( 620 RIVISTA POPOLARE solo come forma punitiva del delitto, ma anche come delineazione, determinazione e difesa dei loro diritti el dei loro rapporti. 1 I giurati di Bergamo diedero una fiera lezione. Da 1· momento che quella magistratura che ha per dovere la difesa della legge 8i faceva essa stessa strumento di perturbazione allontanandosi dal proprio ufficio, essi, come cittadini. hanno difesa la legge da loro consentita e voluta e della quale avevano fidato il mantenimento e il rispetto alla suprema Corte di cassazione. Le dieci schede bianche dei cittadini di Bergamo significavano questo e non altro: Voi ci chiamate a sanzionare nna vostra violazione ·e noi non vogliamo neppure discutere. La legge deve rimanere irial terata, tale quale la enuncia ]'art 518 del codice di procedura penale. · Ogni altro gruppo di uomini di buon senso si sarebbe tenuto pago del fatto ed avrebbe fatto tesoro a suo pro dell'avvertimento. Ma la Suprema corte non si da per vinta 1 ed ora rinvia a nuovo giudizio il Benzi. · Ci duole che i giornali non parlino , o ne parlino appena, di questo nuovo fatto. La violazione è la stessa . .Messa su questa via, la cassazione rovescerà domani tutte le istituzioni del paese senza che un serio provvedimento sia preso dai cittadini per impedirlo. E' utile dunque che anche su questo caso Benzi la voce della pubblica opinione si faccia sentire in difesa della legge. Dopo lo schiaffo di Bergamo, la suprema corte tende la guancia per averne un altro. E necessario per la difesa e la stabilità delle nostre leggi che non le si~. risparmiato. Ct,n ciò non intendiamo lodare i giurati o il Presidente della Corte di Assise che la prima volta assolvettero l'Olivo; nè queili, che mandarono a casa il Benzi. Queste assoluzioni provano che il Codice di procedura è difettoso. Lo si riformi. ♦ Retroscena della elezione del Presidente degli Stati Uniti. - Uno dei nostri cari amici che vive in New York scrive al nostro Direttore una lettera dalla quale crediamo istruttivo riprodurre questi brani: Ho seguito la lotta elettorale in Italia , e la disfatta completa dei partiti estremi. Nicola Barbato l'aveva prevista, e ne è rimasto addoloratissimo. La reazione dinastico-clericale ha il sopravvento in· Italia e regna sovrana. Il snccesso non poteva essere più strepitoso. Il can•can della reazione ha fatto ubb.riacare tutti. Quella che il Generale Canzio chiamava parecchi anni addietro la Circe del Quìrìnale, riproduzione italiana di Se1·afina la Devota, riprende il suo prestigio, e pare voglia dettare le sue leggi come una imitazione del Sacro Cuore di Parigi. Anche qui in America la reazione ha avuto il sopravvento e non poteva essere altrimenti. Il retroscena che ha reso strepitosa la vittoria è turpe, e la democrazia americana cade nel fango. Il partito conservatore repubblicano dispone delle banche, dei preti e compra tutto e tutti, e vince con l'oro e con la minaccia. Senti un po' questa. Tutti gli italiani elettori, tutti gli ebrei pur appartenenti alla org·anizzazione di Tamany Hall, e perciò insitamente democratici, hanno votato unanimemente per Roosevelt. Il terrore del ritorno del partito democratico al potere li terrorizzava. Lo sgomento è stato generale, spaventevole. La minaccia delle chiusura delle fabbriche, delle grandi fattorie li ha fatto arrendere a discrezione. Il licenziamento di migliaja di operai, di impiegati delle compagnie ferroviarie ha fatto il resto. Il partito repubblicano ha detto: « Con noi avrete lavoro e prosperità, se contro di noi, non vi resta che la fame. Ecco il bivio. Eeeone un'altra che riguarda la Greater New