Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 23 - 15 dicembre 1904

RIVISTA POPOLARE 643 adeguata, e di una franca soluzione, il lavoro fatto nella colonia è migliorato di qualità e di quantità tanto da eccedere. come valore, le anticipazioni del comitato e della colonia. Gli esperimenti saranno ripetuti su larga scala. Colonie di lavoro obbligatorio sono richieste per azioni abituali, e l'internamento dipenderà da una regolare applicazione dèi casi fortuiti, tanto quanto da quelli cui potrà essere applicata la legge sul vagabondaggio, eliminando cosi l' elemento delinquente. Per i veri senza-lavoro colonie libere sul tipo di quelle di Hadleigh e Osea potranno essere stabilite: uno per uomini con ben serviti di padroni, e l'altra per uomini senza referenze. Non è stato che le colonie libere debbono essere stabilite come istituzioni permanenti, possibili in ogni tempo ad ognuno che sia disoccupato. Sarebbero aperte in periodi di eccezionale miseria. Il lavoro da farsi sarebbe tale da potersi sospendere col minimum di perdita, dovrebbe essere utile in modo da aggiungersi alle risorse naturali del paese, ma non tale da far concorrenza al lavoro normale. La coltivazione di terreni incolti, la foresteria ed altri simili , di natura preparatoria rispondono entrambi alle condizioni volute. Ma un tale progetto sorpassa ciò che può essere fatto per opera di sforzi volontari. Le autorita locali, dovrebbero essere al caso di iniziare colonie, dietro l'approvazione del1' autorità centrale che le provvederebbe d' un aiuto del tesoro. Negli ultimi pochi anni, in certe regioni si sono costituiti dei comitati volontari rappresentanti tutti gli enti locali esistenti per il sollievo dei poveri. Questi comitati dovrebbero essere aumentati e legalizzati. La loro buona riuscita dipenderebbe dalla istituzione di un corpo efficace di ispettori, il quale permetterebbe loro di ricevere tutte le richieste e fare le inchieste necessarie per distinguere in merito alle classi di disoccupati, e prescrivere per ognuno il dovuto rimedio. L'infima classe dovrebbe essere mandata al Workhouse, la successiva al cortile del lavoro. I casi speciali sarebbero aiutati dalla emigrazione, o da altro aiuto individuale delle società filantropiche ( Colliemporary 'R._eview, novembre). li lii lllll lllll lii li lii li lii li lllll lii li I llll li lii lii li li I I I lii I I li I li I I I li Il 1111111111111 RECENSIONI GASTONE. BROCHE _:__NotreEdiwation Nationale-Paris 904. Col titolo di Notre Ediwation Nationale G. Brocho, che Mario Pilo ebbe occasione di elogiare in questa Rivista per un dramma sulla guerra anglo-boera, pubblica in una elegante brochu1·e, la conferenza da lui tenuta a l'Isle-sur-Sorgue il 19 giugno del 1904, in occasione aella festa doll' insegnamento pubblico. In tale progeYole conferenza l'autore dà uno sguardo al passato, esaminando rapidamente quello che è stato prima o dopo la Rivoluziono l'insegnamento pubblico; a cominciare da Luigi XV, che nella e grande 0rdonnance,, del 1724 sull'istruzione obbligatoria pone un articolo come questo: e V. Voulons qu'il soit établé autant qu'il sera possible des maitres et des maitrosses d' école dans toutes les parties où il n'y en a point pour instruire tout les enfants de l'un et de l' autre sexe, des principaux Mystères et De voirs de la Religion catholique .. , comme aussi pour y apprendre à lire et meme à écrire à ceux qui pourront en avoir besoin, le tout ainsi q a' il sera ordon né par les Archeveques ot Eveques. , .Fino alla recentissima questione dell'insegnamento congregazionista, che l' A. sfiora semplicemente, affermando non esser necessario e d'interdire l' enseignement à ceux de nos concitoyens qui, jouissant de la plénitude de leurs droit d' bommes libres, auront fait preuve de leur science devant les jurys de l'Université d' Etat. » E a ciò noi, in omaggio alla libertà di pensiero per tntti, aderiamo completamente. Più interessante è la seconda parte. L' A. parla contro la propaganda d'odio, che nelle scuole si suol fare, insegnando