Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 23 - 15 dicembre 1904

640 RIVISTA POPOLARE "IVIST A DELLE ~IVI.STE -- ---~- Jea1t Fino,t: Il romanzo della razza fL·ancese. (r) - Vi è qualche cosa di predestinato nella situazione eccezionale della Francia. Essa riassume nel suo sangue quello <li tutti gli altri popoli e razze. La sua mentalità è la quin- _tessenza della civiltà è del progresso umano, arricchito d:ii frutti del suo genio, comprensivo e creatore insieme. Solo per la sua situazione geografica pare chiamata a simbolizzare il mondo civile. Come il popolo francese comprende tutti i tipi etnici, il suolo della Francia presenta una specie di sintesi di tutte le proprietà. climatiche, agricole e geologiche. E fr:Htanto, le sue qualità si diverse si risolvono sempre in un'armonia completa. Si è constatato più di una volta che anche la sua ricchezza dei giacimenti del sottosuol0 risponde a quella della superficie industriale; la Francia è nello stesso te1upo agricola; paese minerario, è ugualmente paese commaciante. Il ritmo armonioso della sua configurazione ha in ogni tempo provocato l'ammirazione dei viaggiatori e dei pensatori. Una ventina di secoli fa, Strabone coli' entusiasmo che caratterizza il genio ellenico scriveva: Una tanto felice disposizione dei luoghi , per ciò stesso che sembra essere l'opera di un essere intelligente piuttosto che l'effetto del caso, basterebbe a provare l' esisteQza di una Provvidenza )). Si direbbe che è stata scelta a disegno come un vasto laboratorio antropolo-1ico. In questo cro8iolo ideale si sono fuse D ~ qualità multiple fisiologiche e psicologiche dei popoli. La sua personalità geografica ha d'altronde contribuito molto a quest'opera di pacificazione interna. I numerosi elementi che compongono il popolo francese hanno ugualmente lavorato pel trionfo del principio umano, vittoriosi al di sopra delle restrizioni delle razze e delle divisioni fisiche. Sulle rovine -di queste ,< differenziazioni>> livellate, si è elevato un(< tipo francese» amniirabile nel morale come nel fisico , tipo che riunisce numerose gradazioni morali e intellettuali. Esso non è nè ariano, nè g,11lico, nè latino, poichè è qualche cosa di più: è umano. Nella sua lunga esistenza storica ha saputo amalgamare tutto ciò che veniva verso di lui come tutto ciò che gli era diretto contro. Qual' è oggidi il popolo francese serve di dimostrazione logica dei benefici di questa mutua penetrazione dei popoli e dell'infinito incrocio del l0ro sangue, della loro intelligenza , dei loro vizi e delle loro virtù. In tale bella unioue degli umani si è formato ed allargato l'orizzonte del pensiero francese. Pertanto, non siamo vittime di un candido ottimismo Confessiamolo: la Francia fa spesso l' effetto di deviare dalla grande strada che gli ha tracciato il suo passato etnico e la formazione della sua intellettualità. Ogni specie di salvatore la convertisce agli effetti miracolosi dei sentimenti gretti e meschini, dall'odio al di dentro e dall'ostilità per lo straniero, tanto contrario ai suoi destini. Che importa ? Dopo tutto, malgrado gli errori momentanei, la Francia va sempre avanti. Spesso simile ad un esercito rotto dalle fatiche, essa avanza a traverso cupe notti, in uno stato quasi letargico. Ma l'aurora la ritrova sempre fresca e valente, sorpassa1{te gli altri popoli nel loro lavoro per il progresso. Chi oserà negare che le qualità di bontà, di giustizia e di ( 1) Diamo quasi integralmente la conclusione di questo interessante studio del chiaro direttore della Re'".!ue, che fari parte di un volume, le cui conclusioni sono perfettamente identiche a quelle cui pervenne il libro dd nostro direttore: 'J(ane inferiori e m{z• superiori. Anche il titolo del!' articolo del Finot, che