranno ancora più ovvero saranno sostituiti da istituti politici in cui

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