Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 23 - 15 dicembre 1904

r636 RIVISTA POPOLARE gravato per vie diverse. Egli deve anzitutto· far uso di servizii pubblici meno perfezionati e più costosi, dispone in secondo luogo di minor quantità di capitale e paga per e,,so un inte1·esse piu elevato : si vale di operai meno istruiti, e quindi meno produttivi, perchè lo Stato italiano ha finora, per falsa economia, tenute nell'ignoranza le classi popolari, cosicchè il loro lavoro è meno produttivo e frutta meno sia all'imprenditore sia all'operaio stesso. Cosi si rimane tutti poveri : lo Stato gl'imprenditori ed i lavoratori. Una potente e sistematica organizzazione del credito si impone quindi come mezzo indispensabile a risvegliare la produzione nazionale, Con una serie di Istituti autonomi, ma Insieme coo··dinati fra di loro, occorre provvedere all'esercizio corretto e robusto del credito per le divèrS0 forme dell'attività economica del paese, che cosi si possono riassumere : Credito dello Stato.-E' indispensabile organizzare un Istituto sul tipo della "Seehandlm,1g ,, prussiana, da cui lo Stato possa trarre, a buone condizione, i grandi capitali di cui avrà bisogno nel prossimo decennio, per dare un assetto regolare ai servizi pubblici, oggidì inadeguati ai hisogni di un·economia nazionale progredita, quali le ferrovie, i porti, la posta, il telegrafo, il telefono, la viabilità, ecc. Credito comunale e p1·ovinciale.-Da lungo tempo abbiamo propugnata l'istituzione di un apposito istituto di credito comunale e provinciale (1), il cui ufficio precipuo può essere quello non solo di trasformare i debiti stipulati dagli enti locali a condizioni onerose, ma anche di somministrare ai comuni, alle proviacie ed ai consorzi di porti, di fenovie e di bonifiche, i mezzi necessari per la costruzione delle grardi opere di civiltà e di progresso, necessarie alla trasformazione economica e sociale del paese, come gli edifici scolastici. le condutture d'acqua, gli impianti di gas e ~i luce elett1·ica, la fognatura, la viabilità, ecc. Credito agrario.-Bisogno supremo dell'agricoltura italiana è di intensificare e migliorare la prodozione sua, mediante una lal'ga applicazione di capitale alla terra. Si è pel'ciò chti da lungo tempo abbiamo propugnata, neUa Riforma agl'aria, la fondazione di un grande Istituto di credito agricolo, and1e allo P.copo di riscattare le campagne dall'usul'a che lo infesta, soprattutto nell'Italia ctintrale e meridionale, Credico ipoteca1·io.-Recent1 indagini hanno chiarita la necessità di dare un niiglior.i assetto al credito ipotecario, segnatamente di fronte agli alti saggi che prevalgono nel Mezzogiorno e nelle isole. La traformazione del debito ipotecario apporterebbe un ingente sgravio alla proprietà immobiliare. Da ciò traggono origine le nostre proposte relative alla fondazione di un Consorzio ipotecario nazionale, già approvate dalla Commissione reale del 1902-903. Al pari della Riforma agraria, esse più non at endono che di essere tradotte in legge. Credito per case popolari.-11 problema delle abitazioni a ~uon mercato diviene sempre più g1ave nelle maggiori ci1tà d'Italia, specialmente a carico degli impiegati c degli operai. A risolverlo noi crediamo giovi la costituzione di un grande Consorzio dotato dei capitali necessarii ad affrancare le classi disagiata dal continuo rincaro dei fitti. Queste sono a nostro avviso, le forme principali di credito a cui urge provvedere mediante appositi Istituti, a fine di dare all'economia nazionale gli aiuti di capitale indispensabili a risvegliare la produzione ed il lavoro. Le tasse dei servizi publici Le tasse che gravano l'esercizio dei servizi publici devono essere considerate sotto un doppio aspetto, sia in r ..lazione al progresso dell'economia nazionale, sia in ordine all'ascensione delle classi inferi ori. Allorchè sono troppo elevate , esse uon raggiungono nè l'uno nè l'altro scopo : non rispondono uè ai fini dell'economia nazionale, nè a quelli della politica sociale. Ciò accade appuuto in Italia per la posta, il telegrafo, il telefono e le forrovie. Per questi grandi servizi, che formano parte sostanziale della vita moderna, il nostro Paese ha in (1) MAGGIORINO FERRARIS, Il credito ccmunale e provinciale, in Nuova Ancologia, 16 aprile 1997.