rÌ:lssume il contenuto risponde al coacetto del libro del Cobj:mni che è inteso a comba1tere il roman,o a11tropoloti,o. N. d. R. elevazione della coscienza generalè dei francesi di oggi valgano più di quelle di cinquant'anni fa? La simpatia tra le classi sociali , misura essenziale del progresso, è divenuta più forte e più intensa. Voler limitare le sue origini di sangue e di pensiero ad un solo elernento etnico o intellettuale sarebbe misconoScère la vera gr:i.ndezza della Francia. Sarebbe forse auche commettere un peccato verso la virtù dominante dalla formazione del suo popolo e del suo genio. Puichè la molteplicità delle sue origini etniche e di cultura, avendo come conseguenza logica la comprensione dell'anima del mondo e la facoltà di dirigerla, gli hanno precisamente valsa la sua situazione brillante ed eccezionale. Anche diminuita dalla guerra del 1870 la Francia ha potuto, una trentina di anni dopo, riprendere la sua parte di forza direttrice del mondo. Mercè il suo genio di sociabilità essa è riuscita ad unif·icare tanti elementi diversi, riuniti sul suo suolo. Lo stesso genio che l' ha resa tanto cara agli altri popoli permetterà del resto di compiere la sua missione civilizzatrice, di creare la grande famiglia umana , come ha già creato la grande famiglia francese. Tra tutti i popoli è ancora la Francia cbe ha minori pregiudizi etnici e il sentimento più innato del1' eguaglianza degl' individui, a dispetto del colore della loro pelle o delle loro differenze cranioloo-iche. o E. mentre gli scrittori « gialli » proclamano già questa virtù francese, i popoli « neri » ia benedicono e contano sul suo appoggio per la loro emancipazione sociale. Cosi si realizzerà la speranza suprema nutrita a rigu,ircfo della Francia da uno dei più gloriosi poeti ed il pii1 espreS•· sivo del suo genio storico: « Essa sarà il cuore ed il cer'lello degli altri popolt ». - ( La Revue ). ♦ H. Fehlinger: Il matrimonio in [odia. - Mentre nei paesi di ci-;iltà europea la seletione naturale forma o può formare il principio fondamentale del matrimonio, in oriente è quasi dappertutto in vigore il sistema della selezione artificiale; ciò specialmente fra gli lndii. In nessun campo è più vivo il contrasto fra la progressiva società europea e la stazionaria società orientale. La selezione artificiale è prodotta dalle varie limitazioni nel campo di scelta: la endogamia che si riscontra presso vari gruppi etnici, o linguistici, o professionali, o di setta, proibisce il matrimonio con persona non appartenente al gruppo; viceversa la esogamia impone il matrimonio con persona che al gruppo non appartenga; la ipergamia poi proibisce alle donne di sposarè un uomo di casta inferiore alla loro; è inoltre proibito alle vedove di rimaritarsi. Vanno poi rilevate l'istituzione del rnatrimonio fra bambini o con bam - bini, e, in _alcune parti, la poligamia e la poliandria. Le statistiche del 1901 offrono un vasto materiale di osservazione. Ciò che dapprima colpisce è la proporzione elevata dei matrimoni rispetto ai paesi europei. Qui è in campo l' influsso religioso. Per gli Indii il matrimonio è un sacramento, e lo spiri.to del celibe è dannato a errare senza pace sulla terra. Cosi mentre, ad esen1pio, in Inghilterra solo circa un terzo dell'insieme della popolazione è, diciam cosi, maritato, n India 1 o sono il 45,5 °r 0 dei maschi di tutte le età ed il 47,6 °r 0 delle femmine. Per le donne causa il divieto di rimaritarsi, troviamo il 18 °r 0 di vedove. Ciò che anche contribuisce a elevare la frequenza dei matrimonio fra bambini o di adulti con bambine a cui accennammo. Questo sist~111a è ora tanto diffuso, che il 111atrimonio fra adulti entro le caste, è quasi un'eccezione. Solo i

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