Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 23 - 15 dicembre 1904

RIVISTA POPOLARE 631 L' ora delle riforme ! Cr) I dolorosi disordini del settembre e le elezioni generali che ne furono la conseguenza hanno creata una situazione politica che impone allo Siato ed ai partiti costituzionali nuove responsabilità e nuovi doveri. l tristi avvenimenti del 1803 , del 1898 e del 1904 , iotramezzati da fatti minori, quali gli sci operi generali di Genova, di Livorno, di Torino, di Firenze e di Roma, altro non sono che una serie non interrotta di profondi conflitti sociali, che spesso degenerarono in movimento di rivolta contro lo Stato e le istituzioni ehe lo reggono. Chi bene guardi la genesi intera dei moti italiani, dal 1893 al 1904, non tarderà a scorgere che essi @ono, ad esempio, ben diversi dallo sciopero politico del Belgio, dove, sotto la .Milano, quale protesta politica, contro i fatti dolorosi di Buggerru e di Castelluzzo. Ma questa non fu l'occasione. Nè v'ha a sorprenderci che la direzione del movim:into sia stata nelle mani dei partiti estremi. perché in Italia si è, in molta parte: ed erroneamente , lasciata ad essi la rappresentanza degli interessi delle classi inferiori. Non cosi avviene in Inghilterra, dove i grandi pa1·titi storici , il conseuatore ed il liberale, e dove le varie classi gareggiano fra di loro nello studio e nell' att:1azione delle riforme economiche e sociali. Del malcontento delle cla ..si popolari in Italia si aveva già avuta chiara prova e severo mònito nelle elezioni politiche del 1897. Un uomo non sospetto per amore dell'ordine e della libertà, cosi le giudicava nella Nuova Antologia del 1° dicembre di quell'anno : · " Il significato delle ultime elezioni - scriveva in allora Gli ereditari Quando arnva l'olandese comiocieremo una brillante partita a scacchi. ( Lustige 'Bliitter) direzione del partito socialista, scesero in campo delle masso operaie, istruite ed agiate , che combattevano per il suffragio universale e contro il voto plurimo. I moti italiani hanno invece. un carattere ed un suhst.rato sostanzialmente economico e sociale. L'uomo dì Stato e l'opinione pubblica perciò devono assurgere, con serenità di giudizio e con amore sincero di patria, ali' esame imparziale e spassionato di questi dolorosi e tristi rivolgimenti, che sono come l'esplosione periodica di un profondo malcontento economico e morale che cova negli strati inferiori del passe , malgrado i non dubbi progressi della nazione. Si potrà obbiettare che i recenti moti vennero iniziati a (1) Diamo un largo sunto di questo articolo dell'on. M. Ferraris pubblicato nella Nuova Antologia (1 ° dicembre); perciò soppri111iamo la r·ivista delle ,·iviste francesi ed italiane. N. d. R. l'on. Saracco - non val tacerlo, e se dico male mi correggeranno , non è che un solo , ed è quello di aver rivelato una condizione d'animo nelle nostre popolazioni, che suona malcontento e disgusto di un regime che le eondanna ad una vita di privazioni e di stenti, che possano talvolta apparire incomportabili ... Più chiaro, più eloquente, più imponente ancora il significato delle elezioni generali del 1900. Colo1•0 che tutto guardano alla superficie delle cose e dal ristretto punto di ~ista delle combinazioni di Montecitorio videro nel forte ,.i,umeuto dell'Estrema Sinist1·a semplicemente la condanna della politica reiizionaria del Ministero che convocò i comizii. Senza dubbio gli elettori condannarono in modo esplicito e indiscutibile la reazione: ma le elezioni del 1900 furono una espressione altrettanto chiara ed eloquente del malcontento popolare e del cammino deciso e risoluto delle classi inferiori verso le agitazioni sociali.

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