York. Oliarle~ M11rpby il n11ovo ar · bitro di Tarnany Hnll. aveva subito la ca.ndidatnra del Giudice Parker, ma poi ha fatt.o votare per Roo '·sevelt: perché te111evache il giudice rigido e severo pote8se manomettere ]'organizzazione della 'lmna11y e domandava in compenso Ja sicurezza di rinscita del Governatore democratico. Così si è perduto tutto. Lo stesso Banchiere Augnst Belmont creatore della candida( nra ParJrnr ha ritirato i quattrini. Tutto è andato a socq11adro. ♦ Socialisti contro lo sciopero g-enerale. - Segnaliamo ai nostri amici e lettori un sereno, ma vigoroso articolo di Leonida Bis8olati (Des Ergebuis de1· italienischen 1Vah1en) sul risultato delle elezioni politiche pubblicato nel nlllnero di dicembre d(;i SocialisUsche Monatshefte di Bernstein. I suoi giudizi s11llosciopero generale e sulle e1ezioni si può dire che colli1llano in tutto e per tutto coi nostri, che pnr sono stati interpetrati come se fossero stati ispirati dal la tendenza conservatrice. E di accordo con noi il Bissolati si trova nel combattere il 1·ivol'uzionm·ù1mo verbale, che non è altro che la parodia della rivoluzione. La mancanza di tempo e di spazio c'impedisce di riprodurlo nella Rivista delle 1·iviste. Per lo steH80 motivo ci vediamo costretti a segnttlare soltianto J-':nticolo di un rivoluzionario tedesco, Robe1·t Michels, sni Fericoli del partito socialista tedesco ( il/ouveme11t socirlliste 1° dicembre), sn cui forse ritorneremo e nel quale esplicitamente si conferma che gli scioperi tedt0 schi non danno luogo a conflitti sang11inosi perchè gli operai tedeschi sono troppo conigli e troppo rispetto8i del la legalità ; ciò cLe il Michels deplora. La constati:tzione giova ricordarlo in Italia all' indomaui dei tnnJ11lti di Trani e di Francavilla Fontana. ♦ Nessuno. alleanza tra il prof. Sanarelli e i cle ricali. - Nel nun1ero precedl·ntc della Rivista :si acce1rnò, in seguitoaciòehe an;va pubblicato l'Avanti! ad accordi nelle ultime elezioni politiche tra i clericali e l' on. Prof. Sanarelli , nostro buon amico personale. Ora noi ci sentiamo nel dovere di dichiarare 8pontanearnente che la lettera dello stesso Sanarelli Hll' Avanti I e dal giornale pubbHcata nel N.0 del 1.0 Dicembre, confuta vittoriosamente le informazioni che erano state mandate al giornale soeialista e non la:::;eia ombra di dubbio sulla loro inesistenza. Noi si.amo lietissimi nel confessare che eravamo stati tratti io inganno. ♦ Nor I~diritti degli asini. - In verità noi c1 sentian10 commossi fin nel profondo dell'animo della :::;ituazione fatta dal .Ministro della Pubblica Istruzione ai poveri studenti costretti a scioperare µer difendere i loro diritti. Egli ha messo fuori un regolamento che è la cosa più assurda che mai mente umana ha potuto im · maginare. Pretendere che gli studenti debbano passare gli esami alla prima prova. Si può essere più sciocchi? Come mai S. E. Orlando nvn ha capito che gli studenti vanno a ::;cuoia soltanto per fare pagare ai loro . tre volte buonissimi , genitori le tasse scolastiche, e il desinare, la colez1one, la cena, etc. etc? Studiare? Ma da qual mondo mai ci capita questo ministro che non sa che gli uomini di genio - e di nomini di genio ... in erba, son piene le nostre scuoleche gli uomini. di g_enio sono e sono stati i più ::io lenni ciuchi che Messer Dominedio abbia scaraventati. nel mondo? O non sa niente, lui, di Dante, di GalilE::i, di quell' ignorantissimo Mazzini, e di quel gl'Osso be· stione che si è rivelato essere il prof. Trombetti? Studiare? Ma gli ignoranti soltanto studiano; i nostri
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