Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 23 - 15 dicembre 1904

• 1 622 RIVISTA POPOLARE rare che si passerà ;11l'esercizio di Stato, assicurò il paese che non ci sara bisogno di emettere nuovi titoli di rendita consolidata. Nuovi debiti si faranno, certamente, ma saranno fluttuanti, e potranno gradatamente estinguersi e:olle risorse ordinarie del bilancio. Gli espedienti ali' uopo indicati trovarono largo consentimento nelh1 Camera ed anche nel giornalismo, compreso L' Avanti! Invece fu trovato fiacco e deficiente il programma delle Rjforme tributarie, eh' è pure un problema urgente. Alla Camera sinora non c'è stata alcuna discussione importante; e del fatto che l'Estrema sinistra, e specialmente il gruppo soci,1lista, non trovò ancora il tempo di attaccare il governo sullo sciopero generale, mentre la quistione fu sollevata subito nel Senato la Stampa di Torino ne trasse occasione per dire che la çamera è vile. Ecco qua: i vili non si dovrebbero cercare che tra i reazionari e i conservatori e non tra gli altri partiti. Ai Cornaggia e C.i che rimproverarono il . governo perchè non impedì lo sciopero generale colla violenza correva l'obbligo di attaccare subito il ministero su questo terreno e non ali' Estrema che, caldeggiò - e fece male - l'esperimento della cosidetta dittatura proletaria. I vari Cornaggia della nuova Camera, quindi , appare manifesto che Vèngono meno al loro dovere politico e non se la sentono di attaccare un governo che li favorì nella lotta elettorale. Furono eroici-, invece , i campioni della reazione nel Senato. Guidati dal Generale Pelloux, i Guaroieri, i Vitelleschi, i Municchi hanno fatto sfoggio d 'intenzioni ultra-conservatrici nel deplorare che esercito, carabinieri· e magistrati non abbiano funzionato a tutto vapore nei giorni delìo sciopero. L' enfant terrible fu il senatore Guarnieri. · A tutti rispose l' on. Giolitti, che non seppe padroneggiarsi il primo giorno e sorpassò la giusta misura provocando l' on. Saracco, che lo ripagò con buona moneta. Non solo mancò la padronanza di sè al ministro dell'interno; ma lasciò anche comprendere che non la intenzione di reprimere, ma i soldati in numero sufficiente gli fecero difetto per procedere ad una repressione sanguinosa. Con ciò egli respinse ]a parte di merito che gli veniva dalla condotta prudente del Settembre , che discreditò i rivoluzionari e giovò ai conservatori, come dimostrarono ]e elezioni. Successivamente, però, l' on. Giolitti tornò calmo ed anche liberale. Ma l'incertezza e la contraddizione delle sue dichiarazioni rimasero e porsero il destro al bellicoso generale Pelloux di dichiararsi semi-soddisfatto. Non ci fu proposta di voto; perciò dovettero essere anche soddisfatti gli altri accoliti della reazione e la discussione potè compararsi nè più nè meno che ad una tempesta in un bicchiere di acqua; tempesta abbastanza ridicola , che più esatta men te potrebbe paragonarsi a quelle che si offrono agli spettatori colle onde .... di tavole colorate in blu sporco, che si adoperano in un teatro di quarto ordine. La discussione Jella Camera alta non valse che a mettere a prova il tatto squisito e il senso politico del suo nuovo presidente. Il Senatore Canonico, infatti, credendo di trovarsi in Cassazione sentì il dovere di dichiarare, a proposito di una dispettosa rinunzia del senatore Baracco, che in Senato non ci sono partiti politici.... E allora che ~t;H r.o a fare gl ospiti di Palnzo Madama? i Sarebbe stato più sincero se avesse dichiarato, tenendo conto <lei discorsi dei v,ui oratori,. che in Senato non c' è ·che un ~olo partito: quello reazionario; aggiungendo, anche , per tranquillare i ministri che si tratta di reazionari impotenti. Questa franca dichiarazione avrebbe potuto~ servire a far comprendere ali' on. Giolitti la necessità di una infornata di uomini veri , e non di larve, e di democratici. Se si continuerà a nominare nuovi senatori senza virilità e condannati alla reazione onanistica si potrà credere che l' on. Giolitti , come del resto i suoi predecessori , voglia continuare a discreditare il Senato ed a mostrarne coi fatti la inutilità. ♦ Cantera anarchica? Spieghiamoci. Non vi hanno trovato posto i dottrinari dell'anarchi,1, che in Italia sono beo poco numerosi. Ma la Camera pur manifestando una più accentuata teudenza conservatrice nella sua funzione, a giudicarne <laisuoi primi atti, cioè dalle nomine delle varie Commissioni, si è chiarita priva di un vero indirizzo politico. Si sono viste trionfare le autocandidature coi voti raccolti su tutti i settori; e si sono visti accoppiati sulle stesse liste .il diavolo e San Btrnardo ; è mancata ]a disciplina nei partigiani del Ministero senza che si sia mostrata viva nelle fila dell'opposizione ; la lealta ha disert:1to completamente da tutte Je parti e così si è visto cadere, ad esempio, l' on.· Pantano portato nella lista ministeriale per ia Commissione <li sorveglianza sull'Emigrazione; mentre una trentina di schede portavano il nome solo di quello che avrebbe dovuto e~sere il suo compagno di lista, l'on. Morpurgo. Dicono i maligni, su questa esclusione disgustosa, di cui si mostravano vergognosi quelli stessi che l'avevano provocata, che il Pant~rno fu combattuto con fervore dai clericali e da coloro che non vogliono vedere applicata sul serio la legge ~ulla ernigrazìone , che in gran parte si deve all'antico deputato per Terni. Gli uni e gli altri non seppero perdonargli la denunzia delle deficienze nell'applicazione della legge fatta nella magistrale relazione in _nome della Commissione di sorveglianza e le vivaci parole eontro il bonomellismo, che aveva trovato un protettore nel senatore Bodio. Gl 'inizi della nuova Camera, quindi, non potrebbero essere più cattivi; e saremo fortunati se in appresso potremo modificare il nostro giudizio. ♦ L' incertezza del governo fu segnalata da noi nel numero precedente. Non troviamo da modificare il nostro giudizio. La politica di equilibrio, che in termini spiccioli non è che incertezza nell'indirizzo poìitico , apparve chiara nella scelta dei Presidenti del Senato e della Camera. Colla nomina del Senarore Canonico si affidarono i reazionari ; con quella dell' on. Marcora si volle dare un pegno ai democratici. Ma ci è voluta tutta ia intransigenza dei conserva tori per conservare alk scelta del secondo un carattere liberale; sono stati i conservatori, i lombardi principalmente, che sono and:1ti a ripescare tutte le frasi e manifestazioni repubblicane del deputato di Sondrio ed a denunziare nelle me-

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