660 RIVISTA POPOLARE the Safety of employ~es and t?·avellers on railrnads be promoted by Legislation ?) pubblicato nella No1·th American Review (Novembre) opportunamente fa questa giustissima osservazione: e Quando furono annunziate le perdite dei Giapponesi e dei Russi nei. cinque giorni di terribile battaglia, dal 26 agosto in poi, di Liao-Y ang e che forono di oltre 30,000 uomini tra morti e feriti , il mondo rimase atterrito. Quando l' Interstate Commerce Commission, nel suo ultimo. annuale rapporto, pubblicò il fatto che nell'anno terminato il 30 Giugno 1903, i viaggiatori e gl'impiegati nccisi o feriti nelle ferrovie degli Stati Uniti ammontarono alla spaventevo_le cifra di 49,531, l'annunzio suscitò scarsi commenti. Dopo gli accidenti sono seguito agli accidenti con tale regolarità durante gli ultimi dodici mesi , che il racconto fattone nella stampa quotidiana non ha fatto alcuna impressione duratura e sono passati come un fatto comune di cronaca. Intanto il deplorevole 'record degli accidenti è stato in incremento nell'ultimo anno e cosi nell'anno terminato a marzo 1904 ci sono sta ti 427 La scuola e la stampa ----~:---- Nel Bollettino (1) dell' Associazione pedagogica fra i professori delle Normali (Roma, fascicoli 9-10) si trattano, fra gli altri, due impo~tanti argomenti in due considerevoli articoli: << La preparazione dei maestri ,, ( Alessandro Pellottieri della Normale di La_cedonia) e «< La psicrlogia nef_[loi rari scolastici» (Paolo Vecchia). Nel primo si sostiene la necessità di una larga, radicale riforma della Scuola normale che di questa e del maestro elevino d'assai il livello. Nel secondo il Vecchia, lancia una requisitoria fiera e calma contro gli odierni oran scolastici , invocando che, « dopo tante esperienze , le tradizioni nè molto antiche , nè « punto gloriose cedano il passo all'impero della psicologia; « alla quale ogni ordinamento scolastico , per riuscire utile, << deve uniformarsi >>. Nel « Corriere delle maestre >) di Milano il suo direttore prof. Guido Fabiani pone a raffronto in un breve articoletto di fondo le p:irole dedicate alla seuola dal discorso della Corona con quelle alla scuola stessa rivolte dal De Amicis nel suo discorso ai maestri di Roma: viaggiatori e3479 impiegati uccisi, 8006 viaggiatori e 43.025 impiegati feriti, che in tutto danno 54.937 vittime degli accidenti; cioè quasi 6000 di più di quelle che si ebbero nei tre giorni di battaglia di Gettysburg (guen·a di secessione). Queste constatazioni costringono a domandare : che cosa si può e -si deve fare? ». Re Fillpppo e il marchese di Posa un raffronto eloquente e utile che dimostra come nessuno più ormai si periti d' augurare nuove scuole ai nuovi tempi (N. 10). Lo stesso periodico (fascicolo 9) dedica un lungo arti eolo (Anita Canal) alle nuove scuole per gli adulti.- « La lettura , la scritture, « il calcolo, « le nozioni storiche, geografiche, « scientifiche, sono la materia del « l'insegnamento: la moralità >>- cosi conclude l'articolista - « deve esserne lo spirito. In un altro articolo si chiede che << per l'onore « d' una grande nazione qual' è (< l'Italia nostra, per l'umanità, per « la giustizia, siano abolite le atovvero la morte del giornale di Bernstein Lo scrittore nord-americano dopo avere passato in rassegna le cause che determinarono molti degli accidenti che disonorano le ferrovie americ'él.ne ed esposti i provvedimenti inefBernstein ~ Sire, dateci libertà cii pensiero. Bebel: L'avrete I Si tratta solo di tenere a posto la lingua ! ~ tuali pensioni irrisorie, le quali, ~ anzichè dare i mezzi di sussi- << steuza al meritato riposo, fanno ficaci che dal 1888 in poi sono stati presi conchiude che occorre una sapiente e rigorosa legislazione che riesca a qnesti fini : 1° all' aumeuto della ispezione del governo; 2° alla prevenzione di eccessive ore di lavoro continuo da parte degli im-_ piegati ferroviari; 3° alla prevenzione clell' impiego di giovani, d'incompetenti o d'inesperti; 4° all'uso coercitivo del più perfezionato sistema di segnali ; 50 a stabilire l'obbligo di sostituire l'acciaio al legno nei carri-bagagliai; 6° all'uso obblig~torio dell'acciaio nella costruzione dei carri per viaggiatori. Tutte queste proposte, che sicuramente diverranno leggi dello Stato , dimostrano che anche dove a_ncora impera sovrano il liberismo ferroviario si sente la ne. cessità di un più attivo intervento dello Stato. 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 AVVISO IMPORTANTE Pregbia~? nel modo p1u calo1·0s0 gli abbonati, al quali è scaduto l' abbonamento al 31 dlcemb1·e, di volerlo pagare colla massima sonecitudlue. Dlrlg·ere lettere e cartoline vaglia all'onorevole N. Colajannl - NAPOLI. ( Iugend) « morir di fame il maestro el~- ~ mentare italiano ». I Diritti della scuola danno anch'essi alla spinosa questione un articolo di fondo di Quirita, il quale si domanda (fascicolo 9) se il Monte è stato fondato per i maestri del presente o per quelli dell'avvenire e se, ad ogni modo, questo avvenire è ora che cominci a maturare. Quirita opina ehe la vera riforma del Monte si effettuerà ora, con la presentazione del bilancio tecnico; e che dovrà avere il suo principio e la sua base nell'aumento dei coefficienti delle tabelle dal quale deriverà un vantaggio generale per tutte le pensioni. L' importante articolo chiede anche .che lo Stato torni a concorrere ancora con lo stanzi:unento annuo che sarà necessario , se le risorse del Monte non bastano , e propugna altre utili riforme per l'incremento dell'istituto, fra le quali la diretta partecipazione della classe magistrale all' Amministrazione del Monte per mezzo dei propri rappresentanti. Sarebbe una riforma democratica , e non costerebbe nulla. La questione dei direttori didattici è argomento, in questo fascicolo, di due altri articoli: « Pro o contro il direttore elettivo? ,, (R. Resta de Robertis) e « Agli esami per Diretlortdidattico » (Luigi Guarnieri). Nel primo si conclude per pro- ( 1) I periodici sono nominati in questa rivista per ardi•• alf aketieo,
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