RIVISTA POPOLARE 663 zioni della· vita che determinarono la nascita , lo svi·- luppo, e --l'attività di tali facoltà rndimèntali. ♦ Una specie animale che si va perdendo. - Fra le razze animali che dinanzi alla cacèia dell'uomo rapidamente scompariscono bisogna nota.re la Zebra gri • gia, nno dei più caratteristici tipi della specie equina. Il primo soggetto vivente che fu veduto in Europa fu quello d?nato nel 1882 da M:enelik al presidente della Repubblica Francese, allora Giulio Grewy. Però visse pochissimo, anche perchè i guardiani del Jardin. des plantes a Parigi non seppero prepararle un ambiente convenevole. Delle quattro coppie che vi vevano nel Zoological gm·dens di Londra, solo un maschio e tre femmine rimangono, due delle quali del più puro tipo grigio e rarissimo. Sono state tutte in via te in Inghilterra da Re Menelik in dono le prime paia alla Regina Vittoria, l'ultimo a Re Edoardo. Nel 1903 un bellissimo paio , maschfo e femmina , fu donato alla Zoological Society dal colonnello Sir J. L. Harrington, ambasciatore alla corte Abissina. Anche di questo paio il maschio morì. Pare che i maschi sieno molto meno resistenti delle femmine al nostro clima ; per qu;:tuto al Zoological garden si sia fatto il possibile per creare loro un ambiente atto alla loro vita. In Africa occupano un territorio ad est del Sabeli, nella regione del fiume J uba, fra il secondo e l'ottavo grado di latitudine. Vivono a gruppi di circa duegento guidati da una mezza dozzina dei più vecchi del gruppo. Tuttavia malgrado che i gruppi sieno numerosi la zona in cui vivono questi animali va via via restringendosi ed i naturalisti vedono con dispiacere che ben presto le sole zebre, grigie e no , che potremo ammirare saranno quelle impagliate dei gabinetti di storia naturale.· Fisica Gli effetti del Radio su i metalli. - Fin' ora gli studii a proposito della azione del radio erano stati diretti nel senso di constatarla sn i corpi organici, ed in r~pporto ai varii fenomeni della luce ora il Prof. M. N. Orla:ff nel Gi01·nale della Società Fisica Chimica Russa rende conto di una serie interessantissima di esperimenti del radio in rapporto al suo effetto su i metalli. Il Prof. Orla:ff aveva osservato alcune alterazioni prodotte causalmente su metalH. es:r,osti alla azione del radio. Volle constatare se veramente era al radio che erano dovute le alterazioni, e se, in qnesto. caso , il radio comnnica ai metalli la sua proprietà irradiante. Egli pensa dunque di introdurre in una capsula di ebonite tre centigrammi di bromuro di radio e ricuopri poscia questa capsula con una lamina di alluminio. Dopo alcun tempo di esposizione egli ~onstatò su la superficie dell'alluminio esposta al contatto della capsula certe protuberanze simili alle bolle prodotte dal metallo in fusione, ma non però differenti in tutti i loro caratteri dall'alluminio stesso. Procedendo nelle esperienze egli potette osservare che queste protuberanze sono radioattive , e possono dare, in seguito ad un contatto di pochi minuti una immagine fotografica attraverso la costa nera. La loro radioattività è lungamente permanente , in alcuni casi della durata di sei mesi , senza che se ne possa constatare un indebolimento evidente. Naturalmente , ottenuto questo primo risultato il Prof. Orlaff ha proceduto nelle sue ricerche, ed ha potuto ottenere effetti quasi simili su lamine di platino, di rame, e d'oro. Ha c0nstatato anche che vi sono alcuni metalli completamente refrattari a questa azione del radio, e fra questi notevoli il ferro e l'argento. L'alluminio, però, sembra essere fin' ora il più sensibile di tutti ed è su l' alluminio che si sono portate specialmente le esperienze dell'Orlaff. Egli ha tratto dalle sue ricerche in questo metallo e dai fenomenti ott~nutine, la conclusione che sotto l'azione radioattiva una lega stabile si forma fra