662 R I V l.S T A. POPOLAR E gamia sia diventata gravosa. I più alti carnivori, v,ivono appunto così e il leopardo, il leone, la tigre, la ~olpe, ed anche i non carnivori ma elevati nella scala -della intelligenza: i castori, le antilopi, le foche, le scinimie antropoidi vivono in famiglie monogame fino al'. om - pleto sviluppo dei piccoli. Il prof. Hutchinson ·~conchiude da questo studio con nna carica a fondo cònìro gli avversari del matrimoHio e i partigia.ni delte unioni libere. E per dimostrare che la società anderebbe alla rovina se la monogamia fosse abbandonata porta l'esempio del Cuculo la cui femmina -dovendo fare attenzione alla corte di una mezza dozzina di maschi. non. ha tempo neppure di fa1·si il nido. Ora mi pare che il prof. Hutchinson si affretti troppo a tirare delle conclusioni~ Credo che sia un errore il togliere esempio dagli animali e del loro modo di vivere per concludere e paragc,nare le società umane. E' questo u u errore assai comune ad una certa scuola di sociologhi. Bisogna ricordarsi che l'animale, per qnanto intelligente possa egli essere nelle sue manifestazioni, è sempre un organismo sotto tutti i rapporti inforiore al nostro. La sua vita, il suo metodo di combattere la lotta della vita, e di adattarsi all'ambiente dipendono prima dalla limitata potenzialità delle sue facoltà intellettuali - dfetto questo del cervello poco e imperfettamente sviluppato-e della sua capacità muscolare. Ora noi siamo mentalmente e fisicamente troppo lontani da questi organismi-· non ne esludo nè le antropoidi, nè i castori, nè le razze pi.ù evolute di cani , perchè la loro vita ed i loro costumi possano in qualsfasi modo ser- .vire di modello ai nostri costumi ed alla nostra vita; e non soltanto di modello, ma anche di semplice punto di paragone. Io non sono partigiano della poliandria,· nè della poligamia. Credo che la monogamia sia la migliore condizione nei rapporti dei due sessi per lo sviluppo, la protezione, e la perpetuazione della speci.e. La natura ha di.sposto che l' uomo non deve sprecare le proprie forze perchè possa procreare validamente e bene. La monogamia provvede appunto a questa conservazione. Nè sono punto partigiano di tutto ciò che p11ò limitare l'aumento nnmerico degli individui componenti la specie. Ora è scientificamente provato che la poligamia sterilisce gli organismi. Io credo dunque che la monogamia sia la migliore forma di rapporto fra i due sessi. Ma da questo a concludere, come vorrebbe il prof. Hutchinson, che il matrimonio deve essere indissolubile, una specie di paradiso o di galera a vita, c'è un grande tratto e gli esempi tolti da tutte le specie animali possibili e immaginabili non basteranno a farmelo varcare. · Il matrimonio mo.1ogamo sì. perchè pare il più atto alla conservazione della specie , ma corretto però da tntte quelle forme di libertà, che ne fanno un semphce contratto bilaterale, risolubile a volontà. E questo proprio percbè io credo che la specie uomo debba darsi delle istituzioni in armonia ai bisogni creati dal suo stesso grado di sviluppo, senza stare ad osservare se i cani, i gatti ed i conigli sieno o no poligami o monogami. Dalla più• alta specie ani.male all'11omoci corre tanto, che nessuna vita animale può essere logicamente presa a modello della vita dell'uomo. ♦ Le sopravvivenzé animali nell'uomo. - Questa questione delle sopravvivenze, delle tracce della nostra animalità primitiva ed originaria è rimessa ora sul tappeto. E in verità non è fuori di luogo. Gli stL1di esoterici, e i nnovissimi studi psicologici, rivelando manifestazioni di forze nmane fin' ora sconosciute, ed ora troppo sommariamente studiate hanno dato la stura ad una grande serie di affermazioni pseudo-scientifiche le quali tendono a togliere l'uomo dal posto logico nel quale è stato .collocato dalla natura: cioè al sommo del1a scala .animale, quale ultimo anello di quella ca tena organica che va