626 RIVISTA POPOLARE Notiziedi colore oscuro (L'incremento delle spese militari) \ Le discussioni parlamentari nel Reichstag germanico e il Messaggio di Roosevelt per la repubblica degli Stati Uniti ci portano notizie veramente oscure e che rappresentano l'antitesi più stridente che si possa immaginare tra i sentimeuti umanitari e antibellici, che si fanno sempre più generali, e le preparazioni guerresche che divengono sempre più formidabili. L' antitesi _più mostruosa del resto si impersona nello Czar Nicola II che, provoca la riunione del primo Congresso dell'Aja e in pari tempo colle sue pazzesche ambizioni suscita una guerra colossale, di cui sarebbe giustizia che egli pagasse la pena personalmente e che le tristi conseguenze della medesima non ricadessero sul povero popolo russo, irresponsabile perchè non libero. La s_olidarietà internazionale che diviene sempre ·più intima, specialmente dal punto di vista economico e che finirà coll'ammazzare la grande scellerata , la guerra , intanto si rivela nel male. Molti profondi perturba menti si sono già verificati per cagione del conflitto russo-giapponese; ma è chiaro altresi che si deve maggiormente al medesimo la grande recrudescenza delle preoccupazioni internazionali, che si traduce in incremento,. spaventevole delle spese militari, che sarannc sempre spese improduttive. Tacendo della Francia, che in mancanza del fattore uomo s' illudt: di potere fronteggiare la Ger- . mania coi milioni, e dell'Inghilterra, che anche dal minuscolo incidente di Hull trae occasione per eccitare il jingoismo e disporre nuove costruzioni di mostri marini, noi vogliamo oggi fermarci ad esaminare la follia militarista in due nazioni: in Germania e negli Stati Uniti. In Germania le spese militari erano già elevatissime; sono state aumentate le proposte pel 1905, che hanno provocato il duello oratorio tra Bùlow e Bebel , che ha attaccato tutta la politica estera del Cancelliere. Nel bilancio tedesco si distinguono spese ordinarie permanenti , spese ordinarie transitorie e spese transitorie straordinarie. Le tre categorie per il bilancio della guerra danno la bella o '2rutta cifra di 699,003,793 marchi- il marco equivale a L. 1,25-; di 253,466,205 marchi per la marina. Sul 1904 c'è un aumento di circa 81 milioni nel bilancio della guerra e di circa 74 .e mezzo in quello della marina. C'è poi la spesa per la spedizione contro gli Hereros, i ribelli della colonia africana , che ammonta a 48,743,110 di marchi, che non va certo tra le spese pacifiche. Questa delizia coloniale costava già 135 milioni di lire ! Tutto sommato dunque le spese militari del1' Impero Germanico pel 1905 saranno· di oltre un miliardo e 250 miliòni di lire.... E siamo in tempo di pace. Le conseguenze delle pazzesche spese improduttive le vedono su bi to i deputati nel 'R_eichstag: il bilancio imperiale che dal 1886 al 1899 si era chiuso con sensibili avanzi dal 1900 in poi presenta dei deficit. Al disavanzo pel 1905 si vuol provvedere con un debito di 298,057,772 marchi oltre quello di 76,653,330 per saldare il 1904. Cosi il debito dell'Impero eh' era appena di 17 milioni e 300 mila marchi nel 1877 : che si era elevato già a 486,200,000 marchi nel 1887 è arrivato a 3,613,400,229 marchi nel 1903 ! · Ma coi debiti non si può continuare a lungo ; perciò il barone di Stengel segretario della Tesoreria imperiale ha annunziato ai contribuenti il prossimo arrivo di un carico di nuove .... imposte. Di fronte a questa corsa vertiginosa verso la follia guerresca , che stanno a fare i tre milioni di elettori , che hanno dato i loro voti ai socialisti ? Sarebbe forse vero ciò che un soci,tlista tedesco, il D.r Rob. Michels, ha scritto nel iVJ.ouvemenStocialiste ultimo , cioè : che il socialismo rappresenta brillantemente .... l'impotenza della democrazia? Così pare! Con qualche sforzo di logica, di politica sopraffina , di iniezione di paura_ pel contegno dei vicini si può arrivare a spiegare la follia militarista dell'Impero germ:tnico, ch'è nato dalla guerra e che di guerra non vuol morire. Avverto, però, che la paura dei vicini per la Germania è del tutto iogiustifi-- cata: la Francia si può dire che ha dimenticato la 1.{_evanche,- che avrebbe fatto meglio a dimenticare prima; la Russia ha altre gatte da pelare nell'Estremo Oriente ed è sua intima amica; coll'Austria e coll'Italia un conflitto non è pensabile. Dunque? Passiamo l'Atlantico per ve<lere ciò che avviene nella grande repubblica delle stelle. Ivi abbiamo il messaggio di Roosevelt, le dichiarazioni di Morton ministro della marina e i fatti, che v:!lgono di più delle chiacchiere. . Il Presidente Roosewelt, invidioso delle contn1ddizioni dello Czar, mentre ha proposto formalmente un secondo Congresso del!' Aja, nel Messaggio è stato di un lirismo •... bellicoso non ordinario, invocando coraggiosamente l'aumento della forza armata nella quale ripone la garanzia di grandezza e di sicurezza della repubblica. Nel dubbio che le parole presider:iziali non dovessero riuscire ben chiare in un banchetto d' jngegneri e macchinisti navali il ministro della Marina aveva assicurato i banchettanti che potevano star sicuri perchè essi avevano alla testa del governo un uomo come Roosewelt , il quale crede fermamente nella necessitàdi avere la migliore e la più forte marina del mondo. Ma i fatti potevano affidare i signori ingegneri e macchinisti navali. Il bilancìo delJa 01c1rina che in pochi anni era stato portato a 496 milioni annui è stato aumentato adesso di altri 37 milioni. Cosi la pacifica repubblica delle stelle hc! gia un bilancio della marina più che doppio di quello della Germania imperiale, senza che il governo di Roosewelt possa accampare un solo dei pretesti , che fanno comodo al governo di Guglielmo II. E di fronte all'evidenza dei fatti non riesco a comprendere una interruzione dell' amico on. De Andreis, colla quale, nella discussione dell'indirizzo alla Corona volle negare questa febbre di armamenti anche nelle repubbliche. Dati questi elementi dolorosi di fatto , anche astraendo dalle brutali aggressioni d' fttsbri:i,i;/l e dal linguaggio burbanzoso dell' organo ufficiale Jd militarismo austriaco, la Reichswehr, che minac::ia una passeggiata dell'esercito Austro-Ungherese a Roma, si comprende facilmente che un Maresciallo nel Mat-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==