RIVISTA POPOLARE 623 desime un pericolo per le istituzioni.. .. Povera Monarchia se essa può essere messa in pericolo da un avvenimento di tal genere! Un segno d'incertezza più grave nel Ministero si è visto, e con ragione , nella scelta dei membri della Giunta del Bilancio : tra i 24 membri della maggioranza ce ne sono 12 che appartengono ai conservatori ed alla opposizione più o meno larvata. Cosi quest'ultima nella Commissione più importante, colla cui ostilità un governo nqn può tirare innanzi, si trova in grande maggioranza per opera e virtù del Ministero .... Il fatto nella stampa non è stato opportunamente commentato ; ma nella Camera ha fatto molta impressione. Lo si spiega con queste ipotesi: o l'on. Giolitti vuole iniziare una nuova fase di un peggiore trasformismo; o egli vuole essere suicidato per prepararsi a qualche nuova incarnazione 111101steriale. La Rivista Nota-Il ritardo involontario con cui esce questo numero ci permette di far menzione della discussione sulla risposta al discorso della coDna. Fu fiacco l' on. Giolitti; misurati, temperatissimi gli on. Ferri e T:1roni, - l'uno nel tentare la difesa dello ~ciopero generale in nome dei socialisti e l'altro nel constatare l'i 111po:~nza rifon!1atrice della mo~archia in nome dei repubblieam - ; assai llOtevole quello dell' on. Sonnino , che rilevò bene le contraddizioni e la incertezza del ministero specialmente per quanto riguarda lo sciopero dei ferrovieri. 1111111111111111111111111111111111111111111111111111n 11111111, 111111111111111111111111111 Losciopereol'arbitratoobbligatorio ----~:---- Si sa che in Francja, gli scioperi hanno mostrato una tendenza a moltiplicarsi, nel corso degli ultimi anni. Non solamente il loro numero si è accresciuto, ma hanno inglobato degli effetti vi di operai sempre più considerevoli, ed banno avuto durata più lunga. Per rendersi conto dell'estensione del fenomeno, non basta comparare due anni presi nell' ultima decade : occorre confrontare questa decade colla precedente. Da per tutto lo sciopero è divennto un incidente normale della vita econo~ica, ed anche da per tutto terrorizza i padroni che vedono i loro affari sotto il peso di una perpetua minaccia. I conflitti gravissimi e prolungati sorti nel porto di Màrsiglia quasi a periodici intervalÌi , e che sono stati determinati dall' urto tra un sindacato di armatori ricchissimi ed un sindacato di dockm·s potententemente organizzato , restano , col grande sciopero minerario del 1902, il tipo della sospensione di lavoro concertata, nel periodo contemporaneo. Non è affatto sorprendente che i poteri pubblici premurosi di prevenire, fin dalla loro nascita, i litigi economici che mettono in pericolo l'ordine capitalistico e che possono degenerare in battaglie sociali, si sienò sforzati a trovar dei palliativi. In certi paesi come l' Olanda e l'Unione Americana , il diritto di associa• zione è stato soppresso per certe categorie di salariati. Il Senato francese si pose su questa via qualche anno fa; ma la Camera non volle seguirlo ed è assolutamente impossibile, tra noi, nell'ora attuale, di sopprimere le libertà acquisite. Si è dunque cercato di aceditare la conciliazione e l'arbitrato facoltativo, vale a dire ad introdurre, nei conflitti tra ca.pitale e lavoro, una soluzione giuridica. Una legge fu promulgata a questo scopo nel 1892 - ma in tre quarti dei casi, non si applica - e anche quando vi si ricorre i suoi risultati sono insignificanti. Fn allora che i.l Governo e il Parlamento , premurosi di ridurre .al mininum i conflitti sociali , hanno pensato all'arbitrato obbligatorio. 11 progetto più importante al riguardo è qu~llo che Millerand come ministro del Commercio presentò di accordo con Waldeck Rousseau il 15 novembre 1900 e che ripresentò da semplice depatato il 14 ottobre 1902. Questo testo che non contempla solamente la solnzione arbitrale dei conflitti - ma anche l'organizzazione dello sciopero - e l' applicazione della legge della maggioranza alla so_spensione del lavoro concertata, sarà l'oggetto del presente studio. Noi diremo subjto , prima di analizzare e di riassumere gli argo• menti che le si mettono contro, che ci sembra un at tentato al diritto di sciopero e alla potenza sindacale. Il progetto Millerand comprende non meno di 33 articoli dei quali ecco la sostanza. In ogni stabilimento industriale e commerciale occupante almeno 50 persone, un avviso a stampa dato a tutti gli operai che domandano impiego, farà conoscere se le contestazioni del lavoro saranno o no sottomesse all'arbitrato organizzato dalla legge. Nel primo caso l' entrata nello stabilimento costituisce , dopo un termine di tre giorni, un impegno reciproco. Nei contratti con gl' incari"cati di lavori. per conto delìo Stato, una clausola imporrà il ricorso all'arbitrato; sarà lo stesso pei concessionari dello stato, per esempio per i detentori di miniere. I dipartimenti ed i comuni potranno imporre il ricorso all' arbitrato ne1 contratti delle loro concessioni e mercati. In ogni stabilimento· che sarà costretto o che si sarà sottoposto alla procedura nuova , gli operai o impiegati sceglieranno tra loro i delegati permanenti incaricati di rappresentarli presso i padroni. Per essere elettore basterà avere 18 anni , e 25 per essere eleggibile. I delegati, in mancanza i delegati aggiunti, ricevono i reclami del personale e li presentano ai capi. Se tali reclami non sono ammessi, dovranno essere presentati in iscritto. Se in 48 ore i padroni uon avranno provveduto ai re• clami formulati , nè designati gli arbitri, gli operai potranno mettersi in isciopero. Nel caso in cui i padroni nominassero gli arbitri, g·li operai nomineranno i loro , ma se nei sei giorni seguenti la scelta degli arbitri dei salariati, la sentenza arbitrale non sarà ema · nata, lo sciopero dovrà essere di nuovo messo a_partito. La sospensione del lavoro non può essere proclamata, in ogni eventualità che con un voto regolare. Parecchi articoli del progetto Millerand stabiliscono la procedura dello scrutinio. Quando lo sciopero è votato dalla maggioranza, la cessazione del lavoro è obbliga• toria. Ma il voto dev'essere rinnovato ogni sette giorni e se la maggioranza non persiste, il lavoro sarà ripreso. In caso 4i sciopero proclamato le sezioni corrispondenti del Consiglio del lavoro sono competenti per giudicare i 1 conflitto , e qui occorre aggi ungere che i Consigli del lavoro che Millerand aveva istitnito con decreto del 1900, sono stati sospesi.
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