le particelle dei sistemi atomici à.el radio e· intorno ai più _leggeri nuclei d'allumìnio e provoca quella trasfor•· maz10né del metallo osservata da lui. ♦ Per la produzione di correnti ad alte frequenze. Uno dei problemi di fisica che l'industria cerca di risolvere è la produzione facile di correnti elettriche ad alta frequenza. Fin ora molti sistemi sono stati speri- ~entati , al:'uni s?no anche in uso, senza però e-be il sistema ult1mo sia stato trovato. Ora nella rivist.a Mechaniker di Berlino il signor Ernesto Rahmer pro· pone un suo sistema che sembra dovere essere al caHo di dare i risultati sodisfacenti. Si sa che la corrente ad alta frequenza è subordinata alla più alta polarizazione posaibile della elettro-calamita; ed è sn le elettro.calamite e la potenzialità delle bobine che si sono basate , fin' ora, le ricerche e i sistemi. Ora il .Ruhmer propone l' impiego d' una piastra circolare d' acciaio, od anche semplicemente di ottone orlata d'nn nastro d'acciaio, e di una elettro-calamita posta a distanza niinima dalla piastra. Messa in comunicazione con un motore-elettrico il disco può prendere un rapidissimo movimento di rotazione, polarizandosi così sotto.l'influenza della elettro-calamita alimentata· da correnti alternate di frequenza usuale. Le impressioni magnetiche persistono sulla superficie dell'acciaio, e questo sno mantenersi ne permette l'accu• mulazione. Si ottiene così una grandissima somma di poli positivi e negativi, la cui qnantità è difficilmente realizabile altrimenti. Infatti l'uso costante che si ha ora di avvicinare molte elettro-calamite le une alle altre non dà i risultati di potenzia]; tà che sono dati dal disco d'acciaio. Quando il disco d' acciaio ha sviluppato così il suo massimo campo magnetico - ed ha allora un numero infinito di poli estremamente prossimi, è possibile , imprimendo al disco una rapidissima rotazione , ottenere dal rocchetto della elettro calamita delle correnti al ternate d'una frequenza altissima tali da raggiungere, ·quando l'elettro-calamita sia convenientemente disposta , fino a 50000 alternanze ogni secondo. Questo dispositivo si rivela utilissimo ed appare essere una delle applicazioni derivanti dal principio del telegrafono. Astronomia Esplosioni di stelle. - Un notevole contributi) allo studio delle s111,>posizioniastronomichè è dato da un notevole articolo pubblicato in Knowledge dal professore A. W. Bickerton. Bisogna osservare , in primo luogo, che l'energia i•umagazinata in Natura è quasi illimitata. La sorgente sua principale, quaudo si tratti di stelle è la forza di gravitazione. Infatti si calcola che questa forza è tanto grande che un corpo che da un punto qualunque dello spazio cade sul sole ci arriva con la velocità di 390 mi~lia al secondo. Questa velocità possiede una energia cento milioni di volte più grande di quella di un treno espresso, e la temperatura prodotta dall' arresto subita.no di un simile corpo sorpassa mille volte il massimo che può essere raggiunto nella temperatura da un forno elettrico. Ora nella collisione di soli noi abbiamo un agente capace di sviluppare una energia abbastanza grande <la formare delle nebulose. Ma le collisioni di soli non sono freq ueuti. E' dunque altrove che dobbiamo cercare la ragione di. queste e della combustione delle stelle. Ed è più razionale cercarla in quantità di materia. stellare che vaganti nello spazio attratte da un sole viricadono sopra e producono qnelle manifestazioni lucenti, stelle che brillano per un periodo di tempo -· generalmente assai breve - e scompaiono. La loro conflagrazione produce una enorme combustione di gas, che costituisce la nebula permanente o evanescente in relazione diretta col potere attrattivo del nuovo corpo, comparato con la sua temperatura. E' cosi che si for-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==