dall'ameba all'organismo umano il più perfetto. Fin ora ci. si era limitati, nello studio delle sopravvivenze animali nell'uomo, a qnelle di carattere organico atrofizazioni di muscoli, di nervi, di ossa che rimangono a testimoniare della nostra primitiva origine, ultimamente però gli studi si sono allargati e approfonditi e del campo della fisiologia sono entrate in quello più interessante della psichica. Ul timamente il prof. Metchnikoff ha presentato all' Accademia di Medicina in Parigi i suoi studi su i "Rndimenti psichici dell' uomo ,.. E' difficile - poiché lo spazio non me lo eonsente-dare un sunto dell'ampio e profondo studio del Metchuikoff, ne darò soltanto l'idea principale e consiglio i lettori a leggere in esteso la relazione nel Bnlletin de l'Institut Génb-al Psichologique. Il prof. Metchniko.ff osserva che nelle nostre società noi conserviamo in alcuni pregiudizi il ricordo vano di fatti dei quali la vera ed esatta nozione è ormai perduta per lloi. Esattamente come nel nostro corpo troviamo traccia di organi la cui funzione è ormai da lungo tempo cessata. Questi organi rudimentari sono la dimostr_azione delle diverse forme di vita vissnte dai nostri antenati migliaia di secoli prima che sn la faccia della terra appll.- risse l'uomo delle età preistoriche, del quale troviamo le traccie nei giacimenti quaternari e terziari del nostro suolo. Ma se questi organi rudimentari sono già di per se stessi difficili a ritrovare nel corpo umano normale, ci sono altri rudimenti che sfuggono al bisturi e aJla bilancia e che tuttavia possono essere ricostruiti, e son essi che ci riportano alle età anche più lontane di q nelle accenna te dalle apofisi ma8cellari e dalle suture del naso, e tradiscono la nostra stretta pareq.- tela con l'animale inferiore dal quale l' uomo si è affrancato in lunga opera di secoli ma che non può rinnegare. Naturalmente non sempre, non in tutte le circostanze il rudimento psichico può essere ritrovato, come non sempre nel corpo umano si ritrovano gli organi atrofizzati , ma date certe circostanze , e certi speciali individui questi fatti rudimentari si rivelano e vengono a confermare la 'teoria della nostra pura discendenza animale. Il Prof. Metchinkoff afferma che è specialmente nelle transi dell'ipnotismo, e sotto le influenze magnetiche che questi sentimenti-per chiamarli cosi-d'una psiche inferiore, rudimentaria si rivelano. Nello stato ipnotico, liberato l'individuo dall8. eredità di sviluppo organico e mentale che il succedersi delle generazioni attraverso i secoli gli ha lasciato , la psiche primi ti va si rivela , e - fatto che . rivela il rudimento animale - diventa quella che può essere la psiche delle scimmie antropoidi. Cosl nel sonno ipnotico, suggestionato da certi· pericoli comuni a codesti ani.mali, l'individuo umano rivela facoltà che non avrebbe mai rivelato altrimenti ed atteggia la sua difesa al modo stesso che un gorilla od un chi.mpanzé l'atteggerebbero. Egli esercita allora ed in quei casi le sue possibilità come quegli animali le esercitano. E queste sue possibilità le esercì ta con la facilità stessa che se fosse 1t11a scimmia e non prende mai quelle forme ed attitudini di difesa che prenderebbe in condizioni normali. E la difesa non dobbiamo intenderla soltanto contro il pericolo immediato , ma sibbene come il mezzo di perpetuare sè e la specie nella lotta per la vita contro le difficoltà della natura e la sodisfazione delle necessità della vita. Ora è questo un fatto degno della massima attenzione e dello studio più profondo, che accanto agli organi atrofizati che nessuna forza può più rimettere in azione, giacciano nella nostra psiche addormentata da migliaia di secoli delle potenzialità che possono essere risvegliate, e rimesse in opera tosto che l'uomo si trova riportat?, sia pure artificialmente e per poco tempo, alle condi-
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