la storia, contro le altrA nazioni. E cita esempi di testi scolastici , che in odio ai francesi , passa_no in silenzio fatti storici gloriosi. In Inghilterra però, che tanto r;i odia la Francia, quf>stapropaganda di odio va terminando. E' tempo di educare i giO\'ani a ideali più puri. L'umanità non finis•Je colle barriere nazionali ; nnche al di là ài esse ci sono uomini che sentono e pe11sano. Alla Francia e all'Inghilterra. figlie primogenite della libertà, il compito di mostrare agli altri popoli la via verso la giustizia internazionale e l'arbitrato. L' Italia ha tenuto dietro, dopo essen,i riconciliata con la Francia, che 0011 ò più quella che a Montana « en violatioo brutale du droit des peuples, mitriallante des coeurs italiens coupables do vouloir leur capitale histori que. > Tal' è rapidamente riassunto, l'opuscolo di G. Brocbe. E. GRJill.LDT s~,BASTIANO Lrnso:·m - Il libro dei gentilufJmini campar;nuoli - avviarnento att' esercixio raxionate dell' Ag1·icottura - Torino-Rom:i., Roux e Viare11go editori, L. 1,50. La crisi agricola che colpisco da vari anni i paesi europei. dehrminab dallR concorre11za americana nel mentre che Ìascia la grande maggioranza degli agricoltori · piagrrncolando rivolgersi per aiuto allo Stato con i dH.d protettori, spingo il Lissone a rivolgere questo libro ai proprietari e condutt0ri di fondi, nel quale di1110stra che- contro la crisi si ouò lottare con successo tutte le volto che si adoperino le stesse armi che il progresso fornisce. E il Lissone si diffonde est0s>1me!1tead eleogare queste atmi, che consistono nei dettami che la scienza mette a disposizione ùell'agricoltnra, la quale ha così il mez:w di accrescere il profitto della coltivazione, e quindi di trionfare della crisi. Questo libro che è ottimo per i produttori dell'Italia set tentrionale. merita di essere letto o stuJiatv da tutti coloro che privi di cognizioni tecniche intendono dedican:i all'industria agrarit1, poichè con semplicità e chiarezza vi è spiegata la tecnica che si rìferisco alla coltivazione dei cereali, dei prati. della Yiticolturn od enologia. del frutteto e dell'industria del bestiame. Prof. GUSTAVO CoEN - La supposta, decctdenxa delta Gran Brettar;na, e il risve_qtio detl' oriente asiatico. - Roma. Presso La Società gcogntfiùa italiana l!.l04. Il libro si legge con interesse, sebbene egli combatta avversari alquanto immaginari. Nessuno nega attualmente la superiorità economica dell'Inghilterra; ma molti rilevano la sua de,~aclenza relativa: essa3 cioè, non progredisce nella misura di altre nazioni e specialmonte degli Stati Uniti. L'allarme, perciò, è vivo nella stessa Inghilterra; e che sia giustificato risnlta da. una pubblicazione del Thery cita pubblicazioni ufficiali del Boarclof Trade inglese. Constata il rapido sviluppo doll' oriente; ma lo guan.la eolio stesso ottimismo Jel Novi0ow. ll Coen è un liberista e del liberismo gli derivano corte formule, cbe deYouo ammettersi con molta cautela. Se Jifende l'Inghilterra, la sua superiorità però non fa derivare dalla razza. Abbiamo detto interessaote il libro; e tale :riesce perchè l'argomento è discusso con serietà e con copia di fatti e di citazioni di prima mano. C. M. DERADA - Uomini e riforme pedagor;ico morali delta Rivoluzione francese. - Remo Sandron, editore 1904. i,. 2,50. Crediamo che un libro come questo del Derada, sia per l'argomento in sè stesso, sia per quello che riflette più specialmente l'epoca prescelta; non sia mai stato tentato. La rivoluzione francese viene esaminata sotto nn aspetto del tutto nuovo, dal lato degli effetti eh' essa produsse nel campo scolastico. 11 lavoro compìuto dal Derada, immane per la vastità della materia abbracciata o per la scarsezza dr documenti relativi al tema, si anima qua e là per la scrupolosa rievocazione dei personaggi del!' epoca, quasi ignorati dal pubblico, i quali portarono il loro forte contributo nella riforma della scuola. on si creda però che quosto libro abbia un valore sem-

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