656 RIVISTA POPOLARE _ suno è venuto in sostegno mio dopo l'articolo della Nuova Aritologia - in pari tempo domanda, esige il miglioramento dei funzionari e dei ferrovieri. I funzionari sono innumerevoli : professori delle scuole secondarie, rnagistrati, impiegati delle poste e telegrafi, delle dogane, del catasto ec. ec. Quanto verrebbe> a costare la elevazione degli stipendi, cui essi generalmente non hanno diritto in base ai concorsi, per mezzo dei quali sono entrati nella fila della burocrazia? Nessuno sa dirlo. Si sa soltanto che per venire in aiuto dei maestri di scuola elementare e per combattere omeopaticamente l'analfabetismo lo Stato ha dovuto affrontare una maggiore spesa di otto milioni; ed ha fatto bene ad affrontarla .e si deve continuare su questa via perchè i maestri elementari compiono la più utile funzioue sociale e sono nella condizione più misera tra tutti gl'impiegati italiani ; si sa del pari che parecchi -altri milioni sono stati messi in bilancio per l'organico delle poste e telegrafi e che la riforma non puo attuarsi tutta e subito perchè si calcolarono in meno , per errore , da cinque a sette milioni al1' anno. Dal noto procedendo all'ignoto e dalla parte al tutto si è costretti a riconoscere che per contentare tutte le richieste dei funzionari dello Stato, minaccianti scioperi, ostruzione, passaggio con armi e b,1aa. glio·. al so~ver!ivismo e domani, ?1,1gari, a qualunq~1e nen:1co d It~ha, se la democrazia n®n potrà con-tentarli, occorreranno almeno i cinquanta milioni attuali dell'avanzo di bilancio. E poi viene il finimondo: cioè le richieste dei ferrovieri che essi soli l . d ' ' ascian o a bocca asciutta non solo tutti i contribuenti, ma anche i compagni della minacciosa protesta, i funzionari, per loro soli, domandano quei tapini cinquanta milioni , che hanno sfrenato tanti appetiti ! Mi si è osservato dal Giorno di Napoli e da qualche altro giornale che io mi sono sbao:liato affermando che la soddisfazione ddle doman°de dei ferrov1en formulate graziosamente nel memoriale che hanno presentato al Presidente del Consiglio im.... porterebbe una spesa di circa altri 60 milioni all'anno. E' probabile che io mi sia sbagliato; ma nessuno in q~esto momento mi sa dire se mi sia sbagliato in più o 10 meno; forse gli stessi presentatori del memoriale non_sanno c~n pre~isione a quanto ammonti la spesa per 1provved1ment1 che chiedono. Io modestamente indicai la cifra succennata facend~ la media tra i 40 milioni ammessi da un membro del Comitato dei ferrovieri in unc1intervista con un redattore del Giornale d'Italia e gli 80 calcolati dalle Società ferroviarie, che altri portano anche a 120. E' certo altresi che la Stampa di Torino io un articolo molto benevolo pei ferrovieri dichiara che se fossero rispettati tutti gl'impegni, che scaturiscono della infausta e scellerata legge del 1885 --- che io ho combattuto fuori la Carnera per oltre un anno con tutte le forze - assorbirebberotale u1i cnmulo di milioni da CONDURRE L'ITALIA AL FALLIMENTO. (25 Dicembre). E si sa che tutte le domande dei ferrovieri si basano sul rispetto delle convenzioni ferroviade del 1885; come si sa del pari, che lo Stato dovrà provvedere al deficit di circa duecento milioni sulle casse pensioni del personale e ad altri quattro milioni_ all' anno per le ·stesse. casse di pensioni (1 ). Siamo di fronte ad una vera ridda di milioni, che dovrebbero dare le vertigini, se in Italia si ave~se la buona abitudine di esaminare i problemi reali senza menzogne e senza falsi sentimentalismi. ♦ Riserbandomi di rispondere ad un richiamo sdegnoso e villano - dei turpi anonimi non vale la pena di occuparsi - di Emmanuele Branconi e ad altre critiche, in un prossimo numero concludo riassumendo le conclusioni lampanti che vengono fuori dal sin qui esposto. E' chiaro come luce del sole che per soddisfare nello stesso tempo le esigenze dei funzionari e dei ferrovieri occorrono 100 milioni all' anno· se ne ' hanno appena 50-; quindi una buona !metà dei richiedenti deve rinunziare ai miglioramenti desiderati, a meno che essi non pretendano che s1 aggravi ancora la pressione tributaria. Tutto è possibile ..... E' aJtrettanto chiaro che se gli avanzi attuali del bilancio verranno consacrati o ai funzionari o ai fer_rov~eri non un solo centesimo rimarebbe per gli sgravi, c10è per la grande massa dei contribuenti; per la categoria phì numerosa e più derelitta dei lavoratori della terra; non un centesimo potrebbe essere consacrato ad ingrossare quelle sorgenti del risparmio, che devono permettere i nuovi investimenti di capitali nella produzione agricola ed industriale, che dovrà far crescere la ricchezza e il reddito dell'Italia. Percio ho creduto onesto, doveroso formulare queste conclusioni, che riproduco dalla Nuova ~ntologia. I. E' giusto che si proceda, prima di soddisfare qualunque altra domanda, allo sgravio tributario, che potrà riuscire più benefico associato a una più. equa distribuzione, perchè soltanto in Italia, in Russia e in Spagna l'imposta dello Stato e dei corpi locali assorbe quasi il 25 O[Q dello scarso reddito nazionale; II. è d_overoso cominciare dallo sgravio, perchè questo g10va non a una sola classe di cittadini, ma alla generalità loro; III._ è utile procedere allo sgravio, perchè questo, accopiato ad altre maggiori spese in lavori pubblici, bonifiche, ecc., potrà rinsanguare la produzione ao-ricola e industriale; 0 IV. è necessario procedere allo sgrav10, perchè s?ltanto migliorando le condizioni della produzione, s1 potranno elevare durevolmente e realmente i salari dei lavoratori. Ho creduto onesto e doveroso levare la voce in favore della causa che credo la più giusta; ma ho scarsa speranza che essa verrà ascoltata. Lo Stato italiano che sinora è stato pazzamente prepotente nel violare tutti i diritti dei funzionari e dei ferrovieri, - e nel numero venturo darò ragione a loro nelle misure in cui mi pare che la meritanotemo molto che eia oggi in poi voglia mostrarsi pazzamente vile di fronte a pericoli reali che sorgono dall'azione di alcune classi bene organizzate cui nulla egli sa puo e contrapporre perchè non h; (1) Queste cifre del resto notissime, le tolgo dall'opusculo La qu_istioneferroviaria in Italia ( Milano 1904) pubblicata del Riscatto ferroviario e Federazione dei Sindacati ferroviari.
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