-Veggasi pure: Di una riforma agrai·ia, 16 novembre 1899; La riforma ipoteccwia, 16 ottobre 0 l novembre 1902. generale il primato dell'elevatezza delle tariffe fra paesi civili dell'Europa. Ciò risulta dai seguenti confronti : Tai;sa delle cartoli11,e poi;tali Stati Austria-Ungheria Inghilterra. Svizzera Centesimi Stati 5 Germania 5 5 F1·ancia Italia . Tassa delle lettere semplici Stati Austria-Ungheria Inghilterra. Svizzern. Centesimi Stati 10.0 Francia 10.0 Italia , IO.O Germania • 12.5 Centesimi 6.3 10.0 10.0 Centesimi 15.0 . 20.0 È quindi evidente che l'Italia ha la tariffa postale più elevata, perchè tende a generalizzarsi la cartolina a 5 centesimi e la lettera a 10 o tutt'al più a 15 centesimi. A dati non dissimili si giunge confrontando il prezzo di uo telegr~mma semplice; quasi ovunque si ha il telegramma a 50 od a 60 centesimi, ment1·e in Italia costa ancora una lira. Oltre ciò, in Italia sono ancora, più che alte, esagerate le tasse per le raccomandate e sop1·attutto pu i vaglia, che pesano specialmente sulle campagne, perchè uel!e città vi hanno se1·vizii bancari gratuiti o quasi. Prezzi Stati Austria Ungheria, della 3a classe per t1·eni omnibus per 100 chilometri Lire Stati 2. 97 Francia. 3.18 Prussia. Svizzera. Italia. Lire 4.92 5.00 5.20 5.25 In Pt•L1ssia esiste una 411.classe a metà prezzo, cosicchè 100 chilometri vi costano solo lire 2.50. Oltre ciò parecchi paesi, come la Danimarca, l'Austria, l'lJngheria, ecc., hanno delle tariffe decrescenti colla distanza, cosicchè 500 chilometri di treno omnibus, in 311.clafse, costano lire 8.71 in Danimarca; lire 10,62 ~u Ungheria; lire 13.38 in Austria; lire 17.43 in Svezia; lire 17.70 in Olanda; e L. 26.10 in Italia. Felice Italia! Noi abbiamc per di più la sopratassa del 10 per cento per i treni diretti. All'elevatezza delle tariffe dei viaggiatori corrisponde quella per le merci, che in Italia sarebbero più elevate che altrove, tranne per la Svizzera, dove si hanno molte ferrovie di montagna. È bfme tuttavia ricordat·e che in !svizzera lo Stato ha recentemente riscattate le ferrovie e J'idotte le tariffe. La Commissione Reale sulle fenovie ci presPnta le seguenti cifre per 11 1899: Tai·ilfa media del ti·asporto di una tonnellata di me,·ci a 100 chilometri. Stati Austria Prussia Ungheria Lire 4.24 4,35 4.40 Stati Francia. Italia . Svizzera. Lire 4.68 5.57 8,64 Per la Francia abbiamo presi dati della Paris-Lyon Méditerranée. Da queste poche cifre risulta chiaro che, nell'Eu1·opa progredit,L, il popolo italiano paga tariffe esorbitanti per la posta, per il telegrafo e per il telefono e che le sue tariffe ferroviarie sono le più elevate in confronto degli altri paesi e sono senz;altro enormi di fronte a quelle dell'Austria e dell'Ungheria. Da ciò tre conseguenze dobbiamo trarre : La prima si è che la produzione economica dell'Italia è aggravata da una spesa per la posta, il telegrafo, il telefono e le fe1·1·ovie maggiore degli altr·i paesi : quindi lo Stato presso di noi eleva, colle sue tariffe, il costo della produzione, mentre la politica economi.ca d'ogni altro paese d'Europa ha per iscopo di dimiùuirlo. È evidente, io secondo luogo, che l'elevatezza delle tariffe di questi servizii pubblici ne restringe l'uso a poche classi p1•ivilegiate, che possono pagare le al te tasse a cui sono aoggetti.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==